Risolto il caso Kennedy: il problema è psicologico.

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mazzucco3
00martedì 5 aprile 2005 13:03
Risolto il caso Kennedy: il problema è psicologico.

Ero venuto su questo sito incuriosito dall'affermazione, qui molto popolare, che "è ormai dimostrato che Oswald agì da solo". A me infatti la cosa non risultava. Ma dopo un faticoso dibattito, su alcuni degli aspetti del caso Kennedy, ho potuto capire come sia possibile che Oswald abbia agito da solo.

L'operazione si svolge in quattro fasi.

1 - Si parte dal presupposto inderogabile che Oswald abbia agito da solo.

2 - Si ignorano platealmente montagne di indizi contrari in quel senso.

3 - Per quegli indizi che è impossibile ignorare, si procede a delegittimare la fonte. Basta che un testimone da piccolo abbia detto "Voglio un gelato alla menta. No, anzi, alla vaniglia", che di colpo diventa "inaffidabile" su tutto quello che ha da raccontarci. Lo stesso vale per i ricercatori cospirazionisti. Se solo sei riuscito a beccarne uno che da piccolo ha sbagliato una moltiplicazione, anche lui "non sa nemmeno contare", e quindi tutto ciò dice non ha più nessun valore. Idem infine per i poveri coglioni come me, che ricercatore vero e proprio non lo sono, ma che quando faccio una qualunque scoperta, e la sottopongo ad esame, mi sento rispondere "da uno così cosa ci si poteva aspettare"?

4 - (E' qui che comincia il vero spettacolo) Ci si dedica alla sottilissima "arte della possibilità", cercando di "piegare" i fatti rimanenti fino a farli combaciare a tutti i costi con la tesi voluta. Ecco alcuni esempi:

Connally ricorda di essere stato colpito dopo Kennedy? Nessun problema, può capitare che uno reagisca in ritardo. Non importa se stiamo parlando di una pallottola che ti spacca una costola e ti frantuma un polso, "non tutti gli individui reagiscono allo stesso modo".

Il foro d'entrata nella schiena di Connally è più largo di quello di uscita? Nessun problema, può capitare che una pallottola si metta a rotolarsi a mezz'aria - anzi, chiamiamolo "effetto tumbling", che fa scientifico da morire - e che quindi entri nella schiena del Governatore facendo un macello. Non importa se quella pallottola è appena uscita dritta come un fuso dalla gola del presidente, lasciando un buchino talmente piccolo che molti sprovveduti l'hanno scambiato per un foro d'entrata. Sarà stato il nodo della cravatta particolarmente stretto che l'ha fatta contorcere in quel modo.

La pallottola viene stranamente ritrovata su una barella? Nessun problema, capita che le pallottole fuoriescano dalla ferita che hanno provocato. Non importa se chi l'ha trovato dice che il proiettile era in un'altra barella, e non in quella di Connally. Sotto stress ci si sbaglia spesso di barella, questo è noto a tutti.

Il proiettile che ha fatto tutti quei disastri sembra intatto? Nessun problema, se guardi bene è leggermente schiacciato su un fianco, e questo basta a rendere conto di tutte le costole e i polsi che ha fracassato nel percorso. E poi…

I frammenti del proiettile estratti dal polso di Connally hanno un peso superiore a quello che manca dal proiettile? Non importa, le bilance negli anni '60 erano molto imprecise, e poi c'è sempre lo stress che fa brutti scherzi a chi pesa i frammenti.

Il foro d'entrata sulla schiena del presidente appare all'altezza della scapola? Non importa, anche si se si tratta di una fotografia noi piano piano la dimentichiamo, e a colpi di Jerry Ford il foro sale sempre di più, fino ad arrivare alla base del collo (lo ha ammesso lui stesso, il cucciolone!!!).

C'è un proiettile che deve per forza essere sparato verso Z160, pur di andare a colpire Tague sotto il sottopassaggio? Nessun problema, il cecchino infallibile aspetta a sparare proprio quando Kennedy sta per infilarsi sotto la pianta, e così il vento malvagio - del quale naturalmente non si era accorto - gli butta di mezzo un ramo proprio in quel momento. Questo ramo è talmente spesso e robusto che "scamicia" il proiettile, e lo devia di almeno 40° (è la famosa "leccata alla texana", in gergo), andando a fare il suo dovere sul marciapiede vicino a Tague, a oltre cento metri di distanza dal bersaglio originale. Non importa se la "quercia" in realtà sembra un salice piangente, se il ramo non si spacca, e se gli investigatori poi si dimenticano di esaminare l'albero, per vedere se per caso delle pallottole si siano conficccate nel legno.

C'è una testa del presidente che si fionda all'indietro a Z313, suggerendo un colpo da davanti? Non importa, noi sappiamo benissimo che esiste una particolare reazione nervosa nei presidenti, che chiameremo whiplash effect, per cui una testa colpita a 600 m/s da un proiettile corazzato che viene da dietro salta all'indietro con altrettanta violenza, portando con sè addirittura tutto il busto. E' la famosa legge di Archimede - ad ogni azione corrisponde un'azione uguale e contraria - leggermente modifìcata per l'occasione. Dimenticate quelle stupide teorie cinetiche che moltiplicano la massa per la velocità, dando in kilogrammi la forza dell'impatto.

C'è un poliziotto in moto che si è preso in faccia dei pezzi di cervello del presidente? Non importa, la tramontana di Dealey Plaza è nota a tutti per fare scherzi del genere.

C'è un testimone che stava a non più di dieci metri dietro al presidente, che ha visto esplodere la sua nuca, prima di venire anche lui investito da materia cerebrale? Colpa sua, così impara a mettersi sottovento.

Sono almeno quattro le persone (sono molte di più, in realtà) che hanno visto un foro di 15 centimetri nella nuca del presidente? Non importa, erano tutti confusi e agitati in quel momento, e sappiamo tutti che con l'emozione un buchino qualunque ti appare come una caverna.

C'è uno sceriffo che dice che il fucile era un Mauser? C'è un documento FBI che dice che il fucile era un Mauser? C'è un affidavit giurato di un esperto che dice che il fucile era un Mauser? C'è un documento della CIA che dice che il fucile era un Mauser? Bazzecole! Craig è "inaffidabile", Weitzmann ha ritrattato, CIA ed FBI com'è noto di armi non capiscono nulla, e quindi quello era un Carcano e basta. E poi, scusate, c'è pure la ricevuta!

C'è una signora che ha visto Oswald aspettare l'autobus in direzione opposta a dove si trovava Tippit? E' chiaro che Oswald lo ha fatto per ingannarla, e poi è subito sceso ed è risalito in direzione contraria. Tanto di tempo ne aveva da buttare. Infatti…

Gli orari e i tempi che permettano a Oswald di trovarsi sul luogo dell'omicidio Tippitt, nel momento in cui questo è avvenuto, non combaciano? Nessun problema, le lancette degli orologi si smosciano come nei quadri di Dalì, ed ecco che adesso di minuti ce n'è in abbondanza per tutti.

Le pallottole che hanno ucciso Tippit sono di calibro diverso l'una dall'altra? Stupidaggini! Cosa vuoi che sia un millimetro in più o un millimetro in meno, quando c'è di mezzo la vita di un poliziotto?

