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Oswald non era al sesto piano del deposito di libri?

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2007 20:33
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07/02/2006 22:55

Se lei avesse avuto la premura di leggere johnkennedy.it avrebbe nomi, cognomi e indirizzi di quelle persone.
Può sempre rimediare, leggendo questa pagina, nel quinto riquadro. Siccome, però, mi pare lei fatichi a cliccare (il sito è consultabile gratuitamente, se è questo che la preoccupa) le riporto, necessariamente priva di link e immagini, la storia dei "tre barboni" pubblicata su jk.it.



Una delle innumerevoli leggende metropolitane sul caso Kennedy è quella che riguarda l'esistenza di tre barboni (noti negli Usa come i "Three Tramps"), tre vagabondi che furono arrestati in Dealey Plaza subito dopo gli spari al presidente. Per molti, questi tre erano implicati nella cospirazione.
La questione dei tre balordi iniziò quando, davanti alla commissione Warren, il sergente Harkness disse che quel giorno erano state arrestate alcune persone in prossimità dello scambio ferroviario, a poca distanza da Elm Street. Harkness disse che in particolare c'erano alcuni barboni, che furono arrestati e interrogati. L'attenzione si spostò su tre di questi perché furono fatti sfilare in Dealey Plaza (non per esigenze sceniche, ma perché dovevano raggiungere l'ufficio dello sceriffo) e furono visti da molte persone.
Nell'immagine qui accanto potete vedere i poliziotti che conducono alla centrale i tre: due sono piuttosto giovani, l'altro è un vecchio.
Una normale procedura di identificazione (normale se si tiene conto della mostruosità della situazione: una sparatoria sul corteo presidenziale appena avvenuta) divenne, tanto per cambiare, un pretesto per creare una questione "sospetta" da parte dei critici a priori della commisisone Warren; il tutto perché i documenti riguardanti l'arresto dei tre andarono perduti. Non solo: tutti gli autori e i ricercatori del caso JFK si misero a esaminare le foto notando che l'ultimo di loro, il vecchio, assomigliava molto a Howard Hunt (agente della CIA); il primo vagabondo fu presto identificato come Frank Sturgis Fiorini, un agente del governo cubano, mentre il secondo fu identificato come Daniel Carswell (o ancora come Frank Sturgis, a seconda dei casi, o Earl Ray).
Gianni Bisiach cavalca anche questa "notizia" e così commenta l'immagine: "Tre barboni vengono trovati nascosti in un vagone ferroviario. Questa foto è stata scattata da William Allen dell'agenzia Black Star. Il secondo barbone della fila fu poi riconosciuto come Earl Ray, il killer che poi uccise Martin Luther King con un fucile a cannocchiale simile a quello di Dallas. Dopo l'affare Watergate Allen riconobbe, nel primo e nel terzo uomo di questa foto, Frank Sturgis Fiorini, il killer Earl Ray e l'agente J. Howard Hunt".
Bisiach aggiunge, insomma, al mistero un collegamento sinistro: l'omicidio di Kennedy e quello di Martin Luther King sarebbero stati compiuti dallo stesso uomo (a meno che Bisiach non ritenesse Ray un turista di passaggio a Dallas, quel giorno).

