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American Tabloid

Ultimo Aggiornamento: 22/03/2004 19:16
Post: 30
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14/03/2004 12:36

Ciao e grazie per i saluti.
Ieri ho acquistato American tabloid di James Ellroy, ho letto le prime 10 pagine, e mi par che sia un po' crudo come linguaggio, credo che non mi dira' nulla di nuovo, ma aspetto a finir di leggerlo per poi commentare. Una citazione mi ha fatto "sorridere" LA VERA TRINITA' DI CAMELOT ERA: PIACERE; SPACCARE IL CULO, SCOPARE...... Che ne dite?
Ciao a presto.
Post: 466
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14/03/2004 21:19

Bella citazione di Ellroy(che ho incontrato),l'ho pubblicata a p.136 del mio libro nel 1998
Diego Verdegiglio
Post: 210
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15/03/2004 16:15

Un pò esagerato.John F. Kennedy era quello che gli americani del tempo definivono un "cool" (potremmo tradurre "uno giusto").Era giovane,bello,colto,moderno.Era la versione presidenziale di un playboy nello stile dei personaggi interpretati da Frank Sinatra o da Dean Martin(a proposito di quel mondo andate a vedere il delizioso film "down with love"),e di sicuro le donne ed il sesso gli piacevano immensamente (anche a causa di certi medicinali assunti per tenere a bada il suo terribile mal di schiena,che come effetto collaterale esaltavano la libido).Ma di quà a dire che l obbiettivo primario dell amministrazione era "trombare",beh ce ne vuole parecchio.Per quel che riguarda lo "spaccare il culo",di sicuro i Kennedy (sopratutto Robert) erano dei duri,ma se questa fosse stata la loro filosofia di fondo,nell ottobre del 1962 non avrebbero esitato un solo istante ad attaccare Cuba."American tabloid" è un bel libro,anche se per i miei gusti è troppo violento (disgustosamente violento).Le conclusioni cui arriva Ellroy sulla responsabilità della mafia nell assassinio del presidente erano anche le mie,fino a non molti anni fa.Ora sono più che convinto che l assassino sia stato il solo Oswald.La lotta al crimine organizzato non cessò dopo i fatti di dallas,anzi si intensificò;inoltre oggi sappiamo tutto circa i retroscena del mondo criminale di quegli anni,mentre nulla di concreto è emerso circa un presunto complotto mafioso.
carmelo pugliatti
Post: 127
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15/03/2004 18:52

Re:

Scritto da: mirmax72 14/03/2004 12.36
Ciao e grazie per i saluti.
Ieri ho acquistato American tabloid di James Ellroy, ho letto le prime 10 pagine, e mi par che sia un po' crudo come linguaggio, credo che non mi dira' nulla di nuovo, ma aspetto a finir di leggerlo per poi commentare. Una citazione mi ha fatto "sorridere" LA VERA TRINITA' DI CAMELOT ERA: PIACERE; SPACCARE IL CULO, SCOPARE...... Che ne dite?
Ciao a presto.



libro assolutamente splendido, scritto talmente bene che chunque lo legga senza aver mai studiato il caso Kennedy rimarrà convinto al 101% del complotto.
Il messaggio è MOLTO ma MOLTO PIU' FORTE del film di Stone.
Post: 467
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15/03/2004 22:34

