Complimenti a tutti... ma...

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Scritto da: Stefano F. 10/12/2004 13.46
A questo punto, credo che il sig.Maiucchi ci stia prendendo tutti in giro. Non ha nessun voglia di approfondire e spara domande a raffica cercando appigli alla sua complottite.

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Non sparo a raffica, cerco risposte. Che non trovo. E chiedo di nuovo... :-)

Ma mi spiega per quale motivo l'autista nell'arco di 8 secondi, avrebbe dovuto essere cosi bravo e intelligente come dice lei?Gli spari,e lei ormai penso lo abbia capito, son stati tre:al primo nessuno ha fatto caso;al secondo gli agenti della macchina di scorta si voltano disorientati per capire che succede, solo Hill corre verso la limousine presidenziale;Al terzo sparo,Greer, il famoso e sfigato autista, sente,(finalmente si è svegliato)un rumore '' forte come di un colpo di mazza da baseball su un pompelmo ''(dal libro di D.V):è il cranio di kennedy che è esploso colpito dal terzo proiettile:Mi sa dire dove vede la malafede nel comportamento di questo minchione di autista?Si ricordi che tutto è accaduto in 8 secondi, il tempo che io impiego per andare dalla cucina al cesso...più o meno!.

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Scritto da: edantes 10/12/2004 15.07
Mi sa dire dove vede la malafede nel comportamento di questo minchione di autista?Si ricordi che tutto è accaduto in 8 secondi, il tempo che io impiego per andare dalla cucina al cesso...più o meno!.

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Il presunto minchione e i suoi compari si presumono essere "il meglio, del meglio, del meglio, signore!" come dicevano quelli di Man In Black... dovrebbe essere gente che se sente una cosa che "sembra" uno sparo ha gia' reagito... non un minchione, quindi.

Se si comportano da minchioni, mi permetto di essere scettico... :-)

Bene, allora guardiamo meglio la foto di Altgens pubblicata qui nei messaggi precendenti da Federico. ( questa discussione c'è nell'archivio nei dettagli, e a quella rimando per i particolari) E', instante più instante meno, il momento del colpo alla schiena del presidente (guardare negli ingrandimenti la mano guantata di jackie). Gli agenti sulll'auto di scorta già si sono girati, mentre l'auto bianca di scorta in fondo ha già il portello aperto. Sentire lo sparo, fermare l'auto, aprire il portello e mettere il piede a terra quanto ci vuole? Non stanno già reagendo forse al primo sparo?

[Modificato da Stefano F. 10/12/2004 15.21]

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Scritto da: Stefano F. 10/12/2004 15.20
Bene, allora guardiamo meglio la foto di Altgens pubblicata qui nei messaggi precendenti da Federico. ( questa discussione c'è nell'archivio nei dettagli, e a quella rimando per i particolari) E', instante più instante meno, il momento del colpo alla schiena del presidente (guardare negli ingrandimenti la mano guantata di jackie). Gli agenti sulll'auto di scorta già si sono girati, mentre l'auto bianca di scorta in fondo ha già il portello aperto. Sentire lo sparo, fermare l'auto, aprire il portello e mettere il piede a terra quanto ci vuole? Non stanno già reagendo forse al primo sparo?

[Modificato da Stefano F. 10/12/2004 15.21]

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Bravissimi. Loro. Il problema e' l'auto di JFK, che continua ad andare al passo della tartaruga... Se un "normale" agente del S.S. fa dei test attitudinali che noi comuni mortali neanche immaginiamo, uno che deve fare anche l'autista dell'auto piu' importante del mondo sara' "er gatto mammone" come diciamo a Roma, non il minchione che in otto secondi ancora deve capire che sta succedendo, mentre gli altri sono gia' intenti... a guardare chi spara ;-(
Resto dell'idea che e' difficile capire questa lentezza.

