00 27/01/2005 17:41
Ricordo il caso Zanfretta.E' strano,propio l altro giorno discutevo con amici dei cosidetti UFO.Sembra che vi siano delle,per così dire,ondate periodiche di avvistamenti.Uno dei maggiori picchi fu tra la fine degli anni 40 e quella dei 50.Un periodo "aureo" per tutti gli studiosi del fenomeno.Gli avvistamenti sembrarono decrescere numericamente durante gli anni 60,come se la conquista dello spazio (con buona pace di Mazzucco)da parte dell uomo avesse illuminato una stanza oscura scacciandone le ombre.Il secondo grande picco fu negli anni 70,sopratutto nella seconda metà di quel disgraziatissimo decennio.Rammento perfettamente (ero un ragazzino poco più che decenne allora)le decine di avvistamenti,i "rapimenti",le centinaia di libri sull argomento,le riviste a larga tiratura.Poi a partire dai primi anni 80,quasi più nulla.E' bizzarro anche notare che i picchi di avvistamenti coincidono con stagioni particolarmente fortunate per i film di fantascienza:Negli anni 50 ricordiamo le innumerevoli pellicole di genere tipo:"Ho sposato un mostro venuto dallo spazio",ma anche piccoli capolavori come:"Ultimatum alla terra","La guerra dei mondi","Cittadino dello spazio","Il pianeta proibito".I 70 sono la stagione di film come "Guerre stellari","Incontri ravvicinati del III tipo","Star Trek,the motion picture","Alien".Per quel che riguarda gli avvistamenti e gli "incontri ravvicinati"io credo che gli alieni siano (sopratutto in particolari periodi di inquetudine politica o sociale)la versione tecnologica di ciò che nel mondo pre-industriale o paleo-industriale erano le fate e i folletti.Fino a cento anni fa decine di persone avevano incontri ravvicinati con esponenti del "piccolo popolo".Serissimi vicari di campagna,posatissimi fattori,persino medici comdotti giuravano in perfetta buona fede di aver visto leupracani,silfidi,folletti.Come non notare un parallelismo tra il famoso affare delle fotografie scattate alle fate dalle bimbe di Cottingley (per difendere le quali si scomodò perfino Sir Arthur Conan Doyle,il padre di Sherlock Holmes)e le foto di dischi volanti come il celebre "disco di Adamsky"? Il grande critico d arte Federico Zeri sosteneva che in "particolari condizioni gli esseri umani riescono a materializzare le proiezioni della propia mente".Senza arrivare a tanto ritengo che si potrebbe parafrasare la famosa frase che Shakespeare mette in bocca ad Amleto in "Ci sono più cose nelle mente umana,o Orazio,che in cielo in terra e nella tua filosofia".













[Modificato da carmelo pugliatti 27/01/2005 17.49]

carmelo pugliatti