welcome to |:| LuogoComune |:| Gennaio 10, 2005
LE REGOLE DEL GIOCO
Come avviene normalmente il dibattito fra cospirazionista e debunker
Che ci si trovi in rete, al bar, o nel salotto di casa propria, la meccanica del confronto fra le due parti è purtroppo abbastanza obbligata, nel senso che si parte necessariamente dalla lista di incongruenze che il cospirazionista riscontra nella versione ufficiale, il che porta il debunker a cercare di controbatterle punto per punto.
Questo metodo ha però il difetto (senza che sia colpa di nessuno) che prima o poi ci si ritrova a discutere accanitamente sul fatto singolo, senza venirne necessariamente a capo in maniera definitiva. E così può succedere col fatto seguente, e con quello seguente ancora.
Questo limite in realtà potrebbe apparire nel pieno interesse del debunker, il quale, riuscendo ad insinuare un qualsivoglia dubbio* su ciascuno degli indizi, può alla fine sostenere che nulla è dimostrabile con certezza. Non va invece dimenticato che una cosa è mostrare che ciascuna incongruenza può anche essere spiegata - in maniera magari un pò acrobatica, ma teoricamente possibile - senza dover implicare per forza una cospirazione, ben altra è pensare che davvero tutte queste incongruenze si siano verificate nel corso dello stesso evento storico.
Un rapido esempio:
C’è una possibilità su un milione che quattro apprendisti piloti riescano, tutti nello stesso giorno, e nell'ambito della stessa operazione, a fare quello che avrebbe fatto ciascuno dei dirottatori dell'11 Settembre? Diciamo che c’è.
C’è una possibilità su un milione che l’intero apparato della difesa più forte del mondo vada tutto, contemporaneamente in tilt, nella maniera inspiegabile in cui è successo? Chiudiamo per un istante gli occhi, e diciamo che c’è.
C’è una possibilità su un milione - o forse un miliardo - che non un passaporto qualunque, ma addirittura quello di uno dei dirottatori, sopravviva all'inferno dell'esplosione nella 2nda torre, e venga ritrovato praticamente intatto, a quattro isolati di distanza, da un agente dell'FBI che passava di lì per caso? E va bene, chiudiamo per un attimo tutto quello che possiamo chiudere, e diciamo che c’è.
Ma quante possibilità ci sono che dozzine e dozzine di incongruenze estreme come queste siano convenute tutte nello stesso momento e nello stesso punto dell’universo, mentre il tutto tornerebbe logicamente normale se solo si cambiasse il nome dell'assassino?
Ecco, questo è ciò che intendevamo nella pagina precedente per "onestà intellettuale": guardare ai singoli eventi, ma sempre nel quadro generale in cui sono inseriti.
***
* Perchè il "ragionevole dubbio"
Volendo, nulla è dimostrabile in assoluto. Persino di fronte ad un omicidio a cui io abbia assistito in prima persona, e dove abbia visto un uomo sparare ad un altro da un metro di distanza, non sarei in grado di dimostrare con certezza assoluta che il primo è il colpevole di quell'assassinio..
Provate solo a pensare all'omicidio di Lee Harwey Oswald, a cui tutto il mondo ha assistito in diretta. E' così irragionevole pensare che in realtà la pistola di Ruby fosse caricata a salve, e che invece a sparare ad Oswald sia stato uno degli sceriffi che gli stanno accanto?
Perchè mai? - mi chiederebbe il procuratore che accusa Ruby.
Per evitare che Ruby ferisse per sbaglio uno degli sceriffi, ad esempio - risponderei io - mentre nella confusione il vero assassino, non visto, avrebbe potuto sparare ad Oswald dal basso verso l'alto, rischiando molto di meno per tutti gli altri.
D'accordo, direbbe il procuratore, è possibile. Peccato però che dall'esame autoptico di Oswald si deduca con chiarezza che i proiettili siano venuti dal davanti, e che quindi l'assassino non possa essere che Ruby. [Sto ipotizzando ad hoc, sia chiaro].
A quel punto io potrei obiettare che l'esame è stato realizzato in maniera imprecisa e frettolosa, oppure che sia irregolare (basta che manchi un timbro da qualche parte), oppure che sia stato addirittura falsificato.
Ma che motivo avrebbero le autorità per falsificarlo? - mi chiederebbe allora il procuratore.
Mah, per esempio, se ci fosse stato un interesse....ecc ecc -
Ovvero, finchè io avessi una sola alternativa ipoteticamente valida per contrare ciascuna tesi del procuratore, si potrebbe andare avanti all'infinito, senza arrivare mai ad una conclusione certa.
E' per questo che tutte le legislazioni moderne hanno introdotto, nel processo penale, il concetto di "ragionevole dubbio", al di là del quale ogni fatto "dimostrato" va ritenuto dimostrato in assoluto.
M.M.