Vedi che si ritorna alla domande capziose. Che cosa ti fa pensare che quello di prendere l'iniziativa fosse un suo compito? Che ci fa allora l'agente al suo fianco? hai mai parlato realmente con agenti preposti alla sicurezza ( non quello che vedi nei fim tuttospara)? Un autista-agente ha i suoi compiti, ammesso che possa sentire qualcosa con le moto che gli rombano attorno ( moto del 1960 con ritorni di fiamma). Ordini tipo: qualsiasi cosa succeda, tu fa il tuo compito ed attendi gli ordini.

Ha ragione il sign.Stefano.Demonfly, col termine minchione intendevo dire che l'autista non ha nessuna responsabilità nei fatti in questione, ed è li seduto senza capire, come tanti, che cosa sta succedendo!Cerchi di afferrare il senso buono del termine ''minchione''.

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Scritto da: edantes 10/12/2004 15.51
Ha ragione il sign.Stefano.Demonfly, col termine minchione intendevo dire che l'autista non ha nessuna responsabilità nei fatti in questione, ed è li seduto senza capire, come tanti, che cosa sta succedendo!Cerchi di afferrare il senso buono del termine ''minchione''.

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Va bene... passo il testimone a qualcun altro :-)

La foto di Altgens ha impressionato il momento in cui il Presidente è colpito alla gola e gli agenti del Secrete Service guardano si alle loro spalle (e ciò dovrebbe dimostrare per i sostenitori del Rapporto Warren che gli spari provenissero da dietro), ma è anche vero che gli agenti motociclisti guardano in tutt'altra direzione, cioè davanti e sulla sinistra, nella direzione della ormai famosa collinetta erbosa! E se non è confutabile la prima affermazione non lo è nemmeno l'ultima! Cosa se ne dovrebbe dedurre? Che gli agenti del secrete service hanno sentito bene mentre gli agenti motocilisti si sono fatti confondere dalla anomalia acustica della Dealy Plaza?
Un colpo di Stato, per aver successo, richiede un certo numero di elementi, tra i quali è indispensabile la collaborazione dell guardia pretoriana, cioè degli agenti addetti alla sicurezza personale del Presidente. Durante l'Impero romano la guardia pretoriana costituiva la guardia del corpo dell'Imperatore. Era formata da un gruppo speciale di soldati selezionati, guidati da ufficili d'alto rango dell'Impero. Alcuni di loro stavano sempre con l'Imperatore, dovunque andasse. Di conseguenza, in una situazione di crisi erano in grado sia di salvare che di eliminare l'Imperatore. Negli Stati Uniti la versione moderna della guardia pretoriana è la polizia segreta dell'intelligence, a cominciare dal piccolissimo Secrete Service per arrivare, passando attraverso l'FBI, ai reparti di intelligence dei vari dipartimenti federali, e quindi alla Defense Intelligence Agency e alla Central Intelligence Agency, cioè la CIA. Senza gli elementi chiave di questa moderna guardia pretoriana, un coplo di Stato negli Stati Uniti sarebbe impossible. Con loro, comunque, un colpo di Stato può risultare difficilmente arrestabile. La guardia pretoriana è decisiva perchè ha la particolarità di permettere che la protezione predisposta per il Leader, al momento più opportuno, possa essere annullata. L'eliminazione dell'Imperatore Calligola, avvenuta in pochi secondi, seguita dall'acclamazione del nuovo Imperatore Claudio fu quasi casuale dopo la misteriosa scomparsa dalla difesa fornita dalla guardia pretoriana. E quasi altrettanto casuale fu l'eliminazione del Presidente Kennedy, in meno di 8 secondi, seguita dalla nomina a nuovo Presidente di Lyndon Johonson. La capote protettiva dalla limusine presidenziale era stata tolta dal Secret Service. Le finestre ed i tetti degli edifici lungo il percorso del corteo non erano stati controllati. Tutto questo significa di fatto l'assenza di ogni protezione del Presidente da parte della guardia pretoriana dei nosrti giorni, il che lo espose completamente agli spari provenienti dalla collinetta erbosa di fronte a lui e da almeno due postazioni poste all'interno degli edifici alle sue spalle.
Con simpatia
kilos15

