00 30/01/2003 13:02
VEDIAMO DI CHIARIRE
Io non intendevo certo seminare zizzania all'interno del forum! Chissà perché, però, l'unico che inoltra velate minacce sei tu, Marco. Comunque io avevo cominciato dicendo che mi sembrava un poco grave che un film come quello di Stone, pretendendo di svelare la verità sull'omicidio di JFK e di diffonderla alle masse, omettesse o cambiasse particolari cruciali. Poi mi hai intimato di usare il cervello, perciò solo allora ti ho detto tutto ciò che pensavo.
Evidentemente ti ha urtato che una squallidissima nullità quattordicenne come me ti abbia risposto prima di DV, il quale, a ragione, ti ha consigliato di leggere il suo libro, dato che alle domande che gli hai posto avrà già risposto almeno migliaia di volte.

Comunque non ho alcuna intenzione di far cominciare un litigio solo perché la pensiamo diversamente. Le mie risposte certo non implicavano la tua esclusione dal Forum, ci mancherebbe altro!
Perciò spero che questo dialogo sulla validità o no del film di Stone (che ripeto: è uno dei film che preferisco) possa proseguire senza ulteriori discussioni che non siano quelle amichevoli di un confronto alla pari.

Riguardo le prove che vorresti mostrarmi e che io non sarei in grado di smontare, non è compito mio smontarle. Non ho certo la competenza di accertare che siano valide, ma persone molto più "istruite in scienze Kennediane". Se questo ti sembra un atteggiamento saputello...

Perciò, per concludere, avrai capito cosa ne penso riguardo l'omicidio di JFK. Ti parla uno che quando per la prima volta ha consultato questo sito, si è messo ad alambiccarsi per cercare di capire come fosse possibile che esistessero ancora persone così ingenue da credere ancora alle baggianate di Warren e compagnia. E ora la penso in maniera totalmente diversa. Ripeto: sarò ancora troppo giovane (ovviamente) per capirne di più di persone più grandi di me, ma almeno so che cos'è l'obiettività.

Prima di terminare questo post, sperando di aver appianato le divergenze tra te e me, vorrei citarti un pezzo di Milan Kundera tratto da "L'insostenibile leggerezza dell'essere" che credo possa essere adatto a ciò che penso dell'omicidio di JFK:

La nostra vita quotidiana è bombardata da coincidenze, o per meglio dire, da incontri fortuiti tra le persone e gli avvenimenti chiamati coincidenze.