00 04/09/2003 15:47
Risposta al Dottor KILOS, visto che mi cita
Egregio Dottor Kilos,
mi permetto di risponderLe visto che mi cita per il Suo "sconcerto" in merito all'affermazione che io faccio sulla reazione di Connally. Lei non ha ASSOLUTAMENTE letto né il Rapporto Warren originale né le conclusioni dell'HSCA di 15 anni più tardi, altrimenti non scriverebbe ciò che scrive. Le Sue letture possono limitarsi a Bisiach, Garrison, forse Lane, Lifton e Weisberg (questo ultimi tre nel "migliore" dei casi...) e sicuramente a quanto Bisiach dice (falsamente) in TV, con la buona compagnia di "Mixer" di Minoli e ovviamente di quel pastrocchio abominevole (storicamente) che è il film di Stone (a proposito: se ama i film "storici" ammantati di complottismo, vada a vedere i film di due "oliver Stone de noantri", "Piazza delle Cinque Lune" di Renzo Martinelli e l'attuale "Segreti di Stato" di Paolo Benvenuti). Non credo che Lei abbia mai approfondito gli aspetti medico-legali della vicenda e il fatto che Lei sia un laureando in Medicina non fa che aggravare le Sue affermazioni e gettare una luce sconfortante sullo stato della nostra Università. Mi perdoni la durezza, ma se voleva dire che, laureandosi in Medicina, Lei sarebbe "uno che sa il fatto suo", beh, desidero smentirla totalmente. Non solo i tempi di reazione (BADI BENE: QUI PALIAMO DI MEZZO O TRE QUARTI DI SECONDO SOLTANTO!!! CI PENSI BENE: MEZZO O TRE QUARTI DI SECONDO!!!)sono individuali e legati al tipo di ferita (in questo caso frattura del radio), ma un proiettile che attraversi nervi e muscoli del polso può addirittura far serrare più forte le dita sull'oggetto che si ha in mano, a seconda della reazione neuromuscolare e del danno che il proiettile produce (vedi anche gli studi del Prof. Pierluigi Baima Bollone di Torino sul ripiegamento a spasmo del pollice verso il palmo della mano dell'Uomo Crocifisso della Sindone causato da attraversamento del chiodo). Connally non si rese affatto conto di avere il polso trapassato, la fonte del suo dolore era il torace e si accorse del polso solo il giorno dopo, al risveglio dell'anestesia, quando se lo trovò ingessato. Nell'agosto 1986, in treno, sono stato raggiunto al braccio da un frammento del fondo di una bottiglia di birra entrato con violenza dal finestrino aperto. Ho sentito solo un colpo, ma ci ho messo qualche secondo prima di realizzare di avere un buco sul braccio, quando la mia fidanzata iniziò a urlare guardando la ferita (il referto dovrebbe ancora essere negli archivi degli ambulatori del Pronto Soccorso della Stazione Centrale di Napoli). Prima di lasciarsi andare ad affermazioni avventate, La prego quindi di volersi documentare. Il fatto poi che all'assassino solitario non creda più nessuno, è una Sua affermazione del tutto campata in aria e, quel che è peggio, non basata su nessuna ricerca documentaria. Sarò lieto se Lei vorrà rintracciare il mio libro e leggerlo: poi potrà contestarmi ciò che vuole. Dei lettori del mio libro, che io invito periodicamente a contestare citandomene affermazioni e numero di pagina, si possono contare sulle dita di una mano quelli che lo hanno fatto, e non ne capisco il motivo. Il mio libro non è la somma delle perfezioni, ma si basa su interviste ad esperti accreditati. Mi piacerebbe che qualcuno li smentisse. Grazie e cordiali saluti. Dimenticavo: auguri per la Sua laurea, ma non sarò Suo paziente....
Diego Verdegiglio