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Scritto da: kilos15 10/12/2004 16.04
La foto di Altgens ha impressionato il momento in cui il Presidente è colpito alla gola e gli agenti del Secrete Service guardano si alle loro spalle (e ciò dovrebbe dimostrare per i sostenitori del Rapporto Warren che gli spari provenissero da dietro), ma è anche vero che gli agenti motociclisti guardano in tutt'altra direzione, cioè davanti e sulla sinistra, nella direzione della ormai famosa collinetta erbosa! E se non è confutabile la prima affermazione non lo è nemmeno l'ultima! Cosa se ne dovrebbe dedurre?

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Che gli agenti si aspettavano i colpi dalla parte di Oswald, e non si stupiscono di quelli della collinetta. Quelli in moto sentono il rumore e si girano. Gli agenti sanno gia' della collinetta ma guardano il Deposito: il disastro e' avvenuto li', perche' il colpo decisivo doveva essere sparato da una posizione compatibile con Oswald... ;-)

E' fiction, tranquilli ;-)))

Caro Kilos, sono veramente perplesso da questa tua uscita! Credevo che stessi riconsiderando alla radice tutto il caso JFK senza preconcetti di sorta. Ora ci si mette in campo Caligola e i Pretoriani!!!!!
Primo: che cosa hanno in testa i motociclisti? Un casco forse? Hai mai sentito bene con un casco sulla testa più o meno integrale? Le due orecchie, la scienza lo insegna , servono per captare la provenienza del suono. Il cervello misura la differenza del tempo di ricevimento ed elabora la provenienza del suono. Se per qualche motivo questo meccanismo è disturbato anche la ricezione della provenienza del suono lo è.
Secondo: hai mai visto, salvo al circo, dei motociclisti alla basse velocità girarsi completamente di 180 gradi similmente agli agenti sui predellini? Non credi sia una mossa un po’ troppo azzardata se non togli le mani dal manubrio?
Terzo: l’agente alla destra dell’auto guarda nella direzione opposta al poggio erboso, che vuol dire? Uno sparo anche da lì?
Sono proprio probatori quindi gli agenti su motocicletta?
E infine una considerazione sugli imperatori romani e annessi uomini di potere: quanti presidenti americani sono stati uccisi, feriti o presi di mira da attentantori più o meno in cerca di notorietà o colpiti dal pazzoide di turno? Per elimare il capo gli Usa hanno inventato qualcosa di più pratico come la costituizione e il gioco democratico.

[Modificato da Stefano F. 10/12/2004 16.58]

Forse non si è colto il tono provocatorio del mio intervento: infatti, secondo me, la foto di Altgens non prova proprio niente... Volevo solo far notare come qualsiasi cosa venga usata, dall'una e dall'altra parte, per tirare, come si suol dire, l'acqua al prorpio mulino, tutto quì! Non sono stato io a dire che gli agenti del secret service si girano nella direzione dalla quale si suppone siano partiti i colpi, è stato qualcun altro, o no? E quindi non vedo perchè non si possa affermare che altrettanto hanno fatto gli agenti motocilcisti, girati però in tutt'altra direzione. E' sintomatico notare però come si cerca di giustificare sempre qualsiasi indizio che possa portare lontano da Oswld come unico assassino: i motocilclisti portano il casco, quidi non sentono bene e se sentono i colpi provenire alle loro spalle, come gli agenti del secret service, non possono girarsi completamente nella direzione da loro voluta sempre per lo stesso ingombrante casco. E se parliamo dei testimoni sulla Dealy Plaza (sforniti, ahimè di casco, mannaggia!!!) e che possono quindi sentire perfettamente e che afferamo che uno o più colpi prevennero dalla collinetta... Ma no, sono stati tutti, uno per uno, ingannati dalla anomalia acustica della Dealy Plaza. Davvero sfortunato il povero Presidente Kennedy, destinato ad essere ucciso in una piazza piena di testimoni fallace, con un acustica fallace, con la sua testa che per una fatale coincidenza si muove della direzione totalmente opposta ad uno sparo da dietro, mettendo in piedi un enorme caso che dopo ben 41 anni continua a far parlare di se!
Con simpatia
kilos15

