00 09/03/2005 12:00
DIEGO: Ti spiego il mio problema riguardo al libro. Immagina di essere tu a doverti documentare sull'11 Settembre, ed avessi per le mani un mio libro che un certo punto dice, ad esempio: "La velocità di entrata è calcolata in 500 miglia orarie, e il primo effetto dell'esplosione si verifica dopo che il canister è già fuoriuscito per tre quarti dall'edificio, con una velocità di almeno 400 miglia orarie. Questo significa che non può essere stato spinto dalla forza dell'esplosione, ma che deve avere una sua forza propellente, indipendente dall'aereo."

Tu cosa fai? Vai avanti a leggere tranquillo per altre 400 pagine, o vai a verificare cos'è 'sta storia del canister? Ora, io del caso Kennedy conosco quasi tutti gli elementi in discussione, ma come sappiamo li conosco anche "a orecchio", e quindi man mano che tu affronti un argomento io sento il bisogno di approfondire.

E siccome la struttura del tuo libro (finalmente l'ho capita) non è lineare, ma orizzontale, ad ogni giro di pagina mi trovo in una situazione simile a quella descritta. Comunque mi diverto e vado avanti, quindi io da parte mia non vedo problemi.

Il tuo libro è chiaramente "per addetti", e quindi parte dal presupposto che molte delle cose che dici siamo già note a chi legge.

Se proprio vuoi un appunto (tanto per rovinarti una mezz'oretta), devo dire che sono rimasto tanto colpito dall'approfondimento degli aspetti tecnici (specialmente nella parte delle interviste finali), quanto perplesso nel vedere come spesso ti liberi sbrigativamente di certi personaggi "scomodi". Ad esempio, la Clemens, che tu citi solo tre volte brevemente, per definirla "fantomatica" e lanciare non si capisce quali sospetti sul fatto che abbia parlato solo in ritardo. La donna è lì, la vedi, la senti, non sembra certo una che mente, e se dice che è venuta a trovarla l'FBI dicendole di tacere non vedo proprio perchè dovrei dubitarne: anzi, con quello che dice di avere visto!

Massimo