Hoover dice che la voce dell'uomo nella telefonata all'Ambasciata Cubana non è quella di Oswald? Hoover era un finocchio e di voci non ha mai capito niente. (Mentre nessuno si domanda come mai lui la conoscesse così bene da saperla addirittura distinguere!)

Oswald si porta tranquillamente il fucile al lavoro in una busta lunga 96 cm, ma nessuno dei colleghi lo nota? Ovvio, erano tutti agitati per l'arrivo del presidente.

Gli unici due che hanno visto la busta, ma sostengono che fosse molto più corta, non sono stati ascoltati dalla Warren? Ragazzi, se bisognasse dare retta a tutti quelli che hanno qualcosa da raccontare, non si finirebbe più.

Oswald era ufficialmente un comunista ma frequentava solo gente di estrema destra? Lo faceva per confondere le acque, ovvio.

Il poliziotto Baker ispeziona tutti i piani fino al quinto, ma quando arriva al sesto lo salta, piglia l'ascensore e va direttamente sul tetto? Ha fatto benissimo: non bisogna mai mai fidarsi di quelli che ti dicono di aver visto gente col fucile al sesto piano. E' gente in cerca di pubblicità, che vuole solo vendere libri.

Oswald monta il fucile, Bonny Ray Williams mangia il suo panino a qualche metro di distanza, e i due non si accorgono l'uno dell'altro? Gli americani sono individualisti all'eccesso: ognuno si fa gli affari propri, e si aspetta che anche gli altri agiscano così.

Hanno trovato un altro proiettile nel corpo di Kennedy, a Bethesda? Niente paura, era del mago Silvan.

La famosa impronta sul fucile fu trovata da un agente della polizia di Dallas 6 giorni dopo gli accertamenti dell'FBI? Vincent Drain, agente FBI che analizzò il fucile, disse nel 1984 che tale impronta non era mai esistita? Ha cambiato opinione, quindi è "inaffidabile". Non è che era stato costretto a mentire, noooo.

Nel rapporto FBi è scritto che una pallottola colpì Kennedy alla schiena e penetrò "per una lunghezza non superiore ad un dito"? Facciamo semplicemente finta che non sia vero, perchè qui non riesco nemmeno a trovare una battuta con cui rispondere.

Contro qualsiasi procedura il comandate Humes, capo dei periti che eseguirono l'autopsia, distrusse gli appunti preliminari del referto buttandoli nel camino? Ragazzi, avete mai provato il freddo che fa in quegli ospedali?

Nè FBI nè WC fecero mai alcuna indagine per capire dove Oswald avesse acquistato le cartucce usate per il delitto? Oswald le ha fabbricate in casa, tagliando a pezzettini i tubi del gas della cucina. E' per quello che gliene sono venute alcune da 6.5, altre da 7.35.

Nella rubrica telefonica privata di Oswald vi era anche il n. di telefono dell'agente dell'FBI James Hosty? Oswald era minuzioso e previdente, e sapeva di poter incontrare, in un futuro, agenti che ancora non conosceva.

La "traccia", cioè il passaggio della pallottola dal collo di Kennedy alla gola, non fu mai trovata? E' una classica contrazione nervosa dei presidenti, che richiude il canale delle pallottole sparate da dietro.

II PARTE - L'APOTEOSI DELL'ASSURDO
Ma tutto questo è niente, se solo diamo uno sguardo generale alla morte di Tippitt. Qui il festival della contraddizione è all'apogeo, e sfocia ripetutamente in paradossi comici. Sottolineo che quelli che vado a citare sono solo alcuni degli aspetti che sono stato in grado di acquisire in questo breve periodo di tempo, ma ce ne sono letteralmente almeno il triplo, e chi conosce bene il caso lo sa meglio di me.

Tanto per cominciare, un Tippitt "che non c'entra niente" abbraccia il figlio al mattino dicendogli "qualunque cosa dovesse succedere oggi, sappi che ti voglio bene". In fondo, doveva solo passare un presidente.

Alle 10 Tippitt fa colazione da Dobbs, e nota un cliente che si lamenta a voce alta. Il cliente viene in seguito identificato dal padrone del ristorante e da due impiegati come Lee Harvey Oswald. Più tardi LHO compra birra sul Jiffy Store vicino a Industrial Blvd. e mostra la patente del Texas, di cui l'impiegato ricorda la data di nascita, Ottobre 1939. Ma nessuno degli impiegati di Dobbs o di Jiffy viene chiamato a testimoniare dalla WC, poichè ovviamente in quelle ore LHO doveva essere al lavoro.

Tre testimoni, Givens, Bledsoe e Whaley, ricordano che Oswald portava una maglietta scura. I testimoni dell'assassinio di Tippitt dicono che il killer aveva una maglietta bianca. La signora che ha visto Oswald uscire alle 1:03 ricorda che avesse una giacca scura. I testimoni dell'omicidio e successiva fuga dicono che l'assassino portava una giacca bianca. Sotto un'Oldsmobile è stata trovata una giacca scura, attribuita ad Oswald, ma l'etichetta diceva Made in California, mentre Oswald aveva, a detta della moglie, solo due giacche, comprate in Russia.

Quattro fonti diverse - Markham, Bowley, Craig, e un tabulato delle chiamate della polizia - collocano l'omicidio di Tippitt fra le 1:06 e le 1:10 al massimo. Ma la Warren le ignora pacificamente, e sposta l'ora dell'omicidio alle 1:16, perchè prima lì Oswald non sarebbe potuto trovarsi nemmeno volando. (E' evidente che la Markham è preziosa per aver visto Oswald sparare a Tippitt, ma diventa del tutto "inaffidabile" quando si tratti di stabilire l'ora esatta dell'evento. Anche se era lì che stava aspettando l'autobus delle 1.12, che ovviamente non era ancora arrivato.)

5 testimoni oltre alla polizia di Dallas sostengono che Oswald stesse camminando verso Ovest, quando incontra Tippitt, ma la Warren decide che lui doveva cammiNare verso Est, allungandogli così fra l'altro il tempo già risicato per arrivare fino a lì.

Nel cinema poi inizia una vera e propria commedia degli errori. Fra gente che l'ha visto sopra e gente che l'ha visto sotto, persone a cui si è seduto accanto spostandosi di continuo (sempre per non farsi notare), donne incinte che spariscono per magia, biglietti venduti o non venduti, alla fine c'è un Oswald che viene portato fuori dall'ingresso principale, sul davanti, con giacca e maglietta bianche, mentre ce n'è un altro che viene arrestato e portato fuori dal retro del cinema, con giacca e maglietta scure.

Ma torniamo un attimo sul lugo del delitto, perche ci siamo persi il bello del bello, la crème de la crème, il massimo dei massimi: indovinate un pò cosa ha perso Oswald proprio accanto al corpo di Tippitt morente? Non ho nemmeno la forza di scriverlo, dalle risate che mi sto facendo.

Ebbene sì, signori miei, Oswald perde il P-O-R-T-A-F-O-G-L-I-O !!!!! Nel quale cosa tiene? Ebbene sì, la SUA PATENTE VERA, COL SUO VERO NOME!!!!! Il portafoglio gli cade, LUI NON SE NE ACCORGE, e così la sua identità è provata anche per l'omicidio Tippitt !!!!!

