Ecco chi ha ucciso john kennedy

Dott. Verdegiglio, vorrei sapere se Lei ha intenzione di far pubblicare una edizione aggiornata del suo libro. Siccome in una discussione passata ne aveva accennato, mi interesserebbe sapere se ha in progetto di farlo. Grazie.

Saluti

Marcello.

Caro Edantes,
La ringrazio per il Suo ciortese quesito, che ripare un argomento che mi sta ovviamente a cuore. Non credo che ripubblicherò pari pari lo stesso libro. Come già accennai in passato, la formula da me depositata in SIAE prevede un titolo tipo MILLE DOMANDE E MILLE RISPOSTE SULL'ASSASSINIO DI JOHN KENNEDY, nonché un altro MILLE RISPOSTE SULL'ASSASSINIO DI JFK. Anche in base agli interrogativi posti nel corso di tre anni in questo Forum, intendo rispondere a tutti i quesiti sollevati da chi ha frequentato questo spazio, anche avvalendomi della collaborazione di chi vorrà darmi una mano, che sarà ovviamente citato e ringraziato nell'opera. Tramite Roberto Meola, ho contattato un editore. Spero che la cosa vada in porto. Le farò sapere, ma prevedo tempi lunghi, stanti i miei attuali impegni. Spero che il volume esca entro tempi accettabili. Vedremo. E' un lavoro immane, perché si tratta di fare in italiano ciò che McAdams ha fatto in inglese: un'analisi approfondita di mille minuti aspetti del caso. Appena avrò pronta l'opera in bozza lo comunicherò al Forum. Per ora, La ringrazio del pensiero e La saluto cordialmente. DV

L'idea della nuova edizione del libro di DV è notevole. Tuttavia, mi permetto una piccola osservazione, anche se di carattere soggettivo, da spulciatore di bancarelle e librerie. Io, personalmente, non vengo attratto da un titoli del tipo "Mille domande ecc...". Sa molto di didattico o, non so, di elenco burocratico. Anche Massimo Polidoro del cicap nel suo ultimo libro ha addottato un titolo più "intrigante" del tipo : "Grandi Gialli della Storia", o Piero Angela "Viaggio nel mondo del paranormale". E questo pur addottanto un approccio ben critico sui temi trattatti. Non so, ma un titolo tipo: " Dallas 1963:Misteri e inganni " o "Misteri e inganni sulla morte di JFK" , modestamente, mi suona meglio. Magari poi con il sottotitolo "mille ....eccetera".
Un saluto.

Per quel che può valere sono pienamente d'accordo con quanto detto dal sig. Stefano...
Con simpatia
Kilos15

In effetti, ripensandoci bene, commercialmente parlando quelli suggeriti da Stefano sono titoli più accattivanti. Mi riservo perciò le "mille risposte" come sottotitolo. Grazie per il prezioso suggerimento. Cordiali saluti. DV

L'idea di ripubblicare il libro in una nuova veste,sotto l' aspetto di domande e risposte è a mio avviso eccellente.Un manuale completo sui fatti di Dallas che risponda ad ogni interrogativo,faccia giustizia dei "luoghi comuni" complottisti e sia di semplice lettura per facilitare la divulgazione è davvero un ottima idea.Credo che una nuova versione del volume dovrebbe in qualche modo (fatti salvi i diritti d' autore) tenere anche conto dell eccellente lavoro ricostruttivo fatto da Dale Myers.Se per assurdo si potesse regalare ad ogni studente un simile libro accoppiato al DVD di Myers, si potrebbe apporre definitivamente la parola FINE al "caso" JFK.

[Modificato da carmelo pugliatti 05/09/2005 18.30]

Mi associo alle considerazioni espresse in questa discussione. Almeno lo si potrebbe avere in una versione migliore rispetto a quella xerografica.

Ciao sono un complotista convinto e da 12 anni studio il caso Kennedy, raccogliendo materiale ovunque. avrei qualche domanda da porvi. 1)DOVE STA SCRITTO CHE AL 6 PIANO FURONO RITROVATI 3 BOSSOLI DI PROIETTILE? 2)COMMENTATEMI QUESTE DICHIARAZIONI DI FLETCHER PROUTY. Domanda:Sig PROUTY lei ha mai parlato dopo il 1963 con ED LANSDALE per discutere di quello che era successo? Risposta: NO PERCHE NESSUNO DI NOI PARLEREBBE DI AFFARI DI STATO, SE NON FOSSE ESSENZIALE, è UNA QUESTIONE DI PROFESSIONALITA. ANCHE SE HO RICONOSCIUTO LA SUA FOTO TRA QUELLE DEI COSIDETTI "BARBONI", HO PENSATO CHE LA MIGLIOR COSA DA FARE ERA LASCIAR PERDERE. NON MI SERVIVA PARLARE CON LUI PERCHE LO AVEVO RICONOSCIUTO NELLA FOTO, CREDO FOSSE LI PER LAVORO COME LEE OSWALD E QUINDI HO LASCIATO PERDERE. 3) CHI PUO DIRE CON CERTEZZA DOVE SI TROVAVA DAVID FERRIE AL MOMENTO DELL'ATTENTATO? 4) PERCHE NELL'AUDIO DELL'ATTENTATO SI SENTONO 4 SPARI?

