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Il Forum di johnkennedy.it Il forum sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy

ABOUT DOROTHY KILGALLEN

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    Roberto Garbero
    Post: 29
    Registrato il: 09/12/2002
    Novizio
    00 13/05/2003 13:38
    Ciao cari amici del forum...
    dopo un lungo periodo di astensione dal Forum (mi piace questo nuovo colore blu...), eccomi di nuovo qui, sperando di dare un piccolo contributo per risollevare l'elettroencefalogramma di questo forum che, detto francamente, langue un po' da qualche mese a questa parte.

    Bene, visto che nel menu iniziale non è inserita la cartella "Morti misteriose", spero di aver azzeccato quella più attinente. Dunque, qualche tempo fa avevo accennato ad un articolo di Morningstar (gentilmente indicatomi dal mitico Mario) reperito in internet. Questo articolo parla della misteriosa (se la si vuol intendere come tale) morte della ben nota giornalista Dorothy Kilgallen. Ella morì per overdose, poco dopo aver tenuto l'intervista con Ruby. Morningstar dice che la K. aveva radunato in una cartelletta alcune cose molto scottanti, e ne aveva parlato con diverse persone (tra cui il parrucchiere). Alla sua morte questa fantomatica cartelletta non venne più ritrovata.
    Ovviamente questo articolo - come tutti sanno - va preso con le molle perché, come tutte le porcherie che vengono scritte su JFK, infila tra le righe insinuazioni dal sapore misterioso e ben poco consono all'argomento storico.
    Vorrei sapere che ne pensate... io attendo risposte! [SM=g27811]
    Alla prossima
    Roberto
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    Diego Verdegiglio
    Post: 183
    Registrato il: 18/11/2002
    Frequentatore
    00 15/05/2003 01:43
    Caro Roberto, ecco cosa scrivo nel mio libro su Dorothy Killgallen
    Caro Roberto, ti invio ciò che scrivo a p. 329 del mio libro sul supposto "assassinio" di Dorothy Killgallen, che non poteva aver saputo assolutamente nulla di così compromettente da Ruby: Jack pretendeva di essere ricevuto a Washington da Warren in persona per dare la sua versione dei fatti, figuriamoci se andava a spifferare tutti i suoi eventuali segreti a una giornalista tipo "Novella 2000" come Dorothy Killgallen. Ruby sarà stato pure un pazzo esaltato e visionario, ma non era certo idiota fino a questo punto! Un caro saluto e a presto. Ciao. DV
    *************************************************
    Dorothy Killgallen, una giornalista che era riuscita ad avvicinare in aula Ruby per alcuni minuti, durante un intervallo del processo e circondata da altri suoi colleghi, si suicidò con alcool e barbiturici nella sua casa di Manhattan nel novembre del 1965. Non c'era stato e non c'era nessuno scoop su Ruby di cui avesse parlato al suo o ad altri giornali. Tutte le accuse che la giornalista aveva lanciato sugli accordi segreti tra l'FBI e il difensore di Ruby, Melvin Belli, erano già state pubblicate dalla sua testata, il Journal American, e riprese da Mauro Calamandrei su "L'Espresso" del 1 marzo 1964, p. 3. "Non credo che Ruby le abbia detto qualcosa che lei non abbia pubblicato - dice il giornalista Hugh Aynesworth - Se così fosse stato, il direttore del suo giornale non mi avrebbe telefonato più volte chiedendomi di inviargli materiale per arricchire gli articoli di Dorothy. Non credo che conoscesse segreti. Nessun giornalista rinuncia a pubblicare uno scoop. Ruby non può tenere un segreto, figuriamoci se stava zitto fino a quando vedeva la signorina Killgallen. Quanto alle confessioni che ella fece a un truccatore televisivo, di rivelare tutto entro cinque giorni, non mi pare il caso di insistere: chi pensa di svelare un mistero entro cinque giorni non lo racconta certo al suo truccatore". Jim Moore riporta un'opinione di Charles Roberts pubblicata su "Ramparts": "Nessuna persona seria può credere veramente che la morte di Dorothy Killgallen, la cronista del pettegolezzo, sia collegabile all'assassinio di Kennedy".
    Diego Verdegiglio
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    Roberto Garbero
    Post: 30
    Registrato il: 09/12/2002
