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Commento al libro di Jim Garriso "JFK, sulla tracce degli assassini"

Ultimo Aggiornamento: 01/06/2007 12:12
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15/12/2004 20:36

Il 22 novembre del 1963 John Kennedy veniva assassinato a Dallas mentre procedeva lungo la Elm Street con il corteo presidenziale. I fatti che ne seguirono immediatamente e che, oramai, costituiscono un collollario storico più o meno attendibile e comprovato, riconobbero in Lee Oswald l'esecutore materiale e consapevole del delitto. Un uomo schivo e folle che, in totale solitudine, proggettò ed attuò uno dei colpi più forti inflitti alla democrazia americana e che venne a sua volta assassinato, pochi giorni dopo, da Jack Ruby . Ed è così che la morte di Kennedy, oltre a contribuire alla costruzione ed al rafforzamento della figura di un presidente antimilitarista, democratico e non interventista, lascia dietro di sè un infinità di domande e controsensi che la commissione Warren ha ,in qualche modo, alimentato. Dubbi ed incertezze a cui Jim Garrison, allora procuratore distrettuale di New Orleans, decise di dare non tanto una palusibile spiegazione, quanto una risoluzione documentata e trasparente. La sua implicazione con il caso Kennedy fu, inizialmente, limitata all'analisi del periodo che Oswald trascorse a New Oreals l'estate precedente l'assassinio, ma gradatamente si intensificò fino a divenire una delle sue attività principali, culminante con il processo Shaw del 1969. Scopo della sua indagine e del libro che ne seguì fu non tanto quello di delineare il volto ed il nome certo di colui che materialmente sparò i colpi, ma di scardinare alcune "dimenticanze" governative che, per troppo tempo, avevano raccontato e gestito una verità costruita ad uso e consumo del popolo americano. Una posizione che non gli valse certo successo e gloria ma che lo costrinse ad una dura lotta per difendere la propria onestà. Denigrato dalla stampa come politicante in cerca di fama, ciarlatano, comunista, fu perfino accusato di corruzione dal governo federale. Risultato innocente perse comunque la sua carica . Unica soddisfazione fu la popolarità sempre maggiore che la sua teoria, secondo la quale la CIA fu direttamente implicata nell'uccisione del Presidente Kennedy, ottenne, tanto da conquistare l'attenzione di Oliver Stone che nel 1991 si ispirò a questo libro per realizzare l'omonimo film. "Una volta eliminato l'impossibile quello che resta, per quanto improbabile, è solo la verità." (Sir Arthur Conan Doyle)
John Fitzgerald Kennedy è solo l'inizio. Immediatamente la considerazione soggettiva per l'uomo e per il Presidente viene abbandonata, lasciando spazio all'assassinio. O per meglio dire alle cause che portarono ad una morte ancora oggi non ben compresa. Jim Garrison, con la lucida razionale attenzione per i particolari degli uomini di legge, gira intorno alla Storia, la chiama direttamente in causa, mette in evidenza ciò che sarebbe potuto essere ma che non è stato, toglie splendore e lucentezza alle così dette certezze comprovate e delinea una strada del tutto altenativa e spaventosa. Con un linguaggio chiaro e non appesantito da terminologia fin troppo tecnica la cronaca scorre veloce come un romanzo a metà tra il thriller ed il poliziesco, fino a quando non si incontrano nomi, sigle (CIA, FBI, Lindon Johnson, Lee Oswal) e documentati riferimenti a situazioni che ci catapultano, nuovamente, all'interno di una realtà che non è solamente Storia universale, ma che caratterizza l'intenso vissuto di un uomo. JFK è un percorso narrativo senza mezzi termini. Non accetta compromessi e con la forza di chi sa di aver compiuto un indagine attenta e non lacunosa si lancia alla scoperta di un movente e, dopo averlo localizzato, lo esterna senza alcun timore per l'irruente defllagrazione che provocherà. Perchè è morto John Kennedy ? Chi ha progettato il suo attentato? E' plausibile pensare ad Oswald come capo espiatorio di una organizazzione ben più articolata? Ed ecco la risposta che indignò una parte d'America ed incuriosì e convinse l'altra. " Credo che quello che acadde nella Dealy Plaza il 22 novembre 1963 sia stato un colpo di stato. Ritengo che sia stato programmato con notevole anticipo da fanatici anticomunisti membri dell'intelligence degli Stati Uniti, che sia stato realizzato da individui della CIA appartenenti agli apparati delle operazioni segrete e mascherato da gente con le stesse opinioni politiche dell'FBI. E penso, in fine, che il loro scopo sia stato quello di impedire a Kennedy di portare a termine la sua politica di distensione con l'Unione Sovietica e con Cuba, di mettere fine alla Guerra Fredda." Questo è quello che Garrison dichiara nelle pagine finali del suo libro, ma, più che l'illuminante teoria, interessante è il percorso investigativo che viene realizzato attarverso la graduale e non sempre facile completazione di un puzzle politico tra fucili misteriosamente scomparsi, deposizioni non registrate ela direzione del corteo mutato improvvisamente, che il lettore vive non come pura indottrinazione ma come induzione al ragionamento. Un percorso che non necessariamente porta ad una totale adesione, ma che prospetta l'esitenza di un diverso punto di vista. Perchè credere o non credere è un scelta personale, l'importante è aver ascoltato.


