(Rispondo qui per ambedue i thread che portano il mio nome)
DV: se io volessi criticare il tuo libro in particolare, sarebbe certo igienico che me lo leggessi, e pure un paio di volte. Ma io avevo posto solo due domande precise, e per quanto serio e interessante possa essere il tuo libro - o qualunque altro dei 400 e più libri scritti su JFK, se è solo per quello - non vale certo come la "prova definitiva" a cui mi riferivo con la prima domanda. (Almeno, se lo fosse - lo dico senza malizia, sia chiaro - credo che il mondo se ne sarebbe accorto, no?)
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Per gli altri deb…. uttanti in genere (va bene così'?), e per Federico in particolare (debunker significa semplicemente colui che smonta una teoria cospiratoria. Non c'è quindi niente di dispregiativo, nel termine, almeno non di più di quanto ce ne sia in "cospirazionista"):
Vi confesso che per un attimo, leggendovi qua e là, mi ero illuso di potere provare anch'io quello che molti di voi descrivono come un "risveglio" (dal brutto incubo della cospirazione). Non sto facendo del sarcasmo, lo dico davvero. Non ho mai provato un solo momento di gioia nel dover registrare che le nostre istituzioni sone marce fin dalle fondamenta. Ma avevo sempre preferito, fra quel dispiacere e l'autoinganno dello struzzo, decisamente il primo.
E devo dire che se la vostra risposta (cumulativa) è tutta qui, quel dispiacere mi dovrà ancora restare compagno. Non esistono infatti - a quanto pare - le prove "definitive" di cui parlate (esistono quelle ufficiali, ovviamente, che sono ben altra cosa). Mi si dice che nel libro di DV, in qualche modo "la risposta esiste", ma io a questa possibilità ho già replicato sopra. E comunque, qui fra noi, nessuno ha saputo andare oltre il ragionamento di Federico, che peraltro apprezzo e di cui lo ringrazio. Ma proprio lui mi dice, a proposito della mia seconda domanda, che la "riga finale" del rapporto HSCA "fu apposta nell'imbarazzo generale ecc…", ma non offre nessuna fonte al riguardo. Sta anche questa nel libro di DV, per caso? E perchè qualcuno non me la cita allora, così mi evita di leggerlo tutto?
Direi quindi che, al punto in cui stiamo, le vostre affermazioni - per quanto sicuramente in buona fede - valgono esattamente come quelle di chiunque altro.
Come posizione generale invece, mi sembra che siate più o meno (generalizzo, sia chiaro) attestati sul WR: a Kennedy hanno sparato da dietro, Oswald ha comprato quel fucile, quel fucile ha sparato a Kennedy, Oswald nel TBD c'era, e quindi è stato lui. Il che imporrebbe di dedurre, fra le altre cose, che mezzo mondo si sia agitato per niente per oltre quarant'anni. Vi informo, al proposito, che ormai negli Stati Uniti gli stessi media popolari hanno implicitamente accettato la tesi del complotto, e tutti sappiamo come quello sia il più preciso termometro (parlo dei grandi network, ABC, CBS e NBC, non dei cable) di dove stia l'opinione pubblica su un certo argomento "difficile". Se a qualcuno interessa, ho scritto
un articolo al proposito, proprio l'anno scorso in questo periodo.
Non credo che sia utile iniziare qui una qualunque discussione sui mille argomenti tecnici, per cui non rispondo nello specifico ad alcune affermazioni, fatte in risposta alle mie domande, che meriterebbero invece una puntualizzazione. Ne faccio invece una sull'HSCA, perchè questa mi sembra necessaria: non dice che fu solo Oswald a sparare, dice che Oswald sparò. E non dice che forse ci fu una cospirazione, dice che molto probabilmente ci fu una cospirazione. Ove per quel termine si intenda semplicemente più di un cecchino. Tutto qui.
Vorrei fare anche una piccola osservazione sulla chiave stessa con cui Federico ha impostato la sua risposta, perchè mi sembra sintomatica: la (versione) Warren - dice Federico - è una tesi vera e propria, "cioè un fatto", mentre quella complottistica è solo una teoria. Quindi, visto che la teoria non è sufficiente a smontare la tesi, questa rimane e diventa la verità (se non l'ho letto male).
Mi ricorda un mio amico, testimone di Geova, che un giorno mi disse che è provato che Abramo sia veramente esistito. E dove sarebbero queste prove? - gli chiesi io incuriosito. Ma come - fece lui scandalizzato - lo dice la Bibbia stessa!
Ovvero: Certo che quello che conta sono solo le prove, Federico, ma a noi chi l'ha raccontato che Oswald comprò quel fucile? Lui, o l'FBI? E così è per tutto il resto delle "prove", no? Se no che cospirazione sarebbe, scusate? Una cospirazione in cui i federali ci raccontano la verità? Anche per Mc Veigh ci sono le ricevute dell'acquisto dell'esplosivo, se è solo per quello. Questo vuol dire che è stato lui? (E' questo, casomai, il vero problema della giustizia americana: i criteri di ammissibilità delle prove, al processo, sono interamente in mano al giudice. E nel caso della CW sapete benissimo che cosa abbia significato).