Ragazzi, abbiate pietà di voi: quand'è l'ultima volta che vi è "caduto" il portafoglio? Dove devi essertelo infilato, il portafoglio, perchè "TI CADA"? Sei stato nei Marines, sei stato in Russia, sei stato nei posti e negli ambienti più luridi e pericolosi del mondo, sei sopravvissuto all'impossibile, e non hai ancora imparato dove mettere il portafoglio perchè non ti cada? E se mai vi fosse anche successo, voi ve ne siete accorti subito, oppure dopo un mese? Che rumore fa un porfafoglio che cade sull'asfalto in una strada deserta del Texas all'una del pomeriggio? Nessuno? Ma poi scusa, visto che hai i documenti falsi di Alex Hydell, perchè sei così gonzo da portarti in tasca quelli veri, così se "ti cade" il portafoglio ti beccano subito?

Ma voi rendete conto della massa di cazzate solenni su cui siete seduti, dalla quercia impazzita al portafoglio traditore? Vi rendete conto che chi vi racconta queste cose vi sta dando del coglione patentato, e voi fate finta di niente pur di restare aggrappati alla vostra illusione infantile?

Come dissi fin dall'inizio, il mio interesse era per il "vostro" caso, più che per quello di JFK. Lo dissi apertamente, che mi interessava soprattutto l'aspetto psicologico della vostra posizione, ed avevo ben ragione. Ma non avrei mai pensato che si potesse autoaccecarsi fino a questo punto. Questo vuol dire che l'impossibilità di accettare la realtà delle cose per voi è infinitamente più grande di quanto si possa immaginare.

Non dimenticate questo, però: chiunque accusi un falso assassino, automaticamente protegge anche un vero criminale, che grazie al perdurare di quella bugia rimane in libertà.

Mi auguro che nelle vostre coscienze voi siate davvero in grado di escludere questa possibilità, anche se a questo punto non ho la minima idea di come possiate farlo.

Massimo Mazzucco
carmelo pugliatti
00martedì 5 aprile 2005 16:17
Ha propio ragione,Caro Signor Mazzucco il problema è psicologico.1-Si parte dal presupposto inderogabile del complotto 2-Si ignorano platealmente,non le montagne di indizi,ma l evidenza che Oswald abbia agito da solo.3-Per tutti quei dati che non è possibile ignorare si cerca di delegittimare le fonti (FBI,commissioni investigative ? tutti venduti,tutti coinvolti nella cospirazione).Del resto basterebbe una piccola occhiatina all archivio del forum per vedere smontate tutte le bufale,pardon "le montagne di indizi" su cui si poggia la vulgata complottista (Confesso che mi delude un pò,caro Mazzucco,ero convinto che sarebbe stato più creativo,invece si limita alla solita paccottiglia,come la testa del Presidente che va all indietro perchè,ovvio,è stata colpita dal davanti; Robetta,egregio Mazzucco,robetta).Cosa altro c è? ah il portafoglio di Oswald! perchè naturalmente oltre che tuttologo in grado di spiegare agli Astronauti come si cammina correttamente sulla Luna (che camminate ridicole!)Lei ha anche scoperto la legge fisica che rende impossibile perdere il portafoglio (accidenti,se un mio amico ne fosse stato a conoscenza un mese fa si sarebbe risparmiato,oltre al danno economico, il fastidio di dover rifare tutti i documenti).Ha propio ragione,Signor Mazzucco il problema è psicologico.E' da un bel pò che ce ne siamo accorti.

[Modificato da carmelo pugliatti 05/04/2005 17.32]

Stefano F.
00martedì 5 aprile 2005 18:38

Mzzucco3: E' la famosa legge di Archimede - ad ogni azione corrisponde un'azione uguale e contraria-..



What? Ma...ma va ciapà i rat [SM=g27828]


mazzucco3
00martedì 5 aprile 2005 21:17
Sig. Pugliatti: "Robetta" che non trovo confutata nemmeno nel libro sacro di Diego Verdegiglio. A proposito di delusioni. (Ma dimenticavo che qui la Logica è un optional).

Mazzucco
mazzucco3
00martedì 5 aprile 2005 22:05
Caro Federico, ero venuto qui inizialmente per discutere con te, ma alla fine di dibattito vero e proprio ne abbiamo avuto molto poco. Hai lasciato che di solito venissero avanti i "peones", che provavano a fermare l'assalto con le armi più infime. Se proprio non ci riuscivano, allora ti scomodavi tu, ma solo per rintuzzare in maniera un pò più elegante una falla che faceva troppa acqua. Mai per discutere veramente. Su quattro cose che dicevo io, tu ti aggrappavi magari ad una, quella che sembrava piu debole, e poi sparivi senza mai rendere conto del resto.

E' un atteggiamento vigliacco, che fa ben poco onore alla causa che vorresti difendere. Ma che la dice lunga, evidentemente, sulla solidità della medesima. D'altronde, mi rendo conto che di fronte ad elenchi come quello che ho fatto sopra - e che non rappresenta nemmeno la metà del caso Kennedy - ci sia ben poco da argomentare. Non fai in tempo a parare una palla che te ne entrano altre tre da sotto le gambe.

Comunque sia, io ne ho approfittato per fare delle scoperte che mi confermano i sospetti che già avevo a livello intuitivo, per cui sono comunque felice di essere stati qui "a perdere tempo" coi bambini del gruppo.

Il "nonno" poi, se è solo per quello, si è defilato già da tempo. Anche se non mancherà di ricomparire - ormai lo conosco - non appena avrò richiuso la porta alle mia spalle.

Completerò la mia ricerca in futuro, ma senza più nessun impegno e nessuna fretta, visto che qui comunque la discussione vera non interessa a nessuno.

A presto

Massimo
carmelo pugliatti
00martedì 5 aprile 2005 22:38
Ripeto,mi piace il metodo Mazzucco(anche se ovviamente non l approvo).Il nostro tutte le volte che i suoi argomenti vengono smontati, o quando nei suoi discorsi sono rilevate inesattezze,contradizioni,o più semplicemente autentiche sciocchezze (vedi l impagabile teoria dei modellini spaziali di Hollywood a proposito del fantomatico "complotto lunare")si comporta invariabilmente nei seguenti modi: 1-glissa ignorando completamente la scomoda argomentazione, 2-si indigna,frignando contro l immaturità di chi si è permesso di contraddirlo (spesso rivolgendosi con accenti patetici al buon Federico Ferrero),4-giudica "inaccettabili" le risposte (ovviamente non argomentando il perchè) sulla base del suo imperscrutabile giudizio,5-minaccia di abbandonare il forum e la discussione,novello Cincinnato,Oppure fa tutte queste cose insieme.Mi auguro che la tremenda minaccia di Mazzucco di privarci della sua quotidiana presenza non venga messa in atto.Se però il Signor Mazzucco ritenesse indispensabile questo severo provvedimento non mi resta che dirgli ,da buon Peone,"Hasta la vista,amigo".
carmelo pugliatti
00martedì 5 aprile 2005 22:45
Re:

Scritto da: mazzucco3 05/04/2005 21.17
Sig. Pugliatti: "Robetta" che non trovo confutata nemmeno nel libro sacro di Diego Verdegiglio. A proposito di delusioni. (Ma dimenticavo che qui la Logica è un optional).