Tiziana Morganti



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15/12/2004 22:16

Chi èTiziana Morganti?E quali documenti ha studiato,oltre al libro diGarrison?
Diego Verdegiglio
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16/12/2004 04:30

Re:

Scritto da: kilos15 15/12/2004 20.36
" Credo che quello che acadde nella Dealy Plaza il 22 novembre 1963 sia stato un colpo di stato. Ritengo che sia stato programmato con notevole anticipo da fanatici anticomunisti membri dell'intelligence degli Stati Uniti, che sia stato realizzato da individui della CIA appartenenti agli apparati delle operazioni segrete e mascherato da gente con le stesse opinioni politiche dell'FBI. E penso, in fine, che il loro scopo sia stato quello di impedire a Kennedy di portare a termine la sua politica di distensione con l'Unione Sovietica e con Cuba, di mettere fine alla Guerra Fredda."



Quale politica di distensione con l Unione Sovietica e Cuba ? Rileggersi il discorso che Kennedy avrebbe pronunciato a Dallas ,e tenere presente che nel novembre del 1963 era in corso un "operazione" della CIA,avallata da Kennedy, per uccidere Castro (poi fermata da Lyndon Johnson).Di che stiamo parlando? Eisenhower aveva più volte tentato di giungere ad una "distensione" con i sovietici.Nessuno lo ha mai considerato un pericoloso comunista nè lo ha mai assassinato.Nixon ha aperto alla Cina ed ha iniziato la "realpolitik" con Mosca.Nessuno lo ha mai considerato un sovversivo pericoloso (anzi,tutt altro).Ancora una volta ci troviamo davanti alla totale non conoscenza (giro di parole politically correct per non usare il termine "ignoranza")del personaggio John F. Kennedy e degli eventi degli anni 60.Per chi ancora si beve simili assurdità JFK è soltanto "il Presidente ammazzato a Dallas";non ha un passato,è totalmente decontestualizzato dalla sua epoca storica."Gli "amerikani" Kattivi ,la cia,il petrolio ,la mafia,ecc, lo hanno ucciso perchè era di sinistra". Ma è mai possibile che con tutte le ottime biografie,i saggi storici,le monografie disponibili su JFK girino ancora queste idiozie? K E N N E D Y N O N E R A "D I S I N I S T R A ",non era un liberal manco pè niente ( come dicono a Roma).Era un esponente moderato del partito democratico.Tra lui e Nixon c erano meno differenze che tra lui e un Adlay Stevenson,poniamo.JFK era virtualmente indistinguibile dall altro cavallo di razza Repubblicano Nelson Rockefeller (anzi,su alcune cose Rockefeller era più a "sinistra").