Se invece si vuole analizzare seriamente un caso complesso come quello di Dallas, secondo me bisogna:
1 - Prendere in considerazione ESCLUSIVAMENTE i pochi dati oggettivi e le fonti primarie (fotografie, testimonianze multiple o disinteressate, immagini filmate) che ci sono a disposizione.
2 - Separare da tutto questo le singole testimonianze dei personaggi coinvolti direttamente, di quelli potenzialmente interessati a distorcere la verità, o di quelli comunque comprabili o ricattabili in qualunque modo.
3 - Identificare tesi e controtesi su CIASCUNO degli elementi dibattuti (es.: Mauser o Carcano, colpo da davanti o colpo da dietro, Oswald uomo CIA o filo-sovietico convinto, ecc.).
4 - Condire il tutto di sano buon senso, e analizzare un elemento alla volta, affidandosi esclusivamente a Madre Logica, che fortunatamente resta immutabile ed incorruttibile. Questo sapendo già in partenza di non poter arrivare ad una conclusione certa su buona parte di queste valutazioni (accontentandosi cioè di una gradazione probabilistica). E' il lavoro più lungo e più delicato, ovviamente.
5 - Prendere i risultati di ciascuna valutazione, e compilare una specie di tabella, tipo A e B, con le diverse gradazioni di cui sopra, riportando le eventuali incongruenze che restassero a carico di ciascun elemento irrisolto.
6 - Identificare e inserire in cima e in coda sia la possibile motivazione che i potenziali cui prodest per ambo le parti, e poi… prendersi una bella settimana di riposo.
7 - Tornare, guardare la tabella a mente fresca e trarre - solo a questo punto - le proprie conclusioni.
Invece quello che fate voi (come lo fanno i cospirazionisti da bar), è prendere un elemento alla volta e cercare di piegarlo a tutti i costi a favore della propria posizione (in questo devo dire che loro sono peggio di voi. Voglio dire: la flechette??? Please!). Primo: questo metodo non porta da nessuna parte. Secondo: se una posizione l'hai già presa, che cavolo stai lì a discutere a fare? Solo per convincere l'altro? In quel caso ricordati che lui è lì per lo stesso motivo, e quindi in realtà a nessuno dei due interessa la verità. (Trovatemi un esempio migliore per perdere il tempo, a questo punto).
Comunque, non sono certo qui per spingervi a riesaminare la vostra posizione, ci mancherebbe (ero venuto sperando il contrario, casomai). Anche perchè il caso Kennedy non comporta responsabilità individuali come l'11 Settembre, dove invece chi continua a sostenere la bugia - dopo aver esaminato l'evidenza e non essendo stato in grado di confutarla - diventa complice di quei crimini, e delle guerre che vi sono state costruite sopra (è questo l'unico motivo per cui io sull'11/9 mi accanisco senza pietà).
Grazie quindi a tutti, e se volete discutere di qualunque argomento sul mio sito, sarete sempre i benvenuti.
Massimo
P.S. Permettetemi solo un esempio, rispetto a quello che io intendo come uso della Logica, perchè rileggendo Federico vedo ora che mi ha "tradotto" molto male. Non ho detto che l'aspetto tecnico non sia importante, ci mancherebbe. Ho detto - o almeno intendevo dire - che è la Logica che deve guidare il primo, e non viceversa.
Prendo proprio una tua frase dei commenti: "Oswald passò a casa, dopo l'omicidio, e prese la sua pistola, pistola con la quale fu ucciso l'agente Tippit."
Ecco, io prima di tutto qui mi domando: hai appena ucciso il presidente. Ti è andata di lusso che non ti hanno pizzicato nel TBD. Sei arrivato a casa pulito, e nessuno ti ha fermato. Ora devi solo fare la faccia un pò agitata, raccontare tutto quello che hai visto alla padrona di casa, e poi metterti sul letto a guardare attento la TV, per capire bene cosa è successo. Così si comporterebbe chiunque di noi in quella sitiuazione (se ovviamente non fosse colpevole). E invece lui cosa fa? Va al cinema, e si porta pure dietro la pistola (che non aveva con sè, giustamente, nel tragitto verso casa).
Chi è che esce di casa, a Dallas, quando hanno appena ucciso il presidente, e in giro a cercare l'assassino ci sono pure i ciechi e i sordomuti? Specialmente poi se l'assassino sei tu? Io in una situazione del genere avrei paura che mi fermassero anche se non ho fatto niente, altrochè andare a spasso. E poi, proprio nel cinema ti ficchi? Ma allora vuol dire non te ne frega proprio niente!, verrebbe da dire. Ma allora è vero che sei uno sporco comunista, e allora quasi quasi mi sa che tu c'entri qualcosa, visto che ti porti dietro anche una bella pistolona. (E infatti, l'unica parte credibile dell'arresto di Oswald è che abbia dovuto sparare a Tippit, una volta pizzicato). Ma se stava a casa sua non gli succedeva del tutto, e anche se passavano di lì lui aveva tutti i suoi buoni motivi per esserci.
Invece così è come Mohammed Atta, che si porta in giro la valigia con i manuali di volo del 767 e le divise rubate della American Airlines. Mancava solo la scritta "terrorista" sulla schiena.
Ciao a tutti.
Modificato da mazzucco3 10/12/2004 11.45