Mazzucco

Quando c è lei di mezzo,caro Mazzucco la logica è sempre un optional.Per quanto riguarda la testa del Presidente "che colpita davanti va all indietro" confermo,Robetta. Se avesse avuto la pazienza di dare un occhiata all archivio del forum avrebbe visto che questo è uno dei classici tormentoni complottisti e giocoforza uno dei "cavalli di battaglia" degli ottimi Verdegiglio e Ferrero. Avessi un euro per ogni volta che questa idiozia è stata da loro smontata a quest ora sarei milionario.
Diego Verdegiglio
00martedì 5 aprile 2005 23:08
Signor Pugliatti, La ringrazio. Tutto mi è giunto puntualmente. Le sono molto grato per l'ottimo materiale. La saluto cordialmente. DV
carmelo pugliatti
00mercoledì 6 aprile 2005 00:37
Lieto di saperlo.Ero un pò in ansia,sa con le nostre poste...
Diego Verdegiglio
00mercoledì 6 aprile 2005 01:44
Sì, La comprendo bene, Signor Pugliatti. Le nostre Poste richiedono la virtù della pazienza in quanto "virtù dei forti", esattamente come la partecipazione a questo Forum, che necessita inoltre (e lo dico da pessimo cristiano) anche dell'esercizio delle quattro "virtù cardinali" (Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza). Cerco di applicare questi precetti per quanto posso, ma riconosco di non essere sempre in grado di farlo. A volte mi è infatti capitato di non riuscire a realizzare ciò che i precetti catechistici impongono, cioè "sopportare pazientemente le persone moleste". Non acquisirò perciò tutte le benemerenze per il Paradiso che credevo in un primo tempo di meritare: mi toccherà una lunga sosta sofferente ed espiativa in Purgatorio, di cui alcuni interventi su questo Forum costituiscono senza alcun dubbio una lauta anticipazione, in sconto dei miei numerosi peccati. I plichi smarriti dalle Poste sono come alcune idee e alcuni ragionamenti astrusi, di cui si conosce il luogo o il punto di partenza, ma che finiscono per perdersi lungo tortuosi meandri e ignoti percorsi, per non raggiungere mai una sicura destinazione, dato che il destinatario e l'indirizzo sono inesistenti. La metafora non ha bisogno di spiegazioni, suppongo. Ma forse per qualcuno sì. Cordialissimi saluti. DV
Federico Ferrero
00mercoledì 6 aprile 2005 11:14
Caro Max,
hai ragione. Magari sei un po’ impreciso in certi dettagli medici, come la posizione e la natura delle ferite alla schiena di Connally e Kennedy o su Archimede e il colpo alla testa, o sul colpo alla nuca che in effetti non c’è stato (basta guardare le foto, sempre che non siano truccate). Sinceramente sconoscevo anche il “doppio arresto” di Oswald e la faccenda del portafoglio, ma che importa: mi hai bucherellato di altre prove, non ho difese, Baker sapeva tutto, Tippit ha sparato a Kennedy col Mauser, la faccia di Tippit è stata staccata e incollata su quella deturpata di JFK colpito alla nuca, alla testa da dietro, sulla tempia destra e pure da davanti. Oswald è innocente.
Sono sinceramente pentito di aver diffuso in Italia la “massa di cazzate solenni” risultanti dalle inchieste sull’omicidio Kennedy e ti anticipo che il nuovo sito è proprio rivisto in questo senso, illuminato dal coraggio di ricercatori indipendenti che urlano da 42 anni la verità, ignorati da tutti (persino dai Kennedy, ma tu pensa che faccia tosta).
Spero che “l’aspetto psicologico della situazione” che ti interessa non alluda alla mia sanità mentale: per ora sono libero di vivere e lavorare in mezzo agli altri, dovessi intuire che il mio profilo integra quello di un criminale di tendenza (se è vero com’è vero che, sotto sotto, sono responsabile del reato di favoreggiamento per aver “accusato un falso assassino, automaticamente proteggendo un vero criminale che, anche grazie al perdurare della bugia, rimane in libertà”), dicevo, dovessi tu pensare che la mia sanità mentale vada discussa avvertimi. Mi sottoporrò volentieri ad accertamenti medici per salvaguardare l’incolumità di chi mi frequenta.
Sul favoreggiamento forse me la caverei con la speranza che il vero assassino sia già morto, per cui il reato se ne andrebbe con lui.

È per questo, Massimo, che ti ho sempre invitato a restare qui. È chiaro che ci serve una guida, un faro, una bussola. Spesso, qui, si tende a perderla, a dare di matto, a partire per la tangente. Oggi, però, abbiamo trovato chi sa, all’occorrenza, richiamarci all’ordine e alla verità delle cose, magari anche con toni duri (ma giustificati, a bocce ferme lo comprendo, dal delirio che ti trovi a leggere quotidianamente su questo Forum). Non escludo che, in futuro, mi capiterà ancora di avere delle amnesie, degli attacchi di pazzia pro-governativa, degli sbrodoli di filoamericanismo. Ma sto migliorando, di questo spero che mi darai atto.

Ti rinnovo l’invito a mandarmi uno scritto che metta insieme il quadro reale del triplice assassinio Kennedy-Tippit-Oswald. Sul nuovo sito avrebbe certo cittadinanza. Solo se lo vuoi, ovviamente.

Grazie di tutto e a presto
FF
mazzucco3
00mercoledì 6 aprile 2005 20:39
FEDERICO: La tua ironia - "mezza" ironia, in realtà, sapientemente mista a mezza verità, poichè sei molto più astuto di altri - servirà al massimo a farti sentire bene di fronte al tuo "pubblico" (?), ma di certo hai risolto ben poco in termini di Verità.

Da quando sono qui non hai mai affrontato UN SOLO argomento in maniera dialettica. Ti sei limitato a smorzare sottorete i vari dritti incrociati che ti arrivavano, salvo dover correre ogni tanto come un pazzo per acchiappare il lob che inevitabilmente ti trovava lontano dalla linea di fondo (ti piace la metafora, vero?)

Ma a tennis in difesa non ha mai vinto nessuno. E il pareggio non esiste. Quindi, se non hai vinto, vuol dire che hai perso.

Il giochino poi di dire "vieni tu a spiegarmi cosa è successo" è tanto infantile quanto significativo. Tecnicamente, si chiama fallacia "ad ignorantiam".

Il problema, purtroppo per te, è uno solo: tu credi che un ramo di quercia si sia messo di mezzo all'improvviso per deviare una pallottola, io no.

Massimo

[Modificato da mazzucco3 06/04/2005 20.41]

interista8
00mercoledì 6 aprile 2005 22:37
presupposto inderogabile??
Caro Massimo, come ben sai rispetto le tue idee ed opinioni, anche se non le condivido.
Nel tuo messaggio tu dici :
"L'operazione si svolge in quattro fasi.