[Modificato da carmelo pugliatti 16/12/2004 4.59]

carmelo pugliatti
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16/12/2004 09:29

Ahi ahi, Carmelo,
Tu, studioso di Storia Americana, dovresti ben sapere che Eisenhower era considerato un pericolo comunista nientemeno che dalla John Birch Society, la stessa società di pazzoidi cui apparteneva il gen. Walker... [SM=g27818] e la cosa più strabiliante era che il capo delle spie comuniste in USA altri non era che il fratello del Buon Vecchio Ike (con significativa collaborazione dei fratelli Dulles)...
Ridateci The Manchurian Candidate!
Saluti
Simone Colzani
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16/12/2004 17:00

Re:

Scritto da: clorammina 16/12/2004 9.29
Ahi ahi, Carmelo,
Tu, studioso di Storia Americana, dovresti ben sapere che Eisenhower era considerato un pericolo comunista nientemeno che dalla John Birch Society, la stessa società di pazzoidi cui apparteneva il gen. Walker... [SM=g27818] e la cosa più strabiliante era che il capo delle spie comuniste in USA altri non era che il fratello del Buon Vecchio Ike (con significativa collaborazione dei fratelli Dulles)...
Ridateci The Manchurian Candidate!
Saluti
Simone Colzani

Sto parlando di gente normale,non di pazzi furiosi.In ogni caso,Ike è stato forse ammazzato? P.S. questa del fratellino di Ike (a parte Kennedy è il presidente che mi è più simpatico) "spia comunista" non mi risulta,dove l hai pescata? Ma ammettiamo per ipotesi che sia vero.Dunque "ESSI" lasciano in vita un capo dell esecutivo considerato filocomunista,per di più con un fratello agente di Mosca (e tra l altro facilissimo da accoppare,visto che soffriva di cuore ed andava sempre in giro in auto scoperta) e ammazzano Kennedy?
carmelo pugliatti
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16/12/2004 19:29

Era un post molto ironico, visto che la John Birch Society è stata, dalla sua fondazione, una masnada di pazzoidi: il pezzo in questione, contenente una serie di affermazioni roboanti quanto inverosimili, lo lessi sul CdS. Forse ne ho ancora una copia, ma si preannunciano tempi biblici per ritrovarlo.
Ciao
Simone Colzani
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17/12/2004 16:18

Re:

Scritto da: clorammina 16/12/2004 19.29
Era un post molto ironico, visto che la John Birch Society è stata, dalla sua fondazione, una masnada di pazzoidi: il pezzo in questione, contenente una serie di affermazioni roboanti quanto inverosimili, lo lessi sul CdS. Forse ne ho ancora una copia, ma si preannunciano tempi biblici per ritrovarlo.
Ciao
Simone Colzani

A proposito di pazzi,ho rivisto in tv il divertentissimo "dottor stranamore" di Kubrick,con il Generale Jack D.Ripper che lancia un attacco nucleare contro i russi perchè convinto che la sua impotenza derivi dal "complotto comunista per contaminare le acque".favoloso (tra l altro il film,uscito nel 64,fu girato nel 1963 quando JFK era ancora vivo.Il Presidente interpretato da Peter Sellers è ispirato ad Adlai Stevenson).
carmelo pugliatti
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03/02/2005 19:43

buonasera a tutti.
dopo tanto tempo sono ritornata.
qualche giorno fa ho acquistato il libro di jim garrison.
ho letto poco, ma da quanto ho capito jim garrison credeva che oswald fosse una spia del governo americano?
ho capito bene?
comunque libro interessante.
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03/02/2005 20:28

Re: Re:

Scritto da: carmelo pugliatti 17/12/2004 16.18
A proposito di pazzi,ho rivisto in tv il divertentissimo "dottor stranamore" di Kubrick,con il Generale Jack D.Ripper che lancia un attacco nucleare contro i russi perchè convinto che la sua impotenza derivi dal "complotto comunista per contaminare le acque".favoloso (tra l altro il film,uscito nel 64,fu girato nel 1963 quando JFK era ancora vivo.Il Presidente interpretato da Peter Sellers è ispirato ad Adlai Stevenson).




sugli speciali del film spiegano come per "IL DOTTOR STRANAMORE" ne sia stato posticipata l'uscita a causa appunto dello sconvologente omicidio di Dallas... se non ricordo male venne spostato agli inizi del '64.
Particolarità: nella versione in lingua originale, il comandante del B-52, elencando il contenuto della razione K, affermava: "Ci si potrebbe divertire a Dallas per una settimana...". Venne ridoppiato, cambiando Dallas in Las Vegas (ascoltando il film in originale è possibile notare la differenza nel labiale). In italiano, la frase è leggermente diversa.