L'HSCA, per fortuna, cercò di usare un metodo più scientifico per identificare i tre: fece lavorare degli antropologi forensi dando loro le foto dei tre vagabondi e le foto di cinque dei personaggi più citati come gli uomini riconosciuti in Dealey Plaza (Hunt, Sturgis, Carswell e poi Thomas Vallee e Fred Chrisman; la posizione di Ray fu stralciata perché si dimostrò subito che il killer era in tutt'altro posto quel giorno). Questi esperti lavorarono usando la loro scienza (ovvero confrontare l'antropometria dei volti e dei corpi) e furono gli stessi che usarono questo metodo per accertare che l'uomo di cui fu fatta l'autopsia a Bethesda era proprio Kennedy e, soprattutto, per smentire il mito del "doppio Oswald" creato da chi mostrava foto di Oswald asserendo che Lee fosse stato impersonato.
Il risultato del loro lavoro fu chiaro: Hunt, Sturgis, Carswell e Vallee furono esclusi categoricamente. Non fu escluso Fred Chrisman e fu detto che Chrisman assomigliava molto al terzo uomo, quello vecchio. Tuttavia la questione di Chrisman fu presto risolta: il vero Fred Chrisman, il 22 novembre 1963, stava tenendo una lezione nella sua scuola nell'Oregon. La circostanza fu confermata dal corpo insegnante di quella scuola.
Esaurita la fonte delle identificazioni, se ne aprì un'altra. Si iniziò a dire che i tre erano vestiti troppo bene, che erano falsi barboni. In effetti, mentre il secondo e il terzo erano mal vestiti, il primo barbone sembrava vestito normalmente. Normalmente ma male ugualmente, nel senso che i suoi vestiti (sono parole dell'HSCA) erano semplicemente della sua taglia (diversamente dagli altri due) ma comunque vecchi e consumati.
La bufala dei tre finti barboni (che, magari, erano attentatori secondo certi "ricercatori" un poco scrupolosi nelle loro indagini) finì (almeno per tutte le persone di buon senso) nel 1989 quando il Dallas City Council decise di rendere pubblici tutti i documenti della città che avessero a che fare con l'assassinio di Kennedy. Successe che, tra le castaste di fogli, spuntarono i verbali di arresto dei tre uomini. Il primo si chiamava Harold Doyle (ecco il suo verbale d'arresto), il secondo era tale John Forrester Gedney (ecco il verbale d'arresto di Gedney) mentre il terzo, il vecchio, si chiamava Gus W. Abrams (ecco il verbale d'arresto di Abrams).

Scattò quindi la ricerca ai tre. Doyle fu trovato piuttosto in fretta: abitava a Klamath Falls, nell'Oregon. Ricordava bene il giorno dell'arresto (e come potrebbe essere altrimenti, per uno che non era un habitué delle galere?).
Fu trovato anche Gedney, che abitava in Florida, a Melbourne. Lavorava come agente municipale e aveva nascosto ai suoi concittadini (come non capirlo) il suo passato di clochard. Riguardo al fatto che i loro vestiti non fossero poi così consumati, risposero che avevano passato la sera precedente in una centro di accoglienza che aveva fornito loro un abbigliamento decente e la possibilità di lavarsi e di rasarsi.
Il terzo, il vecchio Abrams, era ormai morto. Però fu trovata sua sorella, con cui Abrams visse negli ultimi suoi 15 anni, che confermò che suo fratello era un ubriacone e che quando lo vide fotografato sul giornale le prese un colpo.
L'unico motivo per cui la leggenda dei barboni-attentatori nacque ed ebbe lunga vita è che i tre non si presentarono in tv o in qualche redazione per raccontare la loro storia, lasciando briglia sciolta alla fantasia dei complottisti. Fantasia che troppe volte è stata lasciata libera di 'informare' buona parte dell'opinione pubblica.

[Modificato da Federico Ferrero 07/02/2006 22.58]

Federico Ferrero
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08/02/2006 00:39

E' la prova più evidente che Prouty2 non ha letto nessuna sezione del sito e spara sentenze a casaccio.Bah....
Diego Verdegiglio
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09/02/2006 21:17

