00 05/02/2004 15:23
tempi di esposizione
Mi scuserà ancora il sig. Sabatino, ma vorrei riportare brevemente la mia opinione di fotografo dilettante in merito alle osservazione sopra riportate.

Foto CE 511.
Si è detto che siamo intorno alle 13.30 del 22 novembre ’63. La facciata del deposito è praticamente esposta a SUD in pieno sole. In questi casi, per evitare la foto sovraesposta – tipica situazione controluce- si misura la luce dell’ambiente e poi si agisce sul tempo di esposizione e sui diaframmi.
Ad 1/60 si usa automaticamente il flash, come è stato notato. Infatti il lampo di luce va ad illuminare le scatole. In questi casi l’effetto tonale risultatante è simile a quello che si nota nella foto riportata. Il foro della finestra, come si scorge, è tamponato da due telai divisi da un piantone in legno. Dal telaio a dx –chiuso- si nota una prospettiva che raggiunge la strada dove si intravedono il palazzo d’angolo di via Houston , auto e persone: cosa che dimostra l’ottima visibilità. Il telaio a sx -la finestra di Oswald- è semiaperta: si vede benissimo il telaio a baionetta alzato.Risulta nera perché la visuale si estende sulla facciata in ombra di via Elm street del palazzo sopra citato. Il forte chiaroscuro è tipico delle giornate molto luminose e accentuato dalla calibrazione tempi/diaframmi attuata nella macchina fotografica.
La conferma di questo si puo’ anche ottenere dalla scarsa illuminazione che arriva alle spalle delle scatole dove c’è una finestra, ma anche qui in ombra. Quindi, per me, tutto regolare.
L’ipotetico martello, a mio avviso, è un inganno di luce. Spiego: il piantone in legno che divide la finestratura termina con uno zoccolino, un dormiente. Nella foto a sx in basso si nota una specie di cacciavite o puntello sopra il davanzale ( ipotizzo usato per bloccare il telaio nelle chiusure a baionetta) . Se osserviamo la foto del giornalista possiamo vedere che il martello non è altro che il puntello- prima collocato a dx del davanzale ora a sx- che avvicinato allo zoccolo del piantone centrale della finestratura si trasforma in un martello. Infine, il giornalista, agevolato dallo spostamento del sole ad ovest, due ore dopo – come si evince osservando la luce nella parete – puo’ riprendere la sua foto con la luce naturale senza uso di flash. L’effetto con luce più radente e il diaframma/tempi in posizione è ovviamento diverso, più naturale.
Scusate la forma, ma ho scritto di getto.

PS
Mi accorgo di aver usato un gergo limitato ad alcune zone: finestra a baionetta per finestra sali e scendi o finestra a ghigliottina o, in uk, sash window ecc.

[Modificato da Stefano F. 05/02/2004 17.56]

Stefano