Tanto per dire come le coincidenze si espandano anche in settori limitrofi al caso Kennedy puro e semplice...
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03/02/2005 22:09

Il generale Buck Turgidson,interpretato da George Scott e Il generale Jack D. Ripper,interpretato da Sterling Hayden erano entrambi ispirati alla figura del "superfalco" generale Curtis Lemay.Per capire che personaggio fosse Lemay basti ricordare che il giorno dopo la felice soluzione dell' "affaire" dei missili sovietici a Cuba,il Presidente Kennedy invitò alla casa bianca i capi di stato maggiore delle varie armi per ringraziarli della collaborazione nei difficili giorni della pericolosissima crisi.Dopo le felicitazioni e le frasi di circostanza JFK diede la parola al generale,e Lemay sollecitò un attacco immediato su Cuba!!
carmelo pugliatti
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04/02/2005 03:16

DELIRIA
X ladyj:

Ma legga qualcosa di più serio!Mi va a comprare la raccolta di deliri di Jim Garrison?!Sto scherzando, non La sto rimproverando.
Non si sbaglia.Garrison, che produsse menzogne in quantità industriale, e come lui Stone, decise che bisognava trovare un colpevole, ed Oswald aveva tutti i requisiti:castromarxista (termine coniato dal sottoscritto in questo istante)finto, che lavorava per conto della CIA e dell'intelligence della marina;aveva contatti con Ferrie, amico di vecchia data,con ambienti anticastristi e settori deviati dei servizi federali nella città di New Orleans ecc.ecc.
Comunque,e me lo lasci dire, è un eroe nazionale e va rispettato,perchè ha condotto la sua inchiesta con serietà e abnegazione, ricercando tutta quella miriade di elementi, che gli hanno permesso, mettendoli assieme, di ricomporre il puzzle e di giungere alla conclusione più logica del caso:fu un complotto..............che però albergava solo nel suo cervello!!!Hiàhiàhiàhiàhiàhiàhiàhiàhiàhià!!!

Cordiali saluti.

Marcello.[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

[Modificato da edantes 04/02/2005 3.16]

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30/05/2007 23:59

il"vero" kennedy?
riprendo brevemente la discussione sulla politica di kennedy: ricordo che fu il primo presidente ad invitare M.l. king alla casa bianca ad organizzare la marcia su washington per promuovere la legge sui diritti civili; ricordo che decise il blocco per cuba e non bombardò, cosa che recentemente è stato fatto per armi mai trovate in iraq,mi sembra. era pursempre un americano e come tale aveva nel dna il fatto di sentirsi "poliziotto" del mondo, ed in tempo di guerra fredda è stato senz'altro un anticomunista, considerando il comunismo di quegli anni; era ricco, dannatamente ricco ma chiamò gli industriali sons of pigs, ed inoltre tramite bob stava procedendo nella lotta contro la mafia già iniziata nel 1959. quanto al vietnam i consiglieri di kennedy, diventarono il quintuplo con johnson, e a marzo su la7 c'è stato uno speciale con un'intervista a macnamara,il quale ammette che kennedy voleva lentamente ritirarsi. non era l'unico santo dell'america laica, per dirla all vittorio zucconi ma rileggerei le accuse a lui rivolte su un giornale di dallas il giorno della sua morte. ricordo inoltre che l'economia americana si basa molto sulle industrie di armi...rileggetevi l'america di kennedy di furio colombo e soprattutto la sua prefazione dove spiega il perchè durante la presidenza di bush ha fatto ristampare il suo libro.
arriforumvederci
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31/05/2007 04:42


Scritto da: laprof71 30/05/2007 23.59
riprendo brevemente la discussione sulla politica di kennedy: ricordo che fu il primo presidente ad invitare M.l. king alla casa bianca

