00 27/03/2004 14:08
Da tempo (um mesetto, appunto) medito di scrivere alcune righe sull’interessante ricerca proposta da Federico.
Leggendo l’ottima traduzione, con mia sopresa e un pizzico di soddisfazione, ho ritrovato la figura di Tippit tale quale me l’ero immaginata all’inizio della mio interesse per il caso JFK.
Vi ricordate "La calda notte dell’Ispettore Tibbs"? Quel film famoso degli anni ’60 (1967, ho controllato) ambientato in uno stato del Sud vicino, ma non confinante, al Texas? Ecco, Tippit lo immagino come uno di quei poliziotti sofferenti di caldo che pattugliano noiosamente la città cercando qualche diversivo.

Per comdità, elenco i punti della ricerca che ritengo interessanti:
1)Tippit non poteva essere in Dealy Plaza al momento dell’attentato ( qualcuno avverta Bisiach!)

“Bere il caffè con un amico, andare a casa a pranzo, recarsi in Bonnie View Road sono tutte attività incompatibili col trovarsi alle 12 e 30 in Dealey Plaza per sparare a Kennedy o per aiutare gli assassini.”



2)Le dichiarazioni di Ada Dowling , cameriera al Dobbs House Restaurant
Stando alle sue dichiarazioni, Tippit e Oswald frequentavano il locale, con ruoli completamente diversi, ovviamente.
Ada dichiara:

di aver visto Oswald per l'ultima volta venerdì 20 novembre verso le 10 del mattino, che era sporco e che ordinò da mangiare smoccolando. Affermò poi che "L'agente Tippit era nel ristorante, come succedeva spesso verso quell'ora, e diede un'occhiata a Oswald". Tuttavia elle disse che niente indicava che i due si conoscessero


Lungi dal suscitare sospetti di complotti vari, la scena descritta non fa che confermare un situazione naturale. Il poliziotto (da noi il vigile tuttofare), che conosce tutti e tutti conoscono, dà un’occhiata ad una faccia nuova forse un po’ strana. Ricordiamoci dei consueti scoppi d’ira di Lee. Magari Tippit ha chiesto un po’ in giro: “ehi Ada, è quello il tizio strambo che ha fatto quel casino…”
Se poi Tipps, due giorni dopo, in una situazione di estrema crisi, vede lo stesso tizio camminare nervosamente, che cosa fa secondo voi?

Le false comuncazioni radio.

12:45 P.M. ^ Lo vedono in cinque alla stazione di servizio Gloco, al 1502 di North Zangs Boulevard. Si ferma circa 10 minuti poi se ne va di fretta verso la Lancaster. La radio gli chiede doce si trova e lui dice "Tra la Keist e Bonnie View", cosa assai improbabile


Le comunicazione radio? Bé, Max di Milano (we are the VAM!) sa di cosa parlo. Chi non ha fatto la ronda di notte dichiarando alla centrale un posizione diversa dalla reale? DAIII! Non è questo il problema

IPOTESI:
Ovviamente non sono in grado di aggiungere niente di più di quello riportato dalla ricerca. Con il massino rispetto per il ricordo di una vittima, tuttavia, vorrei ipotizzare uno scenario tendente ad colmare i punti in sospeso.

Dati:
uomo giovane, volitivo (osservare la foto ), sposato con figli, poliziotto, “era uno che girava un sacco".”, secondo lavoro notturno per aiutare la famiglia, frequentatore -per lavoro o no-di vari locali, conosce un po’ tutti e tutti lo conoscono.

Ambiente:
Dallas anni ‘60

Problema:
Assassinato da L.H. O.( lo scenario è quello ufficiale) “tra la parte di strada che corrisponde alla casa dove lui abitava” , così dichiarano i testimoni della zona che lo vedono lì spesso.
Il problema, ovviamente, è che il poliziotto non abita lì.
Altro quesito : perché nessuno sembra approfondire la discrepanza?

Non ditemi che pecco di malizia se deduco che il poliziotto aveva un’amica in zona. Non spiegherebbe forse la reticenza dei testimoni e della indagini su questo dettaglio? Abbiamo un corpo di polizia con un commilitone ammazzato e una famiglia colpita da una tremenda tragedia, vi sembra strano questo atteggiamento?

C’è ancora un ulteriore passo che ipotizzo per completare il mosaico, ma per ora mi fermo qui.

[Modificato da Stefano F. 27/03/2004 14.52]

Stefano