Qualche aggiunta sul mio pensiero precedente
Volevo aggiungere, per chiarezza, che, quando ho incontrato Ellroy, incontro di cui ho una foto, gli ho chiesto su quali basi potesse ipotizzare un complotto della mafia. Mi rispose (letterale) che a lui non fregava un c...o di chi avesse ucciso JFK, a lui interessava una storia che coinvolgesse il lettore. Stop. Non ne apprezzo lo stile (ne parlai già nel vecchio Forum due anni fa)e la violenza, ma trovo volgarmente efficace la sintesi della citazione sopra riportata. Lo so benissimo che è esagerata, ma rende con molta (e volgare) efficacia lo spirito un pò guascone dei Kennedy, il culto del "clan irlandese", dell'azione temeraria, della competizione, dell'esuberante vitalità, lo sprezzo del pericolo, l'arrivare "primi" sempre. Sesso sì, e tanto. Imbrogliucci pure (soprattutto il vecchio Joe), desiderio di piacere alla gente anche. Ellroy magari è molto crudo, ma, stringendo la mano a Ted Kennedy a Boston nel 1997, ho avuto la netta sensazione di quello che si chiama "carisma", comunicativa. Kennedy non mi conosceva, ma mi guardò dritto negli occhi, stringendomi vigorosamente la mano e scambiando due chiacchiere e qualche battuta con me. Di quell'incontro non mi furono mandate mai le foto, mi resta solo qualche sbiadito fotogramma fissato su carta tratto dal video che mi fu fatto con una videocamera. Quando vidi JFK a Napoli il 2 luglio 1963 (ma non nascondo che forse la suggestione derivava anche dal "mito" del personaggio)ricevetti la stessa identica sensazione. Kennedy si girò a guardare e a salutare proprio verso il nostro balcone di Fuorigrotta (ringrazio Carmelo Pugliatti di avermi mandato i fotogrammi delle riprese RAI che mi ritraggono con i miei familiari su quel balcone). Ho messo quella citazione nel mio libro proprio per sottolineare la voluta provocatorietà di Ellroy, e lo dico proprio a p. 136. E' chiaro tuttavia che i Kennedy non erano SOLO la definizione di Ellroy, ma forse lo erano ANCHE un pò. Se volete, continuiamo il dibattito. DV
Diego Verdegiglio
Post: 211
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16/03/2004 02:40

Bellissimo e molto arguto nel libro di Elroy il passaggio in cui si dice che chi amava JFK non andava troppo d accordo con il fratello Bobby,e viceversa a chi ammirava Bobby non piaceva troppo JFK.Per quanto riguarda l idea che Edgard Hoover,il potente capo dell FBI, pur avendo subdorato il complotto non avesse mosso un dito per salvare il presidente è suggestiva ,ma per come effettivamente andarono i fatti la giudico poco realistica.assolutamente disturbanti sono le descrizioni di pestaggi,stupri,omicidi,torture,massacri.Grottesca la rappresentazione di uno Jack Ruby zoofilo.l idea che la storia degli Stati Uniti ,e di riflesso del mondo possa essere stata plasmata dal gorilla Pete Bondurant,e dagli agenti dell FBI infedeli Kemper Boyd e Ward Littell (sempre Littell e Bomdurant dietro gli assassinii dei due Kennedy e di King)è un pò ridicola.Nel complesso un libro che non amo, ma che ho divorato in due giorni.
carmelo pugliatti
Post: 92
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22/03/2004 12:53

Ho letto solo Sei pezzi da 1000, ovvero il seguito di AT... mi consigliate di leggere AT, calcolando che alla fine con SPDM mi ero un po' annoiato?
Grazie
Post: 155
Registrato il: 17/11/2002
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22/03/2004 15:27

Sto leggendo American Tabloid, sono circa a un quarto... Ellroy è un talento straordinario e, quando vuole essere disgustoso, ci riesce benissimo. Sull'intenzione di scrivere un resoconto storico è chiaro che manchino del tutto le basi: è un romanzo, e questo vuole essere.
Federico Ferrero
Post: 128
Registrato il: 21/11/2002
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22/03/2004 19:16

Re:

Scritto da: Demonfly 22/03/2004 12.53
Ho letto solo Sei pezzi da 1000, ovvero il seguito di AT... mi consigliate di leggere AT, calcolando che alla fine con SPDM mi ero un po' annoiato?
Grazie



"Sei pezzi da mille" è di una noia estrema rispetto ad "American Tabloid"...
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