1 - Si parte dal presupposto inderogabile che Oswald abbia agito da solo. "



La realta' e' diversa, perche' la maggior parte dei frequentatori di questo forum, incluso il sottoscritto, e' partita dalla convinzione, e quindi dal presupposto che ci fosse stato un complotto. Nel mio caso questo era stato generato dal film JFK, dal libro di Garrison, dal libro di Groden. Questo ha anche fatto nascere la curiosita' di conoscerne di piu' e di leggere piu' libri sull'argomento, e, ti assicuro, piu' leggevo ed approfondivo l'argomento, piu' mi accorgevo che la tesi del complotto non reggeva e che il colpevole era Oswald.
Quindi la colpevolezza di Oswald e' stata un punto di arrivo e non certo di partenza della nostra ricerca per comprendere cosa fosse avvenuto in Dealey Plaza. E, personalmente, avrei anche preferito arrivare alla conclusione ed alla convinzione che si fosse trattao di un complotto, per dare un senso ad una morte tanto assurda. Ma, tutti i dati raccolti, mi hanno portato alla onesta convinzione che complotto non fosse.
Tu, ovviamente, puoi pensarla diversamente ed arrivare a conclusioni differenti, ma non ritengo giusto dire che noi "partiamo dal presupposto inderogabile che Oswald abbia agito da solo".
Perche' non e' vero.

cordiali saluti

Biagio
mazzucco3
00giovedì 7 aprile 2005 01:02
Certo, Biagio, generalizzare è sempre sbagliato.

Resta però il fatto, che se anche tu mi dici di essere arrivato in maniera induttiva alla stessa posizione degli altri, devo comunque dedurre che anche tu creda che un ramo di quercia si sia messo fra Oswald e il bersaglio al momento del primo sparo.

Pensaci bene, pensaci davvero: sei Oswald, sei un buon tiratore, hai avuto tutto il tempo di prepararti e di fare i tuoi calcoli, c'è vento, e tu aspetti a sparare il primo colpo quando il mirino ormai sta per "vedere" la pianta?!

Sia chiaro inoltre che io uso il "ramo di quercia" come esempio, perchè è la più plateale, ma il termine vale per TUTTE le assurdità che ho incontrato finora nella tesi Warren - ed ero solo alla metà del percorso! - e soprattutto per tutti gli indizi su cui si è costretti a chiudere gli occhi, pur di non ammettere la presenza di altri tiratori. (Quando hai poliziotti o spettatori che stanno venti metri dietro, e che si sono presi in faccia dei pezzi di cervello, cosa fai? Non puoi mica spiegare anche quelli con il "colpo di frusta", no?)

Ma se la cosa ve bene a te, figurati a me! Quello che mi da fastidio è quando uno sa benissmo che l'argomento è perdente, e allora o si nasconde o lo evita facendo il furbo. Questo si chiama far perdere tempo alla gente. E questo con te non è mai capitato, per cui anch'io rispetto il tuo diritto a credere a quello che vuoi.

Saluti

Massimo

Aggiungo, prima di venire rintuzzato dal solito scolarello di turno, che so benissimo che la Warren non ha mai concluso con certezza quando sia stato sparato il colpo andato a vuoto (mica sono scemi). Ed infatti, è una pia illusione dire che la Warren HA SPIEGATO l'omicidio. Altro che "provato", quelli manco si sono azzardati a spiegare bene la loro tesi.

Mentre mi risulta che, chi ci ha provato, abbia solo la scelta fra la quercia impazzita, oppure un frammento del proiettile alla testa. Sai che scelta....

[Modificato da mazzucco3 07/04/2005 2.04]

carmelo pugliatti
00giovedì 7 aprile 2005 02:16
Re:

Scritto da: mazzucco3 06/04/2005 20.39

Ma a tennis in difesa non ha mai vinto nessuno. E il pareggio non esiste. Quindi, se non hai vinto, vuol dire che hai perso.


Il problema, purtroppo per te, è uno solo: tu credi che un ramo di quercia si sia messo di mezzo all'improvviso per deviare una pallottola, io no.

Massimo

[Modificato da mazzucco3 06/04/2005 20.41]


Gentile Signor Mazzucco,consenta ad un peone di interloquire.Mi pare che la "partita" alla quale lei allude non sia in realtà mai stata giocata,o per lo meno non ancora.Facciamo il punto della situazione. Lasciando da parte la luna che è argomento diverso, dal suo arrivo nel forum abbiamo parlato: 1-Dell ipotesi della sostituzione di JFK con l agente Tippit ,ipotesi mi pare scartata per evidenti motivi. 2-Della possibilità che Richard Nixon sia stato coinvolto in un eventuale complotto per uccidere Kennedy,e su questo aspettiamo le sue esplosive rivelazioni sulla connection Ruby-Nixon,chè mi pare finora di argomentazioni valide non ne siano venute fuori.3-Del fucile di Oswald.Per quanto riguarda quest ultimo punto mi sembra che sia stato dimostrato,grazie alle altre foto, che il fucile ritratto nella famosa immagine non aveva la cinghia laterale.L eventuale diversità delle fonts del numero di serie ,al di là delle opinioni, non mi pare provata.Fine.Lei vede una partita? a me sinceramente pare che le squadre siano ancora negli spogliatoi.Per quel che concerne il ramo, capirei tanta incredulità se si sostenesse che il primo colpo è stato deviato da un disco volante di passaggio,ma in un ramo non vedo nulla di bizzarro.Le pallottole spesso si fanno deviare dai rami,si spezzano contro i muri,si scheggiano,a volte rimbalzano.Che vuol farci caro Mazzucco sono fatte così,bisogna avere pazienza.

[Modificato da carmelo pugliatti 07/04/2005 4.09]

mazzucco3
00giovedì 7 aprile 2005 04:10
Sig. Pugliatti,se io le dimostrassi che Nixon e Ruby si conoscevano,le basta,o mettiamo anche questa nel sacco delle coincidenze di Babbo Natale? Certo che le pallottole si fanno deviare dai rami. Sono i rami che molto raramente si mettono fra pallottola e bersaglio. Specialmente in aggiunta a tutto il resto che ho elencato sopra.


Massimo

[Modificato da mazzucco3 07/04/2005 4.17]

Sa a volte gli alberi hanno la pessima abitudine di mettersi in mezzo.Crescono nei posti più impensati.Uno decide di uccidere il Presidente degli Stati Uniti ed entrare così nella storia ,e deve fare i conti contro un dannato assessore al verde pubblico che magari trent anni prima ha ordinato di piantare lì un albero.A quel punto un poveraccio che deve fare? o rischia di farsi scoprire segando nottetempo il maledetto vegetale,o prova a sparare comunque,hai visto mai?

[Modificato da carmelo pugliatti 07/04/2005 4.43]

carmelo pugliatti
00giovedì 7 aprile 2005 04:25
Re:

Scritto da: mazzucco3 07/04/2005 4.10
Sig. Pugliatti, se io le dimostrassi che Nixon e Ruby si conoscevano, le basta, o mettiamo anche questa nel sacco delle coincidenze di Babbo Natale?

Massimo

Caro Mazzucco,voglio rivelarle un grande segreto.Richard Nixon era un politico,e piuttosto importante anche.Dal 1946 anno del suo arrivo a Washington al 1974 anno della sua definitiva uscita di scena deve aver incontrato non meno di un milione di persone.Tra questi statisticamente deve esserci stata anche una buona percentuale di lestofanti,ladri,assassini,stupratori,assicuratori.Il fatto che,poniamo, Jack Ruby gli abbia stretto la mano,o gli abbia persino parlato per cinque minuti,tra il 46 ed il 63 non proverebbe assolutamente niente.Ruby era un poveraccio,un assoluto signor nessuno,il gestore di un night club di terz ordine in una città di seconda fila.Secondo lei uno come Richard Nixon si "sarebbe sporcato" con un povero diavolo come lui ? Nixon, qualunque opinione se ne possa avere (e la mia è pessima) viaggiava a ben altri livelli.