L'HSCA, per fortuna, cercò di usare un metodo più scientifico per identificare i tre: fece lavorare degli antropologi forensi dando loro le foto dei tre vagabondi e le foto di cinque dei personaggi più citati come gli uomini riconosciuti in Dealey Plaza (Hunt, Sturgis, Carswell e poi Thomas Vallee e Fred Chrisman; la posizione di Ray fu stralciata perché si dimostrò subito che il killer era in tutt'altro posto quel giorno). Questi esperti lavorarono usando la loro scienza (ovvero confrontare l'antropometria dei volti e dei corpi) e furono gli stessi che usarono questo metodo per accertare che l'uomo di cui fu fatta l'autopsia a Bethesda era proprio Kennedy e, soprattutto, per smentire il mito del "doppio Oswald" creato da chi mostrava foto di Oswald asserendo che Lee fosse stato impersonato......................................................................................................................................................................................................................................................Ma che razza di metodo è? ma come si fà a identificare una persona misurando il naso da una foto ?ma da che pianeta venivano? ma non vi vergognate di scrivere cose fuori da ogni logica?Io dico che l'unica cosa sicura di questo metodo è che non verrai mai identificato.PS.ma come fate a credere a queste str....te [SM=g27825] Poi rispondete sù tutto no solo a quello che vi torna comodo.Il sito che ho consigliato nel mio precedente intervento: ho detto che contiene molte immagini interessanti ,e non solo quella dei famosi barboni.Ce ne sono anche di altri arresti poco pubblicizzati.Dimenticavo che la completezza di informazione da voi e un optional.Voi siete solo bravi a screditare tutti quelli che non la pensano come voi.Come il signor PUGLIATTI ,che si è permesso di dare del balordo AL SIGNOR PROCURATORE DISTRETTUALE DI NEW ORLEANS.ma chi le dà il diritto?ma chi si crede di essere ?ma come potrei credere alle cose che dice ,se lei mi insulta una persona che ritongo 100 volte più intelligente di lei? ma perchè non si fà vedere.... da uno bravo però.

[Modificato da prouty2 09/02/2006 21.21]

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09/02/2006 21:34

Re:

Scritto da: prouty2 09/02/2006 21.17
Come il signor PUGLIATTI ,che si è permesso di dare del balordo AL SIGNOR PROCURATORE DISTRETTUALE DI NEW ORLEANS.ma chi le dà il diritto?ma chi si crede di essere ?ma come potrei credere alle cose che dice ,se lei mi insulta una persona che ritongo 100 volte più inelligente di lei? ma perchè non si fà vedere.... da uno bravo però.

Caro Prouty,mi spiace davvero rovinare le sue fantasie,tutto sommato innocue.Garrison,il "SIGNOR PROCURATORE DISTRETTUALE DI NEW ORLEANS" come lo chiama lei,era realmente un cialtrone mezzo matto.La sua inchiesta è assolutamente ridicola,il personaggio agghiacciante.P.S. i tre barboni sono stati identificati:"La bufala dei tre finti barboni (che, magari, erano attentatori secondo certi "ricercatori" un poco scrupolosi nelle loro indagini) finì (almeno per tutte le persone di buon senso) nel 1989 quando il Dallas City Council decise di rendere pubblici tutti i documenti della città che avessero a che fare con l'assassinio di Kennedy. Successe che, tra le castaste di fogli, spuntarono i verbali di arresto dei tre uomini. Il primo si chiamava Harold Doyle ,il secondo era tale John Forrester Gedney , mentre il terzo, il vecchio, si chiamava Gus W. Abrams .Scattò quindi la ricerca ai tre. Doyle fu trovato piuttosto in fretta: abitava a Klamath Falls, nell'Oregon. Ricordava bene il giorno dell'arresto (e come potrebbe essere altrimenti, per uno che non era un habitué delle galere?).
Fu trovato anche Gedney, che abitava in Florida, a Melbourne. Lavorava come agente municipale e aveva nascosto ai suoi concittadini (come non capirlo) il suo passato di clochard. Riguardo al fatto che i loro vestiti non fossero poi così consumati, risposero che avevano passato la sera precedente in una centro di accoglienza che aveva fornito loro un abbigliamento decente e la possibilità di lavarsi e di rasarsi. Il terzo, il vecchio Abrams, era ormai morto. Però fu trovata sua sorella, con cui Abrams visse negli ultimi suoi 15 anni, che confermò che suo fratello era un ubriacone e che quando lo vide fotografato sul giornale le prese un colpo".
carmelo pugliatti
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09/02/2006 22:48

