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L'omicidio dell'agente Tippit

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2005 22:26
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29/12/2004 19:27

x Marco2504
Avendo molto apprezzato il tuo intelligente e costruttivo senso critico, permettimi di aggiungere qualche elemento ai tuoi più che legittimi dubbi riguardo all’uccisione dell’agente Tippit.
A parte il fatto che nessuno ci ha mai spiegato perché Oswald per raggiungere la sua stanza in affitto avrebbe dovuto percorrere gli ultimi 500 metri a piedi e non in taxi, ti faccio notare che durante la prima ricostruzione della CW, effettuata per verificare il tempo impiegato dall’autopubblica, al tassista Whaley occorsero quasi 9 minuti (solo in seguito divennero 6) per coprire il tragitto in questione. E quel giorno non c’era il traffico che, il 22 novembre 1963, a seguito dell’assassinio di Kennedy, paralizzò la città di Dallas.
Quindi, non solo, per Oswald non erano sufficienti 12 minuti per essere presente sul luogo dell’assassinio di Tippit, e tu hai spiegato molto bene il perché, ma stando alle ricostruzioni e alla logica, Oswald probabilmente lasciò la camera qualche minuto dopo l’orario addotto dalla Commissione Warren.
Comunque, nonostante tutto, è la stessa Commissione a scagionare Oswald, non riuscendo ad attribuirgli tempi ragionevoli per poter uccidere il poliziotto. Infatti, collocandolo sulla scena del delitto quasi esattamente nel momento in cui la polizia venne a conoscenza della morte di Tippit, e cioè alle 13.15, ammette, suo malgrado, che Oswald non poteva essere stato l’assassino dell’agente.
Dal momento in cui il sospetto fu fermato da Tippit e fino al momento della chiamata radio alla centrale, fatta da un certo Bowley e non da Benavides, si verificarono una serie di circostanze che, ragionevolmente e sicuramente, richiesero un tempo quantificabile in minuti. Le circostanze sono le seguenti:
1) Dopo aver fermato il sospetto, Tippit rimase seduto al posto di guida e discusse con il suo carnefice, sembra amichevolmente, attraverso il finestrino del lato passeggeri.
2) Ad un certo punto Tippit scese dall’auto per avvicinare l’uomo, ma quando fu a circa metà della parte anteriore della macchina, il killer gli sparò alcuni colpi di pistola. L’omicida terminò la sua opera finendo l’agente con un colpo alla testa, e con molta calma, senza alcun timore di essere poi identificato, si liberò, in due riprese, dei bossoli vuoti, e infine si allontanò.
3) Da questo momento non è ben chiaro quanto tempo trascorse prima che Domingo Benavides decidesse di uscire dal suo camioncino per avvicinarsi a Tippit e constatarne la morte. Davanti alla CW Benavides dichiarò di essere rimasto nascosto per qualche minuto temendo che l’assassino potesse in qualche modo fargli del male. Dopodiché scese dal furgone, verificò la morte del poliziotto e cercò, senza riuscirvi, di avvisare la centrale di polizia usando la radio della macchina di Tippit.
4) A questo punto entra in scena Bowley, il quale stava passando di lì con la sua auto. Resosi conto dell’accaduto smontò dalla macchina e sostituendo Benavides al microfono della radio informò la polizia. Anche in questo caso non sappiamo quanto tempo passò dal momento in cui Benavides tentò di chiamare la centrale al momento in cui arrivò Bowley, che finalmente riuscì a mettersi in contatto con la polizia.
Il tempo trascorso affinché si verificassero le situazioni sopra descritte doveva essere detratto dall’ora, le 13.15, in cui la Commissione ritiene che la polizia ricevette la chiamata di Bowley, allo scopo di determinare, più o meno, l’ora in cui il killer arrivò sulla scena del delitto. Non solo la Commissione non effettuò nessuna detrazione di un tempo che poteva variare da un minimo di 4-5 a un massimo di 10 minuti, ma si guardò bene dal convocare un teste importante come Bowley. Se si pensa alle decine di testimonianze inutili e noiose che il Rapporto ci propina, questa ha tutte le sembianze di una vera e propria omissione.
Comunque, Bowley dichiarò all’FBI che il suo orologio segnava le 13.10 quando giunse sulla scena del crimine. Quest’orario è di sicuro coerente e in sintonia con i tempi che ho appena esaminato nei quattro punti proposti, e il tutto ci suggerisce che Tippit fu ucciso prima delle 13.10.
Persino Helen Markham contraddice la Commissione su questo argomento. La donna, infatti, stava aspettando l’autobus delle 13.15, che evidentemente non era ancora passato, e considerando gli abituali orari di uscita della Markham per recarsi alla fermata dell’autobus, è più che plausibile che la sparatoria avvenne non dopo le 13.10.
Le due versioni delle trascrizioni delle chiamate radio della polizia a disposizione della Commissione Warren ci riservano inaccettabili quanto vergognose contraddizioni ed omissioni in momenti cruciali di quel 22 novembre. Alla luce della scarsa attendibilità di questi importanti documenti chi ci garantisce che la chiamata di Bowley fu fatta alle 13.15 e non 5 minuti prima, come risulterebbe dalla sua testimonianza?
Ci sarebbero molti altri aspetti che rendono poco credibile il coinvolgimento di Oswald nell’assassinio di Tippit, ma credo di essermi già dilungato troppo per un intervento non espressamente richiesto. Spero comunque di esserti stato utile.
Ciao
Giuseppe


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