[Modificato da carmelo pugliatti 07/04/2005 4.28]

carmelo pugliatti
00giovedì 7 aprile 2005 04:35
Re:

Scritto da: mazzucco3 07/04/2005 4.10
Certo che le pallottole si fanno deviare dai rami. Sono i rami che molto raramente si mettono fra pallottola e bersaglio. Specialmente in aggiunta a tutto il resto che ho elencato sopra.


Massimo

[Modificato da mazzucco3 07/04/2005 4.17]

Sa a volte gli alberi hanno la pessima abitudine di mettersi in mezzo.Crescono nei posti più impensati.Uno decide di uccidere il Presidente degli Stati Uniti ed entrare così nella storia ,e deve fare i conti contro un dannato assessore al verde pubblico che magari trent anni prima ha ordinato di piantare lì un albero.A quel punto un poveraccio che deve fare? o rischia di farsi scoprire segando nottetempo il maledetto vegetale,o prova a sparare comunque,hai visto mai?
mazzucco3
00giovedì 7 aprile 2005 06:21
Sig. Pugliatti, se fa così mi obbliga a trattarla da stupido, anche se lei stupido non è. Io non intendo "messo in mezzo" come "cresciuto", intendo messo di mezzo come colpo di vento. Ma nemmeno Posner ha letto? Ma allore il dilettante adesso è lei, qui dentro!

Vedo che per Nixon ha già messo le mani avanti (col Mazzucco non si sa mai, vero?), ma non basta. Non si sono solo "stretti la mano per sbaglio", c'è ben altro.

Mi risponda però prima alla questione dell'albero, visto che anche lei ha deciso di ripararsi alla sua ombra (ma come sono in forma con le metafore, in questo periodo!!!)

Massimo
Stefano F.
00giovedì 7 aprile 2005 08:39
Per Carmelo
Il Massimo fa riferimento ad un "documento" largamente presente in tutti i siti complottisti, riferito al 1947. Lo si puo' vedere anche qui. E' un tormentone che ritorna periodicamente da anni (chiedere a John McAdams!) Non dubito che il Massimo ci dirà perché per alcuni è un falso e per altri no. Poi metterà a confronto le due ipotesi e trarrà le conseguenze. Yep.
Demonfly
00giovedì 7 aprile 2005 15:18
Re:

Scritto da: mazzucco3 06/04/2005 20.39

Ma a tennis in difesa non ha mai vinto nessuno. E il pareggio non esiste. Quindi, se non hai vinto, vuol dire che hai perso.

Massimo

[Modificato da mazzucco3 06/04/2005 20.41]




Mi permetto di dissentire: a tennis qualunque pallettaro ben allenato (anche se di tecnica scarsa o nulla), a forza di buttare la palla dall'altra parte, prima o poi puo' contare sugli errori dell'altro (che si arrende e cerca il colpo ad effetto che va fuori).
Ma non ha meriti.

PS Qualsiasi analogia tra il tennis e il cospirazionismo e' puramente voluta ;-)))
carmelo pugliatti
00giovedì 7 aprile 2005 16:39
Re:

Scritto da: mazzucco3 07/04/2005 6.21
Sig. Pugliatti, se fa così mi obbliga a trattarla da stupido, anche se lei stupido non è. Io non intendo "messo in mezzo" come "cresciuto", intendo messo di mezzo come colpo di vento. Ma nemmeno Posner ha letto? Ma allore il dilettante adesso è lei, qui dentro!

Vedo che per Nixon ha già messo le mani avanti (col Mazzucco non si sa mai, vero?), ma non basta. Non si sono solo "stretti la mano per sbaglio", c'è ben altro.

Mi risponda però prima alla questione dell'albero, visto che anche lei ha deciso di ripararsi alla sua ombra (ma come sono in forma con le metafore, in questo periodo!!!)

Massimo

Rispetto alla sua scienza,che è seria e profonda sono un dilettante,soltanto un modesto dilettante Egregio Mazzucco.Tuttavia L'albero aveva le fronde a portata di vento,o sorgeva in una vicina contea? Il vento.Beh quella mattina a Dallas pioveva,e se la pioggia fosse continuata, sulla limousine Presidenziale avrebbero montato l'hard top antiproiettile.Forse la pioggia è stata mandata via dai "congiurati"? Chissà magari avevano assoldato anche uno stregone pellerossa.Vento,pioggia,si chiamano "fenomeni atmosferici" ,Gentile Mazzucco.Visto che i fatti non sono avvenuti in un laboratorio,ma all aria aperta i "fenomeni atmosferici"rientrano tra le variabili di quell evento.Oppure quando si attenta alla vita di un Presidente degli Stati Uniti il vento deve,per arcana legge di natura,cessare ? No,perchè se è questo che pensa,forse lo stupido non sono io.Per quel che riguarda Nixon non abbia timori.Sono certo che calando il suo "asso nella manica" ci spiazzerà tutti,cambiando per sempre la storia del pianeta.Io molto più modestamente,da dilettante allo sbaraglio se vogliamo,non ho messo "le mani avanti",ma mi sono limitato a ricordare un dato ovvio e scontato ,un politico di quel calibro ha ogni giorno contatti con centinaia di persone.Vuoi vedere che magari salta fuori che nel 47 un certo Jack Rubenstein di Chicago si era proposto come informatore su eventuali "infiltrazioni comuniste" a qualche galoppino del rampante deputato Nixon ? Come asso sarebbe scarsino,visto che 1-non è provato che di Jack Rubenstein nel 1947 a Chicago ce ne fosse solo uno (anche se questo voler essere sempre al centro dell attenzione,ed una indubbia tendenza alla mitomania fanno pensare propio al nostro poveraccio)2-non sono attestati altri rapporti (sempre che non salti fuori una foto di qualche campagna elettorale in cui tra la folla il poveraccio stringe la mano al grand uomo,sai che prova)!No,non può essere certo questo il formidabile asso che sta per calare,ne sono sicuro.Ci stupisca caro Mazzucco,ci faccia sognare.

[Modificato da carmelo pugliatti 07/04/2005 17.47]

Demonfly
00giovedì 7 aprile 2005 18:03
Re: Re:

Scritto da: carmelo pugliatti 07/04/2005 16.39

Beh quella mattina a Dallas pioveva,e se la pioggia fosse continuata, sulla limousine Presidenziale avrebbero montato l'hard top antiproiettile.Forse la pioggia è stata mandata via dai "congiurati"?
[Modificato da carmelo pugliatti 07/04/2005 17.47]




Ho finito da poco la sezione JFK del libro di Polidoro... dice che le guardie del corpo di Jack erano paranoiche nei controlli, e non lasciavano nulla al caso.
Poi arrivano nella tana del lupo, dove c'e' gente che acquista pagine di quotidiani per dare addosso al loro protetto, e fanno quello che hanno fatto?