Hei amico non scappare!spiegami dei misuratori di nasi! [SM=g27825]
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09/02/2006 22:53

Re:

Scritto da: prouty2 09/02/2006 22.48
Hei amico non scappare!spiegami dei misuratori di nasi! [SM=g27825]

Caro Prouty,lei è davvero un simpaticone.
carmelo pugliatti
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14/02/2006 21:42

Scusi PUGLIATTI,ma stà ancora pensando cosa inventarsi per rispondere alla mia "innocua" domanda sui misuratori di nasi? Sù ce la può fare! [SM=g27828]

[Modificato da prouty2 14/02/2006 21.43]

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15/02/2006 00:09

Re:

Scritto da: prouty2 14/02/2006 21.42
Scusi PUGLIATTI,ma stà ancora pensando cosa inventarsi per rispondere alla mia "innocua" domanda sui misuratori di nasi? Sù ce la può fare! [SM=g27828]

[Modificato da prouty2 14/02/2006 21.43]


Caro Prouty, lei ha fatto una domanda sui famosi barboni,io le ho risposto.Visto che evidentemente il mio intervento le è sfuggito ,in un impeto di generosità glielo ripropongo,sono sicuro che sarà in grado di leggerlo,e forse addirittura capirlo,"Sù ce la può fare" (forse).
"i tre barboni sono stati identificati:La bufala dei tre finti barboni (che, magari, erano attentatori secondo certi "ricercatori" un poco scrupolosi nelle loro indagini) finì (almeno per tutte le persone di buon senso) nel 1989 quando il Dallas City Council decise di rendere pubblici tutti i documenti della città che avessero a che fare con l'assassinio di Kennedy. Successe che, tra le castaste di fogli, spuntarono i verbali di arresto dei tre uomini. Il primo si chiamava Harold Doyle ,il secondo era tale John Forrester Gedney , mentre il terzo, il vecchio, si chiamava Gus W. Abrams .Scattò quindi la ricerca ai tre. Doyle fu trovato piuttosto in fretta: abitava a Klamath Falls, nell'Oregon. Ricordava bene il giorno dell'arresto (e come potrebbe essere altrimenti, per uno che non era un habitué delle galere?).
Fu trovato anche Gedney, che abitava in Florida, a Melbourne. Lavorava come agente municipale e aveva nascosto ai suoi concittadini (come non capirlo) il suo passato di clochard. Riguardo al fatto che i loro vestiti non fossero poi così consumati, risposero che avevano passato la sera precedente in una centro di accoglienza che aveva fornito loro un abbigliamento decente e la possibilità di lavarsi e di rasarsi. Il terzo, il vecchio Abrams, era ormai morto. Però fu trovata sua sorella, con cui Abrams visse negli ultimi suoi 15 anni, che confermò che suo fratello era un ubriacone e che quando lo vide fotografato sul giornale le prese un colpo". P.S. per quanto riguarda il "misuratore di nasi" di cui parlava Ferrero,che evidentemente ha così tanto colpito la sua fantasia,trattasi di semplice esame antropometrico (parolone difficile ma non si spaventi,se si impegna può trovare il significato su un vocabolario).
carmelo pugliatti
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15/02/2006 22:52

Allora perchè nessun giornale dell'epoca ha mai pubblicato le foto ,visto che erano innocue? poi ripeto non ci sono solo i tre finti barboni scortati da poliziotti? armati,esistono altre immagini di altri sospetti portati via dalla polizia di DALLAS.Evidentemente qualcosa di sospetto avranno fatto ,altrimenti non vedo che motivo aveva la polizia per condurli alla centrale.Ogni tanto vada a farsi un giro in altri siti ,ci sono delle immagini molto interessanti .chissà gli si potrebbero aprire altri orizzonti. prouty2 http://jfkmurderphotos.bravehost.com/photos.html
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15/02/2006 23:24

