Gentilissimo Sig. Verdegiglio,
ho completato la lettura del suo libro su Kennedy che avevo da lei
direttamente acquistato mesi fa. Le scrivo con piacere per esprimerle
grande apprezzamento e stima per l'eccellente lavoro svolto: penso che il
suo testo rappresenti in assoluto uno dei migliori studi sull'argomento mai
pubblicati. Ho molto apprezzato la rigorosa documentazione e la serie
trattazione dei vari aspetti della vicenda: un testo come il suo dovrebbe
essere ristampato e reso accessibile al maggior numero possibile di persone
interessate al caso JFK. Ho già parlato della sua opera ad alcune persone e
continuerò a farlo in futuro: è il minimo che si possa fare per ristabilire
un po' di chiarezza e serietà.
MI permetto di disturbarla con alcune domande a cui sicuramente saprà
rispondermi:
1) Esiste un libro contenente una documentazione fotografica completa sul
caso (sarei interessato alle immagini del filmato di Zapruder fotogramma
per fotogramma, alle immagini della Dealey Plaza, a ricostruzioni varie,
ecc..)? Ho sentito parlare del libro di Groden, ma credo sia un testo
orientato verso la solita idea del complotto... Mi consiglia questo testo,
o quale dovrei acquistare?
2) Lei ha per caso un recapito degli autori Posner e Moore? Sarei
interessato a contattarli con riferimento ai loro libri, ma non sono al
momento riuscito a recuperare i loro recapiti
3) Come è possibile recuperare (vedi domanda uno...) ricostruzioni
dell'attentato, disegni, piante... ho provato a ricercare sul web ma non ho
trovato molto, solo tante parole... Esistono centri di documentazione
disposti ad inviare materiale?
4) Concludo chiedendole, a puro titolo di curiosità, se lei ha mai
approfondito letture sulla morte della Monroe e qual è la sua eventuale
opinione a riguardo.
Confidando in una sua cortese risposte a questi quesiti, le rinnovo la mia
stima e la ringrazio per il suo fondamentale intervento sul tema!
Ancora grazie,
Alberto Botta
Egregio Signor Botta,
non posso che ringraziarLa per le Sue cortesi parole e per gli apprezzamenti relativi alla mia opera. Rispondo volentieri (anche se brevemente) alle Sue gentili domande.
1) Esistono diverse pubblicazioni che riportano i fotogrammi di Zapruder. Recentemente è stata posta in commercio una versione digitalizzata fotogramma per fotogramma del filmato. Esistono anche ottime ricostruzioni tridimensionali dell’attentato (una andata in onda sulla BBC l’anno scorso: ottima! Ma non saprei come fargliela avere). Groden sposa in effetti le tesi complottiste, ma pubblica molto materiale.
2) Le invio i recapiti di Jim Moore (Jim Moore and Associates, 508 East Elm St., Hillsboro, 76645 Texas, USA) e Gerald Poster (presso Random House Books, New York, oppure presso Warner Books, Brettenham House, Lancaster Place, London WC2 7EN, UK).
3) E’ possibile recuperare ricostruzioni dell'attentato, disegni, piante ecc. presso il sito di Federico Ferrero (di cui sarei lieto Lei frequentasse il Forum) e nel sito di John McAdams, in Rete. Esistono in tutto il mondo diversi centri di documentazione. Veda il complottista JFK Lancer o quello di John K. Lattimer.
4) Non ho approfondito le cause della morte della Monroe. Ricordo perfettamente le vacanze estive in Puglia nel 1962 e il momento in cui la radio dette la notizia. Trattando questo argomento collateralmente a quello dei Kennedy, credo che non ci siano dubbi che si sia trattato di un suicidio involontario. Ossia un’iniezione di calmante (cloralio idrato) fatta nel pomeriggio dal Dr. Greenson, l’assunzione di una dosa massiccia di Nembutal (barbiturici) per riposare condito da assunzione di alcool. E’ stato un progressivo sprofondare nel sonno (voce impastata e confusa delle ultime telefonate) fino al collasso cardiocircolatorio. La mancanza di residui di capsule nello stomaco è spiegabile con la rapida assimilazione di chi è abituale consumatore del farmaco (legga in Rete il Rapporto autoptico originario del Dr. Thomas Noguchi). Poi, certamente, Peter Lawford e altri hanno fatto sparire tabulati telefonici e diari dalla stanza, prima di avvertire la polizia, e si saranno anche consultati con dei legali. Una prassi normalissima, soprattutto tenendo conto della “sacralità”, in quei tempi, degli ultimi due uomini che Marilyn aveva contattato, il Presidente degli Stati Uniti e il ministro della Giustizia suo fratello. Alla morte di mio padre, vent’anni fa, è toccato a me e a mio fratello il triste compito di spulciare tra le carte, i documenti di lavoro e gli effetti personali di mio padre prima che estranei ci ficcassero il naso. Si figuri se questo non doveva avvenire per una diva mondiale, con quei contatti a così alto livello.
Spero di averLe dato degli spunti da approfondire. L’attendo nel Forum e La saluto cordialmente. DV