Curva a gomito, auto guidata da un superesperto dei SS che invece di accelerare quasi si ferma, agenti superaddestrati che si girano a vedere da dove arriva il rumore invece di fare qualsiasi altra cosa utile?

Polidoro mi aveva quasi convinto, ma poi ci sono domande - troppe - a cui non da risposte...
carmelo pugliatti
00giovedì 7 aprile 2005 18:21
Quindi gli agenti,altrove "paranoici nei controlli" si erano lasciati convincere a partecipare al complotto di Dallas? Mah !di sicuro c è che JFK aveva espressamente vietato alle sue guardie del corpo di stargli troppo addosso.Voleva il contatto con la folla,voleva dimostrare di non aver paura, ed era un fatalista.Come disse alla moglie "Jackie,se qualcuno decidesse di spararmi nessuno potrebbe farci niente".
Federico Ferrero
00giovedì 7 aprile 2005 19:44
Ecco lì, Lee Oswald (che a differenza nostra non ha visto e rivisto mille volte la scena, ma non sa cosa capiterà nemmeno dopo un solo sparo), al sesto piano. Prende la mira appena JFK svolta in Elm Street. Guarda fisso nel cannocchiale. Il fucile è carico. Punta alla testa. Mentre segue da sinistra a destra la sagoma spostando l'arma col braccio... I rami della quercia (Forse, ma proprio forse, aveva già pensato all'evenienza dell'albero, ma molto più probabilmente no, perché chissà, magari credeva di sparargli in faccia in Houston Street, e solo vedendoselo arrivare davanti agli occhi si è accucciato nascondendo l'arma).
Ma la quercia non è un muro. La sagoma la vedo lo stesso. Io tiro, mal che vada ne tiro un altro. Bum! Clic-clic... Ributto l'occhio dentro. Niente, non l'ho beccato. Ancora, ora ho la visuale libera: bum! Clic-clic... L'ho beccato! L'ho beccato! Dai, ancora uno, ancora uno... Fermo lì, non ti muovere... Alla testa... BUM!
Tempo totale: non minuti, non mezze ore a cabalizzare i se, i ma, i rami, Brennan, Connally che resta colpito anche se non volevo, Tague manco so chi sia. Tempo totale: circa otto secondi. OTTO SECONDI, premeditati solo nel gesto ma mai nella dinamica: chi lo sa dove era seduto Kennedy? O come era seduto? O se l'auto era coperta? O se era circondato da motociclisti? O se aveva agenti in piedi sui predellini per far scudo?

Caro Max, mi sono dilettato in questa buffa e risibile ricostruzione che (unico eventuale merito) tiene conto del fatto che, a differenza di chi oggi gioca a JFK Reloaded, Oswald non aveva provato la scena seicento volte, né aveva letto Garrison e il Rapporto Warren, né sapeva come sarebbero andate le cose. Ogni volta che ci penso mi chiedo perché non abbia avuto la stessa "scalogna" nel secondo e terzo colpo, o perché non ne abbia sparati solo due per poi desistere... Troppi se e troppi ma.

Saluti
FF


PS Se non sbaglio, l'argomento per cui c'era la quercia e quindi Oswald non ha ucciso rientra nelle argomentazioni "ad minchiam", stando al tuo elenco. Forse era per quello che non mi sono soffermato...
Mi venisse mai in mente di uccidere un tizio da lontano, e non dovesse capitarmi di sbagliare un colpo grossolanamente ma involontariamente, userò la "mossa Oswald". Lo uccido, poi tiro due colpi a casaccio del tutto fuori bersaglio. E troverò pronte difese: mica potevo essere così idiota da sparare un colpo qua e uno là! Ti piace l'idea?

PPS Smorzare a rete i diritti incrociati? Perbacco, mica facile! Si fa nei videogiochi... Purtroppo nel tennis si vince(va) difendendo, altroché. Ma mi sembrava di averti detto, nell'altro post, che la storia del Mauser e tutti i rilievi presentati nel tuo precedente messaggio mi avessero dimostrato l'innocenza di Oswald e la presenza di almeno (almeno, eh?) due tiratori. La proposta che ti facevo era solo funzionale al sito, poiché mi pare che tu abbia le idee più chiare di me al riguardo. E solo per comodità: se hai già una risposta certa per la dinamica dei fatti sarà più facile per tutti comprendere le cose.

PPPS Come mia unica vera passione, apprezzo il riferimento di Maiucchi al tennis. Grazie! Io, però, sono mancino e gioco serve&volley.

[Modificato da Federico Ferrero 07/04/2005 19.46]

mazzucco3
00venerdì 8 aprile 2005 04:19
Ooohhh, finalmente vedo che siamo riusciti a rimuovere un pò di torpore dalle menti assopite sulla verità della Warren. E' davvero un peccato che sia necessario ogni volta punzecchiare A, solo per vedere uscire B dalla tana, e quando ti giri per fronteggiare B esce A che cerca di morderti alle caviglie. Ma va benissimo anche così, non sarà il massimo dell'eleganza dialettica, ma almeno ci si diverte un pò.

Dunque, vediamo, direi tennis prima di tutto. A parte che io ricordo solo Borg, che riuscisse a "sfinire" l'avversario e a vincere regolarmente contro tutti, ma poi… alla faccia del "pallettaro", ragazzi! Comunque sia, se la metafora non calzava, tanto peggio per la mia reputazione poetica, ma temo che le faccende in casa Kennedy cambino ben poco.

Dunque, ricapitolando, fra morsicatori frontali e piraña di rincalzo avremmo un Sig. Pugliatti che ha fatto una rapida retromarcia, passando da un Nixon che "mai si sarebbe sporcato con un povero diavolo come Ruby", e che "viaggiava a ben altri livelli", ad un molto più prudente "non è provato che di Jack Rubenstein nel 1947 a Chicago ce ne fosse solo uno" (ah ah ah ah ah ah ah !!! mi scusi, Sig. Pugliatti, ma questa è da incorniciare in salotto), e che comunque "non sono attestati altri rapporti" fra i due.

Ohibò, non sapevo che ora ci volesse anche la controprova, per ogni elemento probante. Ma come cambiano in fretta le regole, su questo forum! Cosa facciamo allora, scartiamo anche tutte le "prove" a favore della Warren che non abbiano una controprova, adesso?

Sig. Pugliatti, a questo punto gliene regalo una migliore: perchè non diciamo che non è provato che il Nixon che si sporca le mani, chiedendo protezione per il suo caro Rubinstein, sia lo stesso Nixon che poi divenne presidente? Tanto, per quel che costa spararle!

Nè si dovrebbe capire perchè mai PROPRIO QUESTO documento debba essere falso, Federico, mentre le foto e le radiografie dell'autopsia sarebbero sicuramente vere.

Non è che per caso state usando due pesi e due misure? No,eh? E' solo una mia impressione, dite? Mah, sarà…

Allora, che facciamo? Contano solo i documenti che portate voi, ma i miei no, oppure hanno tutti lo stesso valore e lo stesso peso, PER CUI ANCHE I VOSTRI BEI DOCUMENTI DELLA WARREN POSSONO BENISSIMO ESSERE FALSIFICATI?