Caro Prada2,
mi permetto di rispondere per primo (e innanzitutto benvenuto/a).

1) Nel Rapporto Warren: tre bossoli di Carcano espulsi dal fucile di Oswald. Su questo non c'è mai stato alcun "mistero"...

2) Fletcher Prouty, con tutto il rispetto, non ha portato mai una sola prova a sostegno delle sue affermazioni. E comunque sulla storia dei tre barboni, tutti e tre riconosciuti, può leggere la risposta numero 15 delle FAQ di johnkennedy.it clicando qui e seguendo il link proposto, che rinvia al libro di Gianni Bisiach (uno di quelli che spacciarono le tante versioni fantasiose sui barboni).

3) David Ferrie: non c'è mai stata prova, indizio, testimonianza, zero di zero che suggerisse che Ferrie fosse in Dealey Plaza quel giorno, né a Dallas. Né si saprebbe a fare cosa. Se lei, come dice, è uno studioso da tanti anni del caso Kennedy dovrebbe gentilmente dire cosa ha scoperto a proposito...

4) La questione della traccia audio della sparatoria è un falso: non è la registrazione degli spari, ma un'incisione successiva all'attentato. Nel sito ci siamo occupati della cosa nella pagina relativa alle commissioni di inchiesta, troverà il tutto nel box dedicato all'HSCA.

Mi faccia sapere!
Saluti
FF

[Modificato da Federico Ferrero 05/10/2005 9.42]

Caro Prada2,
benvenuto anche da parte mia. Aggiungo qualcosa a quanto Ferrero ha prontamente risposto alle Sue cortesi domande:

1)La scoperta dei tre bossoli alle 13,12 ora locale è documentata nel Warren Report pp. 79-81, in base ai rapporti Commission Exhibit 510,1974, p. 176 e alla testimonianza del vicesceriffo Luke Mooney che li scoprì (Volume 3 delle Udienze, p. 285).Alle 13,22 circa il Capitano J. Will Fritz scoprì un proiettile inesploso nell'otturatore del fucile Mannlicher Carcano cal. 6,5 ritrovato fra gli scatoloni al sesto piano del deposito (Vedi Commission Exhibit 141 e testimonianze del tenente J.C. Day e del capitano J. W. Fritz, IV Volume delle Udienze alle pagine 205, 258-259). Le risultanze della Commissione accertarono infine che l'auto presidenziale era stata raggiunta da due proiettili, mentre un terzo proiettile aveva mancato il bersaglio. I tre bossoli trovati al sesto piano erano stati sparati senza ombra di dubbio dal fucile in possesso di Oswald ritrovato fra gli scatoloni. Tre testimoni presenti alla finestra immediatamente sotto quella da cui partirono i colpi testimoniarono senza ombra di dubbio di aver udito tre spari, uno di essi testimoniò di aver distintamente udito addirittura il rumore ("click-clack") dell'azionamento dell'otturatore dell'arma fra il primo e il secondo e fra il secondo e il terzo sparo.

