00 24/04/2005 15:55
Ma il problema è che ci siamo accorti che è stato propio un "lone gunman",altrimenti saremmo ancora tutti complottisti.E' quì il punto.Fino a quando l ipotesi Oswald ci appariva estremamente improbabile,se non assurda,è ovvio che la presenza di una cospirazione fosse una conseguenza lampante.Si poteva semmai ,in seconda battuta,discutere se fosse stata la mafia,settori della CIA e dell FBI,i petrolieri Texani,o un ristretto numero di fanatici,ma il complotto rimaneva un punto fermo,un dato acquisito,un fatto storico.Poi,pian piano,alcuni "luoghi comuni" sono stati smontati,alcune "fatti" si sono rivelati leggende,se non delle autentiche bugie.Viceversa ormai la presenza di un secondo sparatore è divenuto un articolo di fede.Bisogna infatti credere che l autopsia del Presidente sia stata alterata,che le foto del cadavere (se non il cadavere stesso)siano state falsate,che tutte le prove raccolte siano state inventate,e che "LORO" abbiano ormai distrutto quelle autentiche.Padronissimi,chi vuol credere creda, ma almeno non pretenda di veicolare una discutibile opinione come la VERITA'.Alla fine di tutto l' unica cosa veramente importante per me è di essere arrivato al termine di un percorso,di aver trovato delle risposte alla fine di un uomo,di un epoca,di una speranza.A me,più degli ultimi otto minuti della sua vita,interessa John F. Kennedy,la sua storia,la sua Presidenza,le straordinarie potenzialità che avrebbero potuto svilupparsi negli anni successivi se egli fosse vissuto.Dallas la percepisco ancora come una ferita, una cesura traumatica,un evento che mai avrebbe dovuto verificarsi,e nel quale un piccolo balordo ventiquattrenne dall ego malato cambiò in peggio il corso della storia.
carmelo pugliatti