Ragionerò anche "ad minchiam", come dice Federico nel suo elegante gergo di Wimbledon, ma intanto voglio vedere cosa mi risponde adesso. (Ahi ahi ahi, signora Longari, mi cade proprio sull'uccello!).

Sappiatemi dire, ragazzi, io resto in fremente attesa (e risponderò in seguito al resto dei post, sulla quercia e su tutto il resto…).

Massimo

[Modificato da mazzucco3 08/04/2005 5.34]

carmelo pugliatti
00venerdì 8 aprile 2005 16:52
Re:

Scritto da: mazzucco3 08/04/2005 4.19


Dunque, ricapitolando, fra morsicatori frontali e piraña di rincalzo avremmo un Sig. Pugliatti che ha fatto una rapida retromarcia, passando da un Nixon che "mai si sarebbe sporcato con un povero diavolo come Ruby", e che "viaggiava a ben altri livelli", ad un molto più prudente "non è provato che di Jack Rubenstein nel 1947 a Chicago ce ne fosse solo uno" (ah ah ah ah ah ah ah !!! mi scusi, Sig. Pugliatti, ma questa è da incorniciare in salotto), e che comunque "non sono attestati altri rapporti" fra i due.

Ohibò, non sapevo che ora ci volesse anche la controprova, per ogni elemento probante. Ma come cambiano in fretta le regole, su questo forum! Cosa facciamo allora, scartiamo anche tutte le "prove" a favore della Warren che non abbiano una controprova, adesso?

Sig. Pugliatti, a questo punto gliene regalo una migliore: perchè non diciamo che non è provato che il Nixon che si sporca le mani, chiedendo protezione per il suo caro Rubinstein, sia lo stesso Nixon che poi divenne presidente? Tanto, per quel che costa spararle!


Sappiatemi dire, ragazzi, io resto in fremente attesa (e risponderò in seguito al resto dei post, sulla quercia e su tutto il resto…).

Massimo

[Modificato da mazzucco3 08/04/2005 5.34]


Caro Mazzucco,parliamo chiaro.Lei ha prove di un coinvolgimento diretto di Richard Nixon in un eventuale attentato contro la vita del Presidente Kennedy a Dallas? Ha delle prove che nel 1963 Jack Ruby facesse parte di una cospirazione per uccidere JFK tra le cui menti figurava anche (o soltanto) Nixon ? Se si,le tiri fuori.Dopo quarantatre anni finalmente sarà fatta giustizia,ed il mondo le sarà eternamente grato.Altrimenti ciò che abbiamo è solo spazzatura,"teoremi" che lasciano il tempo che trovano.Lei,caro Mazzucco è maestro dell insinuazione,dell allusione,della "sega mentale" e della condanna senza prove (che splendido inquisitore sarebbe stato,chissà quanti bei roghi)!Per il resto non credo di essermi contraddetto. Chicago è un pò più grande di Canicattì,e Rubenstein è un nome piuttosto comune tra la comunità ebraica (prima di ogni cosa sarebbe utile dimostrare,al di là di ogni dubbio, che l identità tra i due è certa,Lei può farlo)? tuttavia come le dicevo io non ritengo inverosimile che il Rubenstein di cui parliamo sia il nostro Jack Ruby.Le psicologie degli individui coincidono:Ruby uccise Oswald perchè,"paria" ebreo,nordista e tenutario di un sordido locale nell ipocrita,perbenista e razzista Dallas,sperava in questo modo di divenire il vendicatore dell intera comunità riscattando l onore della città texana.Non è inverosimile che nel 47 un individuo come lui,con forte tendenza alla mitomania,si sia presentato presso qualche collaboratore del neo deputato Nixon ,dichiarando di poter fornire informazioni sull "infiltrazione comunista" a Chicago.In quei tempi di caccia alle streghe (ripensandoci la sua "forma mentis",gentile Mazzucco sarebbe stata preziosa anche per Mc Carthy)Gli ebrei erano guardati con un pò di sospetto,stante l' alto numero di essi tra i simpatizzanti di sinistra (E'paradossale che negli stessi anni anche Stalin iniziasse una sua campagna antiebraica,a dimostrazione di come questi pregiudizi siano ridicoli,assurdi e deliranti).Ruby,sensibilissimo a questi temi,avrebbe così dimostrato di essere un "buon Americano" e soddisfatto il suo ego sempre alla ricerca di gratificazioni e consensi.Nel 1947 Nixon,appena arrivato in congresso,era alla disperata ricerca di riflettori che potessero metterlo in luce e proiettarlo alla ribalta nazionale.La nascente "caccia alle streghe"era un occasione perfetta (come dimostrerà la fama da lui conquistata con il clamoroso caso Alger Hiss,che lo proietterà pochi anni dopo addirittura alla vicepresidenza).Alla fine degli anni 40 Nixon ed il suo staff devono avere rovistato in centinaia di bidoni dell immondizia.Ruby era una delle lische trovate in quei bidoni,certamente una delle più piccole,e sicuramente una delle meno utili :sono pronto a scommettere che le sue "rivelazioni" erano delle bufale,propio come certe "rivelazioni" odierne,caro Mazzucco.

[Modificato da carmelo pugliatti 08/04/2005 16.53]

mazzucco3
00venerdì 8 aprile 2005 20:07
serve & volley
Va bene, va bene, era sicuramente un altro Ruby, non si agiti signor Pugliatti la prego, che dopo mi sta male. D'altronde, a Chicago ce n'erano così tanti che vicino a Chinatown c'è pure RubyTown, lo sapeva? A Milano addirittura c'è Viale Rubenstein, dedicato alle migliaia e migliaia di Rubenstein che immigrarono nell'Illinois negli anni venti, e che si chiamavano naturalmente tutti Jack.

Immagino che anche il saggio Federico "serve&volley" Ferrero la pensi così, giusto?

Se mi permette però, Sig. Pugliatti, qui fino a prova contraria l'unica "teoria" poggiata sull'aria tiepida è proprio la vostra SBT. Fra circo equestre delle quercie, governatori insensibili al dolore, e montagne solenni di altre ridicolaggini simili, detenete un record di "volatilità" decisamente imbattibile.

Io almeno le porto fatti, non parole.

Massimo

PS Ruby sarò anche stato una delle "lische" meno utili dei suoi bidoni di spazzatura, ma bisogna ammettere che a Dallas è "venuto comodo" niente male, non crede?


ATTENDO UNA RISPOSTA DI FEDERICO SULLA PAR CONDICIO

[Modificato da mazzucco3 08/04/2005 20.14]

Stefano F.
00sabato 9 aprile 2005 00:36
Le considerazioni di Carmelo sono più che sufficienti a rendere il presunto documento molto discutibile e non probatorio di alcun complotto.
Inoltre il "documento", datato 1947, è un falso. John McAdams, con un'immagine a migliore definizione, ha accertato che il formato non corrisponde all'epoca per un vistoso errore nell'intestazione.



kilos15
00sabato 9 aprile 2005 00:53
Pardon....
Mi scuso con gli amministratori, ma per un imperdonabile errore invece di rispondere a questo topie ho involontariamente aperto una nuova discussione intitolata "Due pesi e due misure"! Se è possibile potreste spostre la mia risposta per il sig.Mazzucco quì di seguto? Grazie in anticipo

Con simpatia
kilos15
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