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Il sacco di carta al sesto piano del Deposito

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2004 10:12
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28/01/2004 15:58

Si sbaglia, sono sempre convinto che non c'era.
La foto sbandierata con tanta enfasi nel messaggio precedente non dimostra assolutamente nulla. Anzi, l'enorme sacco di carta ben visibile in primo piano, e che sembra misurare non meno di un metro, ripropone alcuni degli interessanti interrogativi del mio precedente intervento, interrogativi che Ferrero ha sistematicamente ignorato.
Come poteva lo sceriffo Luke Mooney, scopritore del covo dell'assassino, non notare, in uno spazio di 2 o 3 metri quadrati, l'ingombrante sacco mostratoci dalla foto?
Anche il tenente Day, che fotografò i bossoli, non vide il sacco. E' concepibile tanta assurdità?
Come potette accadere che nessun impiegato del depository notasse l'abnorme involucro, non solo quando Oswald arrivò al lavoro, ma anche in qualsiasi altro momento della mattinata?
Eppure Oswald, stando al Rapporto Warren, dovette trasportarlo fino al sesto piano.
E' pur vero che Wesley Frazier e Linnie Mae Randle, la mattina del 22 novembre, videro Oswald trasportare un pacco. Ma in base alla credibile testimonianza dei due si sarebbe dovuto concludere che il sacco non poteva essere più lungo di 60-70 centimetri e che probabilmente, come disse Frazier, si trattava di un sacchetto da supermercato. Infatti, in un memorandum dell'FBI del 29 novembre, “il tenente Day dichiarò di aver mostrato a Frazier il lungo sacco di carta, ma questi affermò di non poterlo identificare come quello visto nelle mani di Oswald la mattina del 22, che, secondo Frazier, era un sottile e leggero sacchetto per alimenti”. Non mi sembra che Frazier potesse riferirsi allo stesso che vediamo nella foto e soprattutto non allo stesso sacco visto da Studebaker, secondo il quale misurava da un minimo di 1,05 a un massimo di 1,2 metri in lunghezza, e 20 centimetri di larghezza.

Siccome nel covo, o nelle immediate vicinanze, fu trovato un sacco di carta contenente i resti di un pollo, è molto probabile che la maggior parte di coloro che videro il sacco, si riferissero proprio a quest'ultimo. E' alquanto stupefacente, tranne che per Ferrero, il fatto che anche il sacco più piccolo, utilizzato per il pollo, non sia stato fotografato. Ma si tratta, ovviamente, dell'ennesima, innocente cazzata dei rappresentanti della polizia di Dallas.

Tra i primi poliziotti che videro il covo immediatamente dopo la scoperta dei bossoli, c'erano lo sceriffo Roger Craig e il sergente Gerald Hill. Entrambi non videro altro che un sacchetto per alimenti.
Il detective John Hicks, membro della Crime Scene Search Section della polizia di Dallas, fu interrogato da Joseph Ball, rappresentante della Commissione, il 7 aprile 1964. Eccovene un estratto:
Ball. Ha mai visto un sacco di carta tra gli oggetti presi al deposito dei libri?
Hicks. Un sacco di carta?
Ball. Un sacco di carta.
Hicks. No, signore. Sembrava ci fossero dei resti di pollo, forse un pranzo.
Ball. Mi riferisco a un altro tipo di pacco, fatto di carta marrone. Lo ha mai visto?
Hicks. No, signore. Non credo. Non me ne ricordo.
L'amministratore ci fa notare che le impronte sul sacco erano due. Infatti oltre a quella palmare ce n'era un'altra di un DITO!!!
Qualsiasi persona a questo mondo, dotata di un minimo di buon senso e a conoscenza dei fatti, si renderà immediatamente conto della stessa clamorosa stranezza che aveva riguardato anche il fucile. Oswald, infatti, stando al Rapporto Warren, non solo aveva confezionato il pacco con le sue mani, ma lo aveva anche trasportato da casa al deposito. Linnie Mae Randle vide Oswald, quella mattina, mentre sorreggeva il pacco in modo che quest'ultimo toccava quasi per terra. Considerando il peso del fucile e il fatto che fosse smontato in 12 pezzi, è plausibile secondo Ferrero che Oswald riuscisse a tenerlo con un solo dito?
Oswald lo lanciò nell'auto di Frazier, o forse era il caso, visto il contenuto, di appoggiarlo con una certa cura, lasciandovi ulteriori impronte?
Quando Oswald lo risollevò dall'auto poteva, secondo Ferrero, prenderlo direttamente con il palmo della mano, o forse, visti i tanti pezzi che conteneva, era meglio prenderlo inizialmente con entrambe le mani, lasciandovi ulteriori impronte?
Quando Oswald tirò fuori i pezzi per rimontare il fucile, il pacco stava su da solo, oppure Oswald fu costretto a sorreggerlo con un mano in un punto che non era certamente la base del pacco, lasciandovi ulteriori impronte?

