Caro Prada2,
benvenuto anche da parte mia. Aggiungo qualcosa a quanto Ferrero ha prontamente risposto alle Sue cortesi domande:
1)La scoperta dei tre bossoli alle 13,12 ora locale è documentata nel Warren Report pp. 79-81, in base ai rapporti Commission Exhibit 510,1974, p. 176 e alla testimonianza del vicesceriffo Luke Mooney che li scoprì (Volume 3 delle Udienze, p. 285).Alle 13,22 circa il Capitano J. Will Fritz scoprì un proiettile inesploso nell'otturatore del fucile Mannlicher Carcano cal. 6,5 ritrovato fra gli scatoloni al sesto piano del deposito (Vedi Commission Exhibit 141 e testimonianze del tenente J.C. Day e del capitano J. W. Fritz, IV Volume delle Udienze alle pagine 205, 258-259). Le risultanze della Commissione accertarono infine che l'auto presidenziale era stata raggiunta da due proiettili, mentre un terzo proiettile aveva mancato il bersaglio. I tre bossoli trovati al sesto piano erano stati sparati senza ombra di dubbio dal fucile in possesso di Oswald ritrovato fra gli scatoloni. Tre testimoni presenti alla finestra immediatamente sotto quella da cui partirono i colpi testimoniarono senza ombra di dubbio di aver udito tre spari, uno di essi testimoniò di aver distintamente udito addirittura il rumore ("click-clack") dell'azionamento dell'otturatore dell'arma fra il primo e il secondo e fra il secondo e il terzo sparo.
2)Ecco quanto riporto nel mio libro (pp. 363-364)sul fatto che Ferrie non poteva essere a Dallas, perché all'ora di pranzo del 22 novembre 1963 era ancora in un'aula di tribunale a New Orleans:
"Nella stessa trasmissione Bisiach ribadisce però che Garrison è un mafioso perché
L'idea di Bisiach che Carlos Marcello sia andato ad all ' assassinio di Kennedy non merita una seria confutazione: l'ultima cosa che il boss avrebbe fatto è proprio quella di trovarsi in Dealey Plaza. Nessun vero boss di quel livello si reca ad a un delitto commissionato. Ma anche ammettendo per assurdo che questa fosse la sua intenzione, risulta dal Rapporto Finale dell'HSCA (p. 144) che l'udienza processuale di Marcello e Ferrie a New Orleans fosse di competenza della Corte Federale, non dell'ufficio di Garrison. Egli era solo il Procuratore Distrettuale della Parish Orleans (la "parrocchia" Orleans), ossia di una parte della città comprendente il Quartiere Francese: quel processo non lo riguardava. Dalle dichiarazioni di Ferrie, degli amici che viaggiarono con lui e di altri testimoni, nonché dai rapporti FBI (89/68, 26 nov. 1963) e Secret Service (CO-2-34, 13 dic. 1963), risulta che egli lasciasse New Orleans nel primo pomeriggio del 22 novembre per recarsi a Houston (v. pp. 188, 231). Come può dire Bisiach che "Ferrie e Marcello rimasero a New Orleans solo fino alle dieci di mattina"? Il quotidiano New Orleans States-Item del 23 novembre 1963, p. 30, riporta :"1: 45 p.m.: La giuria del caso Marcello si riunisce per deliberare.... ore 3: 20 p.m.: Marcello viene assolto ". David Scheim (p. 61) riporta nel suo libro testimonianze secondo le quali Ferrie, verso le 12,15, era in Aula o nel vicino ufficio dell ' avvocato Gill, difensore di Marcello. G. Robert Blakey durante l ' indagine dell'HSCA (Fatal...., p. 193) accerta che Ferrie "era presente in Aula e fu testimone dell'assoluzione di Marcello". John H. Davis (nel suo libro "Mafia Kingfish",p. 204) aggiunge che "Ferrie lasciò la Corte Federale insieme al gruppo di Carlos Marcello". Le mie referenze bibliografiche sono anche nella nota 665 a pagina 550 del mio libro e riguardano il libro di Mark North, "Act of Treason..., pp. 408, 410, e il libro di James Kirkwood, "American Burlesque", pp. 125-128, riportante un rapporto del Servizio segreto sui movimenti di Ferrie.
Spero di aver soddisfatto i suoi interrogativi e resto a Sua disposizione per qualunque ulteriore delucidazione. Cordiali saluti. DV
Diego Verdegiglio