00 29/03/2004 13:24
Nazisti e Casi Limite
Scusate se continuo, ma vorrei poter fare due considerazioni, le ultime, spero, in questo post:
1) Nazismo> Magari ho delle idee non condivisibili, però vorrei che sia chiara la mia buonafede, nel senso che le mie ricerche non sono preordinate alla conferma o alla smentita di una certa tesi, ma al "cavalleresco" ideale della verità.
Per ciò che riguarda il post affrontato da me, la mia conoscenza deriva dalla mia ricerca finalizzata alla stesura di un libro sugli ultimi giorni del Terzo Reich, non certo in chiave positiva. Ero partito anch'io con idee monolitiche, eppure mi sono dovuto ricredere, poichè mi sono confrontato con differenti fonti... Le tristi imprese di Heydricht e Eichmann le ho scoperte su testi molto diversi tra di loro. Ultimo, ma non meno importante: il quartiere generale delle SS in Italia si trovava a meno di 4 km da casa mia (a Monza, in Villa Reale), quindi certe notizie le so di prima mano.
2) Cordero> I ragionamenti del giurista piemontese sono (in parte) condivisibili, ma perchè, al posto di Irving, anglosassone e distante dal nostro modo di ragionare, non si è citato il caso Sofri? Forse perchè l'articolo in questione è comparso su Repubblica, giornale tradizionalmente collocato a sinistra? Eppure, l'affaire è di non facile soluzione e offre qualsiasi tipo di spunto: persino l'emerito Presidente della Corte Costituzionale, il compianto Ettore Gallo, ne parlò spesso, confidando in una grazia agli ex dirigenti di Lotta Continua.

Lo so, sono una persona combattiva e quando parto, spesso lo faccio a testa bassa, anche se la posta in palio non è alta. E' il mio modo di fare, spero di trovare delle sponde (persone con cui confrontarsi) in voi, al fine di trovare qualche brandello di verità non solo nel caso JFK.

Grazie
Simone