Caro Francesco,
La ringrazio per gli apprezzamenti relativi alla "leggibilità" della mia opera, che, appunto nelle mie intenzioni, non è assolutamente rivolta solo agli "addetti ai lavori", ma ad un più vasto pubblico di neòfiti. Quello che mi propongo è infatti di prendere metaforicamente "per mano" il lettore e condurlo passo passo attraverso tutte le fasi e le situazioni che si verificarono, confutando di volta in volta le teorie che (a mio avviso) non hanno fondamento. La Sua idea rispetto ad un volume dedicato principalmente a smontare Stone è stata già realizzata da scrittori stranieri. Nel mio caso esistono due punti critici per metterla in pratica: il primo è che il CICAP di Massimo Polidoro (che ristamperà il mio libro)si è riservato il diritto di eventuale nuovo titolo e di numero di pagine, per cui non so se esso sarà ancora "Ecco chi ha ucciso John Kennedy" (che già incuriosì molti a suo tempo)e quante pagine avrà. Il secondo punto è che un libro dedicato a smontare il film dovrebbe concentrarsi principalmente sulle teorie di Jim Garrison e Jim Marrs, dalle quali è tratta la sceneggiutura di Stone e Zachary Sklar, tralasciando tutte le innumerevoli teorie proposte nel tempo da altri autori e ricercatori. A meno di non voler fare un volumone di mille pagine (alto 13 cm)come "Il racconto di Oswald" di Norman Mailer (ottimo, fra l'altro. Lo sto rileggendo in questi giorni con grande piacere). Forse potrei proporre a Polidoro un sottotitolo del tipo "L'assassinio di JFK da Warren e Oliver Stone fino al nuovo millennio". Non so. Inizio in questi giorni a scrivere e a revisionare, col prezioso aiuto di Federico Ferrero. La terrò informata. A che punto è della lettura? A presto e cordiali saluti. DV
Diego Verdegiglio