Abbia pazienza, caro Kilos. Ma se dopo tutte le spiegazioni date sul fatto che è ASSOLUTAMENTE NORMALE che la testa di Kennedy si muova in quel modo lei ancora sostiene che

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per una fatale coincidenza si muove della direzione totalmente opposta ad uno sparo da dietro

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allora, mi scusi, ma non so cosa ci facciamo ancora qui a parlare. Mi porti uno, dico un medico che sostenga quello che lei dice. Uno solo.
Ho la sensazione che ci sia un disco che gira: ogni tanto, per convenzione, si riparte dall'inizio: la testa di Kennedy deve muoversi all'indietro, lo sparo alla tempia, Oswald non aveva tempo per sparare, il fucile non poteva far male...

Se vogliamo discutere SERIAMENTE allora teniamo fuori le argomentazioni da bar Sport. Se lei, simpatico Kilos15, dice che Kennedy doveva muoversi in avanti e non all'indietro allora, per favore e per parità, mi porta uno straccio di prova (che non sia la sua opinione: capirà che non basta) a supporto di una simile affermazione. Le anticipo che non la troverà (perché già la si è cercata, e la risposta degli esperti è univoca). Ma le offro questa chance, se la vuole.

Saluti
FF

Sign.Kilos15,

sbaglio o è lei che vuole una copia del documentario di mt channel che spedirò in questi giorni al dott.Verdegiglio?Se si, son contento per lei, cosi avrà modo di schiarirsi le idee su molte cose, soprattutto sui movimenti del corpo di kennedy dopo essere stato colpito alla testa.Ma il libro di D.V lo ha letto?Se lo legga, almeno ne caveremo piedi.Io mi chiedo questo:se quel 22 novembre 1963, kennedy avesse deciso di viaggiare nella sua limousine completamente chiusa,saremmo qui a discutere?.

[Modificato da edantes 10/12/2004 19.10]

Allora, caro Kilos, sei tu che non hai capito la mia provocazione. Ho usato la questione del casco proprio come tu pensavi di usare la questione del motociclista che si gira verso la collinetta. A dire la verità, mi aspettavo che qualcuno tirasse fuori la storia che il casco copre solo metà orecchie! Se vuoi la mia opinione,perché di questo si parla, i motociclisti potevano benissimo essere attratti dal zapruder appollaiato in maniera sospetta sopra il cubo con uno strano affare in mano.
Ma andando al concreto, il giochetto di smonntare il mosaico senza riuscire poi a dare uno scenario diverso da quello che le prove e i fatti conducono -Oswald assassino - non funziona per sempre.
Ciao

[Modificato da Stefano F. 10/12/2004 19.30]

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Scritto da: Diego Verdegiglio 12/12/2004 0.36

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Mi sa che lei si e' distratto, o peggio.
Oppure che sta rispondendo ad un messaggio cui ne sono seguiti una dozzina...

Approfitto: nel filmato di Zapruder, il cervello di JFK sembra "allontanarsi" dalla telecamera. E' un effetto ottico?

Kennedy: la verità nel quarto sparo


La prestigiosa rivista Science and Justice pubblica una "nuova" versione della morte del presidente americano. Che potrebbe accreditare l'ipotesi della congiura, tra Cia, mafia e Fbi.