Ovviamente si preferise ritenere più attendibili le affermazioni di Latona, Mandella e Mooney, e non quelle di un testimone oculare, Wesley Frazier, il quale dichiarò trattarsi di un pacco sottile e leggero. Ferrero ritiene sia il caso di informare i lettori che due persone, Frazier e la signora Randle, il pacco lo videro, ma non ritiene necessario far sapere a questo lettori il contenuto delle dichiarazioni dei due testimoni.

Paul Stombaugh disse che le fibre rinvenute nel sacco di carta erano di due tipi molto correnti e poiché la coperta conteneva trenta tipi di fibre, di cui solo due erano identici a quelli delle fibre trovate nel sacco, non vi erano elementi di prova sufficienti per valutare se fosse o meno probabile che le fibre del sacco provenissero dalla coperta. Stombaugh concluse:
“Tutto quello che mi sento di dire è che è possibile che queste fibre possano provenire da questa coperta”.E del resto, anche in questo caso non mancano le stranezze. Dovremmo accettare l'idea che alcune fibre della coperta siano finite nel sacco di carta senza che questi due oggetti siano mai venuti a contatto tra di loro. Il fucile smontato in 12 pezzi e infilato nel pacco, invece, non lasciò alcuna traccia di nessun genere. Non posso escludere questa possibilità, ma i dubbi sono tanti.
Quindi, anche a proposito delle affermazioni di Stombaugh, risalta la sensazionale abilità di Ferrero di interpretare a carico di Oswald anche i dubbi, le incertezze e l'impossibilità dei periti a pervenire a delle conclusioni. Nel caso di Wallace, invece, a Ferrero è bastato meno di niente per invalidare le ultime rivelazioni sull'impronta non identificata.

Una delle conclusioni certe degli esperti fu che il sacco di carta era stato confezionato con la carta e il nastro adesivo utilizzati nel reparto imballaggi del deposito libri. Fu altresì dimostrato che a causa di un particolare meccanismo che inumidiva il nastro prima dell'uso, era praticamente impossibile utilizzare quel nastro fuori dal deposito. Quindi, se fu Oswald a confezionare il pacco, questo avvenne al reparto imballaggi del deposito. Ma c'è, come sempre, un problema. Il responsabile di quel reparto, un certo West, dichiarò che non aveva mai visto Oswald aggirarsi nei pressi della zona degli imballaggi e che egli non lasciava mai il posto di lavoro. Insomma, quando si tratta di dimostrare i movimenti e i comportamenti di Oswald, i tanti problemi non ci consentono mai di andare oltre il plausibile (dico questo perchè Oswald potrebbe pur sempre aver approfittato di un improvviso e duraturo mal di pancia di West).

La storia delle bacchette per tende è stata tirata in ballo dal Capitano Fritz, cioè da colui che non ritenne necessario verbalizzare i due giorni di interrogatori di Oswald. Siccome questo episodio, che per Ferrero rappresenta la solita cazzata, non può essere spiegabile se non con la malafede, non ho nessun motivo per credere a quello che dice Fritz. Per quale motivo Oswald avrebbe dovuto dare una giustificazione così stupida, dal momento che la sua camera in affitto non aveva assolutamente bisogno di bacchette per tende?

Immagino che Ferrero risponderà a questo messaggio deliziandoci con le sue tre righe di replica.
Impieghi più tempo a rispondere, ma lo faccia punto per punto. Lo chiedono i suoi lettori.






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