00 23/12/2004 13:31
Su tuo invito, Massimo, ho letto il pezzo intitolato "Perché discutere?", pubblicato QUI.
L'ho trovato interessante e proprio per questo dovresti capirmi quando spieghi:

di fronte a prove fotografiche inoppugnabili ti senti dire cose impensabili

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Io ho prove filmate e fotografiche inoppugnabili, e mi sento ribattere cose impensabili (purtroppo anche da te...)

Diversamente da quanto credi di aver capito io sono proprio uno di quelli che "ha fatto il suo percorso (a volte giusto, altre sbagliato, s'intende), e cerca ora di condurre il dogmatico lungo quel sentiero". Fino al 1998 ero un complottista doc. Le prime lettere che scrissi a Verdegiglio erano chiare: non credevo, punto e basta, alla colpevolezza di Oswald. Non sapevo praticamente niente, ma non credevo (anzi: meno sapevo è più credevo).

Sull'11 settembre non so niente, per cui non posso giudicare. Ma quando dici che "nel frattempo ti aggrediscono con violenza insospettata, quasi fossero convinti che distruggendo il portatore della "mala notizia", in qualche modo scompaia nel nulla anche la notizia stessa" sembra quasi tu ti riferisca, senza saperlo, a Verdegiglio e a me: a parte gli insulti personali c'è anche chi mi ha scritto dicendo che sono un fascista, un manipolatore pagato per fare disinformazione, un agente sotto contratto (giuro).
In questo caso, però, la "mala notizia" la porto io, ed è che non ci fu complotto nell'omicidio Kennedy. Voglio sperare che il tuo bel ragionamento non valga solo in un senso...

Federico Ferrero