Washington - Venerdì 22 novembre 1963. In quel maledetto mezzogiorno da cani a Dallas, c'era un cecchino anche sulla collinetta erbosa. D. B. Thomas, uno dei massimi esperti dell'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy, non ha più dubbi. E può dimostrare la sua teoria con un'attendibilità altissima, tanto che la quota di certezza è del 96,3 %. Con uno studio scientifico, pubblicato dalla prestigiosa rivista "Science and Justice", che analizza la "colonna" dei rumori registrata dai due canali radio della polizia in abbinamento coi celebri fotogrammi del filmino amatoriale girato dal sarto Zapruder, Thomas svela un "quarto sparo". Quello letale che fece esplodere la testa dell'inquilino della Casa Bianca. Un proiettile che non proveniva dal deposito dei libri scolastici posto alle spalle rispetto alla marcia della Lincoln presidenziale, ma di fianco, dal poggio erboso. E' la conclusione che, disperatamente e invano, il procuratore di New Orleans, Jim Garrison tentò, dal 20 gennaio al 1 marzo 1969, di provare in tribunale. La sua indagine, coraggiosa e pericolosa, è stata ricostruita, nel 1991, nelle sequenze di "JFK", il capolavoro di Oliver Stone. Del resto, le conclusioni della Commissione Warren – secondo cui Lee Harvey Oswald sarebbe stato l'unico e folle colpevole dellassassinio – non hanno mai convinto a fondo: non solo tre colpi sparati in rapidissima successione con una fucile tutt’altro che preciso, ma uno di essi con una traiettoria incredibile. Per anni i fotogrammi di Zapruder restarono confinati in una cassaforte e soltanto Garrison ottenne, con un' ingiunzione, la prima proiezione in pubblico nell'aula di New Orleans. I giurati, come ammisero dopo la sentenza nelle interviste permesse dalla legge della Louisiana, erano d'accordo sulla congiura, ma deliberarono su un verdetto di non colpevolezza perché non erano affatto sicuri del coinvolgimento dell' imputato, l'uomo d'affari e agente della Cia, Clay Shaw. Jim Garrison durante la sua requisitoria aveva ammonito: "Una volta concluso che la pallottola magica non poteva produrre tutte e sette quelle ferite, dovrete anche concludere che ci fu almeno un quarto sparo e un secondo tiratore. Se c'era un secondo tiratore, allora e per definizione, si deve parlare di complotto".
L'analisi di D. B. Thomas arriva alle stesse conclusioni e su basi prettamente scientifiche, facendo piazza pulita sia dell'ipotesi di una commissione della Camera dei Deputati (che, nonostante si fosse espressa già nel 1979 per la congiura, ritenne il quarto sparo ininfluente, avendo probabilmente fallito la macchina già partita a gran velocità) sia del referto degli scienziati della National Academy of Science (secondo i quali la radio della polizia aveva amplificato solo disturbi di ricezione). Tesi sospette che ricordano non soltanto la deriva immaginifica della commissione Warren, ma anche la strana e frettolosa autopsia del cadavere del presidente con gli appunti dei pataloghi distrutti e la sparizione di quanto restava del cervello di Kennedy.
Ricordiamo la ricostruzione dell'agguato secondo Garrison: furono almeno sei gli spari e da tre diverse postazioni. Il primo mancò il bersaglio, il secondo colpì Kennedy alla gola dal davanti, il terzo lo raggiunse alla schiena, il quarto toccò a Connoly, il quinto, rimbalzando sull'asfalto, sfiorò la guancia dello spettatore Tague in piedi all'ingresso del tunnel, il sesto, esploso dalla collinetta erbosa, produsse la ferita mortale alla testa, spingendo il presidente indietro e a sinistra, con un movimento (filmato da Zapruder) come soltanto un impatto frontale può generare. Non c'è contraddizione sostanziale tra Thomas e Garrison: conta l'aver superato la fatidica soglia dei tre proiettili e dunque l'impossibilità di Osvald (o di chi si era appostato nel deposito) di essere l'unico killer.

Dall’articolo di Natalino Bruzzone, pubblicato da "Il Nuovo" del 26 marzo 2001

Se guardi nel vecchio forum, kilos, troverai un interessante dibattito tra Natalino Bruzzone e Diego Verdegiglio.