    Novizio
    00 15/05/2003 12:44
    Mille Grazie per l'aiuto
    Grazie mille per l'aiuto, caro Diego! Come al solito il tuo libro dimostra di essere completo e di assolvere alla sua vera funzione.
    Immaginavo che ciò detto da Morningstar fosse una delle solite illazioni lasciate a metà, però non mi spiego il movente del suicidio della K. Lasciando perdere Morningstar che esclude la volontà della K. di uccidersi perché nei suoi programmi non mostrava segni di depressione o altro ([SM=g27825] davvero! diceva proprio così!)... perché avrebbe dovuto uccidersi? Lo so che non si possono scoprire gli ultimi pensieri di un morto, è ovvio, ma magari tu conosci qualcosa in più riguardo la sua condizione negli ultimi giorni prima della sua morte.
    Beh, grazie in anticipo!
    Roberto
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    Diego Verdegiglio
    Post: 184
    Registrato il: 18/11/2002
    Frequentatore
    00 16/05/2003 00:30
    Motivi suicidio Dorothy
    Caro Roberto,
    sinceramente non ho approfondito il fatto se il suicidio di Dorothy Killgallen fosse o no volontario, nel senso che fu rinvenuta cadavere per overdose di alcool e stupefacenti. Se leggerai i resoconti giornalistici di suicidi improvvisi o stragi compiute da padri di famiglia, raramente troverai qualcuno che dica che se lo aspettava. Di solito queste cose avvengono fra lo stupore assoluto di vicini di casa, parenti e amici ("Sembrava una persona così a posto, così tranquilla, così serena..."). Quello che c'è realmente nel profondissimo pozzo dell'animo umano raramente viene in superficie e spesso i motivi reali di certi gesti restano sepolti in fondo per tantissimi anni per poi esplodere come un'eruzione vulcanica. Ricordo il suicidio di un imitatore popolarissimo in Italia negli anni '60, Alighiero Noschese (se non sai chi è, i tuoi genitori potranno parlartene). Era un uomo sempre sorridente, sereno, con una bella famiglia, stimato e benvoluto da tutti. Mai un pettegolezzo, mai una chiacchiera sulla sua vita. Improvvisamente, dopo un ricovero al Policlinico "Gemelli" di Roma, si è sparato un colpo di pistola. Un altro grande attore di quegli anni, Luigi Vannucchi, grande divo della televisione, si suicidò come lo scrittore di cui interpretava in teatro la figura nel dramma "Il vizio assurdo", Cesare Pavese (lo scrittore piemontese che si era avvelenato in una stanza d'albergo a Torino nel 1950, l'anno dei suoi maggiori successi e riconoscimenti letterari). Ti garantisco che rimanemmo tutti a bocca aperta. Spesso così vanno le cose e non c'è una regola fissa per tutti: ognuno reagisce secondo le difese interne o le fragilità che ha. Luigi Tenco era un cantante un pò triste e problematico, ma ti posso garantire che nessuno si sarebbe mai aspettato che si sparasse un colpo alla tempia in albergo perché la sua canzone "Ciao amore, ciao" era stata esclusa dalla finale di Sanremo 1967. Mi spiace, l'argomento non è certo piacevole, ma sei abbastanza maturo per poterlo comprendere, a mio avviso. A presto e cordialissimi saluti. Diego Verdegiglio
    Diego Verdegiglio
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    Roberto Garbero
    Post: 31
    Registrato il: 09/12/2002
    Novizio
    00 16/05/2003 13:54
    HO CAPITO
    Grazie mille per le indicazioni... beh, me l'aspettavo, magari però ne sapevi qualcosa in più... comunque se vuoi leggerli, gli articoli sono reperibili al sito www.jfkresearch.com/morningstar/index.html (me li ha indicati Mario)
    Bene, allora alla prossima!
    Roberto
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    Stefano F.
    Post: 63
    Registrato il: 21/11/2002
    Novizio
    00 30/05/2003 14:19
    Per Roberto. M.M. e D. Killgallen.




    Stefano
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    Roberto Garbero
    Post: 32
    Registrato il: 09/12/2002
    Novizio
    00 03/06/2003 14:03
    FORTUNATA LA NOSTRA DOROTHY!
    Immagino che questa foto abbia dato adito a bislacchi parallelismi tra l'omicidio di Marilyn e quello della Kilgallen... magari anche corretti, ma privi di fondamento...

    Grazie mille, Stefano, per la foto![SM=g27823]
    Roberto