2)Ecco quanto riporto nel mio libro (pp. 363-364)sul fatto che Ferrie non poteva essere a Dallas, perché all'ora di pranzo del 22 novembre 1963 era ancora in un'aula di tribunale a New Orleans:
"Nella stessa trasmissione Bisiach ribadisce però che Garrison è un mafioso perché
L'idea di Bisiach che Carlos Marcello sia andato ad all ' assassinio di Kennedy non merita una seria confutazione: l'ultima cosa che il boss avrebbe fatto è proprio quella di trovarsi in Dealey Plaza. Nessun vero boss di quel livello si reca ad a un delitto commissionato. Ma anche ammettendo per assurdo che questa fosse la sua intenzione, risulta dal Rapporto Finale dell'HSCA (p. 144) che l'udienza processuale di Marcello e Ferrie a New Orleans fosse di competenza della Corte Federale, non dell'ufficio di Garrison. Egli era solo il Procuratore Distrettuale della Parish Orleans (la "parrocchia" Orleans), ossia di una parte della città comprendente il Quartiere Francese: quel processo non lo riguardava. Dalle dichiarazioni di Ferrie, degli amici che viaggiarono con lui e di altri testimoni, nonché dai rapporti FBI (89/68, 26 nov. 1963) e Secret Service (CO-2-34, 13 dic. 1963), risulta che egli lasciasse New Orleans nel primo pomeriggio del 22 novembre per recarsi a Houston (v. pp. 188, 231). Come può dire Bisiach che "Ferrie e Marcello rimasero a New Orleans solo fino alle dieci di mattina"? Il quotidiano New Orleans States-Item del 23 novembre 1963, p. 30, riporta :"1: 45 p.m.: La giuria del caso Marcello si riunisce per deliberare.... ore 3: 20 p.m.: Marcello viene assolto ". David Scheim (p. 61) riporta nel suo libro testimonianze secondo le quali Ferrie, verso le 12,15, era in Aula o nel vicino ufficio dell ' avvocato Gill, difensore di Marcello. G. Robert Blakey durante l ' indagine dell'HSCA (Fatal...., p. 193) accerta che Ferrie "era presente in Aula e fu testimone dell'assoluzione di Marcello". John H. Davis (nel suo libro "Mafia Kingfish",p. 204) aggiunge che "Ferrie lasciò la Corte Federale insieme al gruppo di Carlos Marcello". Le mie referenze bibliografiche sono anche nella nota 665 a pagina 550 del mio libro e riguardano il libro di Mark North, "Act of Treason..., pp. 408, 410, e il libro di James Kirkwood, "American Burlesque", pp. 125-128, riportante un rapporto del Servizio segreto sui movimenti di Ferrie.

Spero di aver soddisfatto i suoi interrogativi e resto a Sua disposizione per qualunque ulteriore delucidazione. Cordiali saluti. DV

Diego Verdegiglio

Scusate l'interruzione un po' fuori tema, ma mi chiedevo quanti dei luoghi New Orleans a noi noti per il caso JFK siano rimasti intatti dopo la devastazione di Katrina. Penso solo ai luoghi ripresi nel film di Stone o raccontati da DV e altri partecipanti del forum (mi sbaglio o c'era un ragazzo che scriveva da New Orleans?). Nessuno sa qualcosa di più preciso?

Temo parecchi.

Purtroppo temo che la New Orleans da me visitata nel 1993 sarà difficile da far risorgere. Mi rimangono solo le foto a colori scattate allora. Mi auguro che almeno il Quartiere Francese possa essere ricostruito (casa di Shaw, ristorante Tortorici, Procura Distrettuale ecc).DV

Dott Verdegiglio,
Sbaglio o lei questo pomeriggio era su Rai2 ospite dell'"italia sul due", recitando la parte di un avvocato in uno sketch? ogni tanto appare in tv,a quanto mi pare d'aver già visto. Anch'io ci ho provato quest'estate ( 2 provini, visto che sono un imitatore) ma i risultati finora non sono O.K.
Piuttosto mi sembra inconcepibile che non l'abbiano mai chiamata (per quanto ne so) a discutere della sua tesi (che, ormai è la verità) sull'omocidio Kennedy.....

La ringrazio molto per aver visto la mia..."performance" nel ruolo dell'avvocato Franco. Come potrà immaginare, abitando a Roma e conoscendo molti registi, sceneggiatori, giornalisti e produttori, mi capita spesso di concedermi queste "prestazioni" attoriali, che mi divertono e mi rilassano molto, anche perché sono girate in un clima di grande amicizia e allegria. Sono stato molte volte in televisione per parlare del mio libro su Kennedy: per rammentarle qualcuna, voglio citare uno Speciale Kennedy di un'ora di Pierluigi Diaco. Ho dibattuto in studio insieme all'ex agente della CIA Peter Thompkins, collega universitario di JFK, e a Selma Dall'Olio, moglie di Giuliano Ferrara. Ancora, su Rai Tre, un'intervista rilasciata a Ciro Giorgini per "Fuori Orario-Kennedy in Italia", di Enrico Ghezzi. Poi un'intervista in studio di Andrea Pancani al TG de La7, il TG e poi uno Speciale di Videomusic, uno di Cinquestelle-GBR, molti TG regionali di RAI e private nei luoghi dove ho presentato il libro in Puglia, Toscana (dove ci fu l'incontro-dibattito con Mark Lane), Veneto, Calabria, Lazio, Venezia Giulia, Emilia Romagna. Inoltre ho preso parte a diversi programmi radiofonici RAI, fra i quali un dibattito fra me e Bisiach a Radio Anch'io, moderato da Andrea Vianello. Poi "Golem" e altri programmi notturni, fra cui "Due di notte" su Radio2. Vado a memoria, per cui non ricordo ora tutte le trasmissioni alle quali ho preso parte. Nello spazio del sito dedicato al mio libro troverà l'elenco delle recensioni sulla carta stampata, sia mensili che quotidiani. Spero di rileggerLa presto e La saluto cordialmente. DV

