00 06/02/2004 12:43
Rispondo brevemente perché ora non ho il tempo materiale di scendere nei dettagli, predo atto comunque che ha sorvolato sul parere un fotografo professionista interpellato gentilmente da Federico.


Signor Stefano F.,
in materia di fotografia, purtroppo, sono alquanto ignorante. Ma questo non vuol dire che sono cieco. Infatti io credo, e mi auguro che la mia franchezza non la infastidisca, che il suo intervento più che contenere delle valide argomentazioni, rappresenti un disperato tentativo mirante alla conservazione delle sue note posizioni. E ovviamente le spiego perchè.

1)Non mi sembra una tipica situazione controluce. Colui che ha scattato la foto è riparato dal muro che separa il primo e il secondo paio di finestre. In più, la linea dell'obiettivo è perpendicolare ai raggi solari, e quindi l'obiettivo stesso non è direttamente esposto alla luce. Visto che Lei è sicuramente fornito dell'attrezzatura giusta, provi a scattare una foto del pavimento sottostante una finestra di casa sua, rispettando le stesse condizioni di luce e tenendo l'obiettivo dietro il muro della finestra. E poi magari ci mostri il risultato.
2)Il fatto che si agisca sul tempo di esposizione e sul diaframma per evitare una sovraesposizione, non vuol dire che si debba per forza ottenere l'effetto notte che vediamo nei reperti della Commissione.



Spero non vorrà sottopormi all’ onere di dimostrare quello che ogni appassionato di fotografia apprende fin dai primi passi in questa arte. E in ogni caso l’onere della prova è suo.
In quanto alla sua considerazione, mi dispiace ma non è pertinente, non coglie il problema.
Prova a spiegarmi: il problema del fotografo è quello di riprendere le parti in ombra. Se usasse una macchina fotografica per turisti frettolosi, quelle non professionali e senza la possibilità di agire sui diaframmi/tempi/fuoco/ zoom, le parti in ombra risulterebbero sempre nere, la luce solare ha la prevalenza ( consideriamo la pellicola in bianco e nero). Cosa fare allora? Poiché gli oggetti che noi vediamo sono il frutto del riflesso della luce sulla forma della loro materia, si misura la luce nelle vicinanze dell’oggetto e dell’ambiente che dobbiamo riprendere e si imposta la macchima fotografica. A questo si aggiunge il fatto che per avere profondità di campo ( più dettaglio in campo) debbo tendenzialmente cercare di chiudere i diaframmi. Uso del flash diviene, come dicevo, indispensabile.
Ecco spiegato l’effetto finale sulla stampa delle foto.



3)Lei afferma che il nero di quelle finestre è dovuto alla visuale che si estende sulla facciata in ombra del County Records Building. Spiacente ma si è dato la zappa sui piedi. Infatti, CE 512, cioè la terza tra le foto che ho proposto, ci mostra il nero in entrambe le finestre. In quel caso non c'è nessun edificio in ombra, visto che la visuale si estende verso il triplice sottopassaggio.



Ah il bianco e nero, che bello! Il triangolino nero che si intravede nella finestra a sx, e un po’ del fogliame della famosa quercia. Un bel verde ..in bianco e nero. Sulle CE512, analizzando i dettagli, si puo’ anche dedurre l’orario meridiano dello scatto: osservate la luce sul davanzale e sulla strombatura all’esterno.



)4La falsità di quelle foto è stata dimostrata tecnicamente dall'analisi del punto di fuga.

http://jfkresearch.freehomepage.com/vanishing%20point.jfg

Come vediamo sono state tracciate delle linee parallele che sono il proseguimento delle finestre del County Records Building, le quali finestre sono ovviamente parallele. In una foto tutte le linee parallele devono convergere in uno stesso punto. Ma come si vede le linee di una finestra convergono in un punto, mentre le linee dell'altra finestra convergono in un punto diverso. Ciò dimostra che ci sono state delle alterazioni.


Queste considerazione geometriche, mi scuserà, sono puerili. Le prospettive centrali esistono solo nei disegni non nella realtà ripresa dalla foto, i punti di fuga solo solitamente molteplici. Ha provato a considerare le deformazione dovute alla lente, al punto di ripresa?



Quindi, signor Stefano, Lei è libero di ritenere che tutto sia regolare, ma il suo messaggio in difesa di Day e Studebaker non è stato molto convincente.


Mi dispiace.


Saluti
Giuseppe



Un saluto

FRAME

[Modificato da Stefano F. 06/02/2004 13.38]

Stefano