00 29/03/2004 15:05
Il problema è che, se si usa il metro "non credo se non vedo", salta tutto. Perché non c'entra niente con il volersi documentare senza condizionamenti. Di questo passo Napoleone non solo non ha perso a Waterloo ma non è neppure esistito. E più si va indietro più è peggio: che dire di Alessandro Manzoni? Dante? Magari non era Dante, era un circolo letterario con dieci-quindici menti illuminate che hanno scritto la Divina Commedia un pezzo a testa... Così si spiegherebbero certe incongruenze trovate nelle tre Cantiche.

Non trovo corretto appellarsi all'argomento del "confronto aperto tra persone disposte a mettere in gioco le proprie idee".
Non ho problemi a dire che, se questo tipo di confronto vuole mettere in discussione tutto e tutti se manca la "prova provata" del fatto storico, per conto mio non è percorribile. E soprattutto è, a mio modo di vedere, un modo miope e di pochissimo valore di condurre le analisi storiche.

Ripeto che trovo irritante mettere in discussione le proporzioni del massacro degli ebrei: per tutti gli argomenti ci sono "fonti" alternative. Dagli Ufo alla nascita della Repubblica, da Lincoln a Milosevic.
Nel caso Kennedy è per esempio chiaro che, più ci si 'allarga' per cercare possibili colpevoli, più ci si allontana dalla realtà. Non crediate che partire dal punto di riferimento per cui "tutto può essere vero a parte la verità che tutti sanno" è storicamente una bestemmia.

FF

[Modificato da Federico Ferrero 29/03/2004 15.06]

Federico Ferrero