Quel sito
http://jfkmurderphotos.bravehost.com/photos.html è stato segnalato al forum ( da me, se ben ricordo) almeno tre anni fa. Se dovesse indicare quale foto le appare "sospetta" e per quali motivi, se ne potrebbe discutere. Il fatto che la polizia abbia eseguito arresti, anche di sola verifica, in una situazione come quella di Dallas in quel momento, rientra nella procedure di emergenza di qui frangenti:Attentanto mortale al presidente USA! Ferimento del governatore!Uccisione di un poliziotto! Al primo sospetto si arresta e si fanno le verifiche del caso. O no?
Stefano
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18/02/2006 17:18

Caro Stefano F. non credo che la polizia di DALLAS sia impazzita all'improvviso è ha incominciato a portare via gente tanto per fare .Se lo ha fatto evidentemente i movimenti di queste persone avevano indotto la polizia ad agire in quel senso.
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19/02/2006 23:30

Re:

Scritto da: prouty2 18/02/2006 17.18
Caro Stefano F. non credo che la polizia di DALLAS sia impazzita all'improvviso è ha incominciato a portare via gente tanto per fare .Se lo ha fatto evidentemente i movimenti di queste persone avevano indotto la polizia ad agire in quel senso.

Ma come,secondo lei non facevano tutti parte del "complotto"?
carmelo pugliatti
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19/02/2006 23:31

Re:

Scritto da: prouty2 18/02/2006 17.18
Caro Stefano F. non credo che la polizia di DALLAS sia impazzita all'improvviso è ha incominciato a portare via gente tanto per fare .Se lo ha fatto evidentemente i movimenti di queste persone avevano indotto la polizia ad agire in quel senso.

Ma come,secondo lei non facevano tutti parte del "complotto"?
carmelo pugliatti
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21/02/2006 15:40

Per la vicenda dei tre vagabondi, mi pare che il ritovamento dei loro verbali di arresto, avvenuto nel 1992, tagli la testa al toro e chiuda definitivamente la questione (almeno questo è quello che io penso...). Quella sui "misuratori di nasi", è comunque, simpatica....
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23/02/2006 18:52

Ha ragione infondo ci hanno messo solo 29 anni per ritrovare dei semplici verbali d'arresto.Stà a vedere che prima o poi salterà fuori anche il cervello di JFK,visto che si sono persi anche quello! saluti.
Post: 916
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23/02/2006 19:20

Ma quello non lo hanno mica perso.La bara contenente il corpo del Presidente venne trasferita dalla sepoltura provvisoria in cui era stata sepolta nel Novembre 1963,alla nuova tomba costruita nel frattempo ed inaugurata nel 1967.Il contenitore col cervello del Presidente fu consegnato al fratello Robert Kennedy che provvide a deporlo ai piedi della bara, all'interno della piccola camera sotterranea poi sigillata.
carmelo pugliatti
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24/02/2006 21:07

Mai sentito,comunque adesso che me lo ha detto dormirò sonni più tranquilli.
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25/02/2006 00:45

Quante cose non ha mai sentito,Caro Prouty! Comunque buona notte.
carmelo pugliatti
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25/02/2006 14:32

La storia del cervello perso non mi ha mai convinto del tutto, così come quella dell'intervento chirurgico che il cadavere di JFK avrebbe subito sull'aereo nel ritorno alla Casa Bianca....
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25/02/2006 21:04

Caro !presidente! ,se pensi di trovare qui' le risposte hai sbagliato banca per aprire un conto! saluti

[Modificato da prouty2 25/02/2006 21.05]

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