JFK fu un Presidente piuttosto "tiepido" sui diritti civili,non perchè non li condividesse,ma perchè come racconta lo storico Robert Dallek nella bellissima biografia di Kennedy "An unfinished life" non capiva il problema.I neri che avevano avuto a che fare con lui erano sopratutto personale di servizio.Dalle registrazioni desecretate e da testimonianze dirette si conosce che JFK in più di un occasione era furioso con King e gli attivisti neri perchè con le loro proteste fornivano armi alla propaganda comunista contro gli Stati Uniti.Anche Martin Luther King era privatamente piuttosto critico nei confronti di JFK.Ricordiamo inoltre che Bob Kennedy fece mettere il telefono di King sotto controllo.

ad organizzare la marcia su washington per promuovere la legge sui diritti civili

Kennedy non organizzò propio nessuna marcia,semmai messo davanti al fatto compiuto l'appoggiò.

ricordo che decise il blocco per cuba e non bombardò

E nei giorni del blocco navale la sinistra ed i liberals in Europa e negli Stati Uniti lo definirono un guerrafondaio irresponsabile.Kennedy invece andò dritto per la sua strada ottenendo una grande vittoria sull'Unione Sovietica.

cosa che recentemente è stato fatto per armi mai trovate in iraq,mi sembra

Le due situazioni storiche sono diverssime ed imparagonabili.

era pur sempre un americano e come tale aveva nel dna il fatto di sentirsi "poliziotto" del mondo,

Fingerò di non aver sentito. [SM=g27829]

ed in tempo di guerra fredda è stato senz'altro un anticomunista, considerando il comunismo di quegli anni;

Kennedy era quello che ai tempi si definiva un "cold warrior".La sua "nuova frontiera" era principalmente la risposta al "vi seppelliremo" rivolto da Krusciov agli Stati Uniti.In JFK il comunismo sovietico trovò uno dei nemici più intelligenti e pericolosi.Il riarmo deciso da Kennedy all'inizio degli anni 60 fa impallidire quello di Reagan dei primi anni 80

era ricco, dannatamente ricco ma chiamò gli industriali sons of pigs,

La frase esatta è "mio padre mi aveva detto che gli industriali sono figli di porci"...Ed il padre di JFK tutto era meno che un progressista.Gli industriali sono stati definiti con epiteti molto più coloriti da tanti altri Presidenti.

ed inoltre tramite bob stava procedendo nella lotta contro la mafia già iniziata nel 1959.

Non è esatto.La lotta al crimine organizzato inizia nella prima metà degli anni 50 col senatore Estes kefauver
ai tempi di Eisenhower,e continua senza quartiere con l'amministrazione Johnson.

quanto al vietnam i consiglieri di kennedy, diventarono il quintuplo con johnson, e a marzo su la7 c'è stato uno speciale con un'intervista a macnamara,il quale ammette che kennedy voleva lentamente ritirarsi.

Questa è una registrazione effettuata il 27 maggio 1964,in cui il Presidente Johnson parlando col consigliere Bundy a proposito del Vietnam dice "Io non penso che noi dovremmo combattere 10,000 miglia lontano da casa" http://www.slate.com/id/2083136/sidebar/2083141/ . Se Johnson fosse stato assassinato la settimana dopo,ed il suo successore avesse portato l'America in guerra nel 1965,oggi in base a testimonianze come queste concluderemmo che Lyndon Johnson se fosse vissuto avrebbe evitato la tragedia del Vietnam.Per Kennedy è la stessa cosa.Noi non sappiamo cosa avrebbe fatto nel 1965.Nel 63 parlava di ritiro dei consiglieri entro la fine del 65,DOPO LA VITTORIA,perchè in quei giorni c'era l'illusione che la guerra contro i Vietcong andasse bene.La situazione precipitò poi nel 1964 in seguito all'instabilità politica causata dal colpo di stato contro Diem incoraggiato da Kennedy.

non era l'unico santo dell'america laica,per dirla alla vittorio zucconi

Non era affatto un santo,come abbiamo scoperto dopo.E non mi riferisco soltanto alle donne,ma anche a saltuarie esperenze con le droghe (maryuana e LSD)fatte mentre era in carica.

ma rileggerei le accuse a lui rivolte su un giornale di dallas il giorno della sua morte.

