00 27/01/2005 20:18
Cari amici, grazie per le cortesi risposte. Sono 'accordo sulle valutazioni in merito a Zanfretta come possibile visionario, ma, col metodo "alla Kennedy", torno su quanto vi ho chiesto: i rilievi e i rapporti di persone estranee alla "mente" di Zanfretta (ossia Carabinieri, colleghi, soccorritori, tracce fotografate, 52 testimoni di luci, ipnotisti, la rivelazione sotto ipnosi che gli alieni si recavano il giorno dopo sopra la Spagna e l'effettivo avvistamento di UFO sul cielo di Guadalajara il giorno dopo, l'auto ritrovata su un monte dove non poteva essersi recato) devono considerarsi una macchinazione del metronotte o di suoi amici buontemponi che volevano spaventarlo o esiste un dato OBBIETTIVO e CONCRETO di qualcosa che è estraneo alle possibilità di Zanfretta? Ossia, SCARTANDO GLI ALIENI e avallando pure la mitomanìa possibile del metronotte, a cosa sono concretamente dovute le circostanze che gli investigatori hanno dovuto mettere nei loro rapporti? Anche pensando che Zanfretta abbia creato lui i segni sul terreno, esiste una spiegazione a ciò che è stato rivelato dalle registrazioni dell'ipnosi e dai testimoni (soccorritori, gente della zona)? Cos'ha visto DAVVERO quell'uomo? Solo un ladro molto alto con occhiali dalle lenti gialle bombate (di moda in quegli anni) e il bavero dell'impermeabile alzato? Poiché non esiste una sezione UFO in questo sito (ma le chiacchiere su UFO e JFK non sarebbero fuori tema, credo), non insisto su questo argomento e attendo notizie da Genova o da altri amici alla mia email. Grazie a tutti. Cordiali saluti. DV
Diego Verdegiglio