In questo
articolo del Paris News, un giornale diffuso nel Texas e in Oklahoma, c'è una storia molto interessante e, soprattutto, di prima mano.
Eddie Barker, giornalista di KRLD-TV, fu testimone dei fatti di Dallas pur non essendo presente in Dealey Plaza e, tra l'altro, intervistò prima di chiunque altro
Marina Oswald.
Barker ricorda bene - come poteva essere altrimenti ? - quell'intervista. Traduco alcuni stralci dei suoi ricordi al riguardo:
"Marina non aveva dubbi sul fatto che Lee avesse ucciso il Presidente, anche se poi negli anni a venire avrebbe cambiato idea. Marina - continua Barker
mi disse anche che suo marito aveva provato a uccidere il generale Walker, e che lo aveva fatto perché era un fascista".
Che non fosse veritiera la
vulgata diffusa per anni nell'opinione pubblica per cui Marina fosse convinta dell'innocenza di Oswald e poi, costretta a mentire sotto minaccia, avesse cambiato idea già lo si sapeva. Questa verità viene suffragata da un giornalista che, ben prima che ci potesse essere qualunque dibattito pro e contro una cospirazione, raccolse le opinioni di una donna sposata a un uomo violento, un uomo che aveva già tentato di uccidere un "nemico", che si era fatto fotografare arma in pugno con la dedica muliebre "Cacciatore di fascisti" e che, il 22 novembre 1963, mise in atto il suo folle proposito di ammazzare il "capo dei fascisti".
Federico Ferrero