Se è per questo,quella gentaglia definiva "comunista" anche il Presidente Eisenhower,e persino Nixon.Stiamo parlando di feccia paranoica.

ricordo inoltre che l'economia americana si basa molto sulle industrie di armi...

..Che lavorarono tantissimo durante l'amministrazione Kennedy.L'economia Americana si basa anche su molto altro.Non ragioniamo secondo stantii luoghi comuni.

rileggetevi l'america di kennedy di furio colombo e soprattutto la sua prefazione dove spiega il perchè durante la presidenza di bush ha fatto ristampare il suo libro.

Con tutto il rispetto,non credo propio che Colombo sia il più indicato a parlare di Kennedy.Innanzi tutto,malgrado millanti contatti e amicizie,quando era in America Colombo ha visto JFK solo una volta,da lontano (come racconta in un divertente articolo l'ambasciatore Sergio Romano).In secondo luogo Colombo ha diretto un giornale (L'Unità) che ai tempi della Nuova Frontiera non era certo Kennediano.JFK ha detto:"C'è molta gente al mondo che realmente non comprende - o dice di non com-prendere - quale sia il gran problema che divide il mondo libero dal mondo comunista. Vengano a Berlino. Ci sono taluni i quali dicono che il comunismo rappresenta l'ondata del futuro. Che vengano a Berlino. E ci sono poi alcuni che dicono, in Europa e altrove, che si potrebbe lavorare con i comunisti. E vengano anche questi a Berlino. E ci sono persino alcuni pochi, i quali dicono che è vero, sì, che il comunismo è un cattivo sistema, ma che esso consente di realizzare il progresso economico. Lass sie nach Berlin kommen".Forse Colombo avrebbe dovuto scrivere queste parole sull'Unità.
carmelo pugliatti
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31/05/2007 13:21

Condivido pienamente.
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31/05/2007 19:10

Kennedy fu molto lento a comprendere il problema dei diritti civili, parole di A. Schlesinger, ma poi si rese conto della situazione e pur con alcuni atteggiamenti politici magari ambigui proseguì per i diritti dei neri. Ricordiamo il suo impegno per l'iscrizione nelle liste elettorali, la polizia mandata in Alabama ed a proposito di questo la dura posizione di Bobby per proteggere King. All'epoca era veramente difficile "gestire" la situazione sui diritti civili considerato che gli stati del sud erano segregazionisti e nel sud Jfk rischiava le presidenziali del '64. Sul gap missilistico con l'Urss, cavallo di battaglia della sua campagna presidenziale, bisogna obiettivamente ammettere che poi,leggendo anche il citato libro di Dallek, Jfk si rese conto della non esistenza di questo ed infine ricordiamoci che il primo accordo per la messa al bando delle armi nucleari si deve a lui nel 1963 con Krusciov, anche se fu un accordo "parziale" con rammarico di Kennedy. Cerchiamo di essere equilibrati, non mitizziamo troppo Jfk ma comunque rendiamo onore ai suoi meriti, credo sia stato un grande presidente, ha capito in anticipo l'importanza di molte aspetti politici e la sua fu appunto "una vita incompiuta"
Saluti
Moris
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31/05/2007 19:29

Assolutamente d'accordo,Kennedy è stato un buon Presidente,e sono convinto che se ne avesse avuto il tempo avrebbe potuto esprimere pienamente tutte le sue grandi potenzialità.Tuttavia circa i diritti civili e le questioni sociali bisogna dare atto al suo successore Lyndon Johnson di essere stato molto più riformista di JFK.
carmelo pugliatti
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01/06/2007 12:12

La legge sui diritti civili presentata da Kennedy non fu approvata durante la sua presidenza a causa dell'assassinio e perchè jfk stava "lavorando" sui deputati sudisti per superare la loro opposizione, dopo neppure un anno la stessa fu finalmente approvata con LbJ.
saluti
Moris
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