Dott. Verdegiglio,
A questo punto è ovvio che io Le chieda se è possibile avere qualche registrazione del dibattito riguardante "Ecco chi ha ucciso John Kennedy" (mi pare ce ne fosse una anche a "Porta a Porta"), anche per la curiosità di sentire che ne pensano gli altri e che argomentazioni portano per le loro tesi.
In attesa di suo riscontro, La saluto.

Purtroppo non ho tutte le registrazioni di ciò che ho fatto. Lei ricorda bene per quanto riguarda il mio intervento a "Porta a porta": lì, anche se accennai al mio libro, la trasmissione era tutta su Internet e quindi il mio argomento ci entrò di straforo, citando questo sito come punto di contatto fra me e i lettori. Spero di poterLe inviare più in là il dibattito su Sky Tv, se mi invierà sulla mia email il Suo indirizzo. La ringrazio per il Suo cortese interesse e La saluto. DV

Dopo molto tempo ho scoperto una mancanza più grave di altre nel mio volume: è assente nell'indice dei nomi quello della madre di Oswald, Marguerite, citata alle pp. 350-351. Incaricai una collaboratrice di redigere con accuratezza l'indice dei nomi tratti da ogni pagina, ma evidentemente quello di Marguerite era sfuggito a tutte le riletture e le revisioni. Me ne scuso con i lettori e mi riprometto di correggere la lacuna in un'eventuale prossima ristampa. Cordiali saluti a tutti.

Salve signor Verdegiglio

vorrei esporle come secondo me sono accaduti i fatti!

io non dico che sia stato un complotto ma che lee Harvey Oswald non ha ucciso John Kennedy

potrebbe essere che ha tirato un colpo, ma neanche un professionista potrebbe sparare ad una persona in movimento.

Secondo me c’è stato un’altro colpo da dietro la collinetta ed è li che John Kennedy ha ricevuto il secondoo colpo alla testa

io non metto in dubbio che potrebbe essere stato un complotto

ma penso che la sua teoria non è del tutto vera!

Vorrei che lei mi spiegasse la sua teoria!

---

Scritto da: LaMitica91 30/05/2007 19.47
Salve signor Verdegiglio

---

Ciao,immagino tu sia un allieva di Laprof71.In attesa che ti risponda Verdegiglio posso intrattenerti io?

---

vorrei esporle come secondo me sono accaduti i fatti!

io non dico che sia stato un complotto ma che lee Harvey Oswald non ha ucciso John Kennedy

---

Ma tutte le prove raccolte inchiodano Oswald.

---

potrebbe essere che ha tirato un colpo, ma neanche un professionista potrebbe sparare ad una persona in movimento.

---

Ehmm,se fosse possibile sparare solo a bersagli immobili la maggior parte della gente uccisa da armi da fuoco sarebbe ancora viva.Se invece intendi che quello era un colpo impossibile,beh,non è così.Sono state eseguite molte prove,e il colpo con un pizzico di fortuna (e sfortuna per Kennedy)non era affatto impossibile.Ecco una ricostruzione di ciò che accadde: http://www.johnkennedy.it/spari.htm

---

Secondo me c’è stato un’altro colpo da dietro la collinetta ed è li che John Kennedy ha ricevuto il secondoo colpo alla testa

---

La collinetta era bene in vista,e nessuno ha visto un killer sparare.Inoltre l'autopsia sul Presidente ha rilevato che fu colpito da dietro.

---

io non metto in dubbio che potrebbe essere stato un complotto

ma penso che la sua teoria non è del tutto vera! Vorrei che lei mi spiegasse la sua teoria!

---

Beh,ma la "teoria" (che in realtà più che una teoria è un fatto) di Verdegiglio è propio che non c'è stato nessun complotto.Comunque,se il caso ti interessa posso consigliarti questa guida alle domande più frequenti sull'assassinio di Kennedy? Sono certo che la troverai interessante.Ciao. http://www.johnkennedy.it/faq.htm