00 29/04/2005 18:35
Caro Riccardo,innanzi tutto benvenuto.Tutti coloro che si trovano in questo forum hanno origini comuni,ossia tutti me compreso, sono stati dei complottisti.Eravamo tutti quanti convinti dell impossibilità che ad uccidere Kennedy fosse stato il solo Oswald,che la traiettoria ricostruita dalla commissione Warren,il cosidetto "proiettile magico" fosse un insulto all intelligenza,che il percorso del corteo fosse stato cambiato all ultimo momento,che il colpo mortale avesse raggiunto il presidente dal davanti,che uno sbuffo di fumo visto da alcuni sulla collinetta testimoniasse lo sparo di un secondo killer ,Che Oswald non avesse il tempo materiale per piazzare i tre colpi,ecc,ecc,ecc.Tutto questo perchè,almeno fino all inizio degli anni novanta,la stragrande totalità del materiale pubblicato in Italia sul delitto di Dallas era "a senso unico",di matrice complottista.Ricordo la mia sorpresa ed indignazione quando mi capitò tra le mani lo splendido "Morte di un Presidente" di William Manchester,probabilmente il resoconto più completo sulle ultime ore di JFK,sulla sua morte,e sui suoi funerali.Il libro,semplicemente dava come fatto acquisito che a sparare fosse stato il solo Oswald.Come diavolo faceva Manchester a sostenere una simile assurdità,pensai.Mi turbò non poco anche apprendere come i più stretti collaboratori di Kennedy,uomini dalla fedeltà a tutta prova,non credevano al complotto.Ricordo la furia di Pierre Sallinger,il mitico addetto stampa del Presidente quando durante uno speciale televisivo della Rai gli ospiti in studio iniziarono a parlare di complotto.Ma a parte queste note dissonanti continuavo a credere che Kennedy fosse rimasto vittima di qualche sorta di cospirazione.Le cose cambiarono dopo il film di Oliver Stone,"JFK".Tutti gli studiosi,alcuni Kennediani di ferro come Arthur Schlesinger (che era stato assistente speciale del Presidente alla Casa Bianca)misero in evidenza come dal punto di vista storico il film (cinematograficamente bellissimo)sia un cumulo di falsità.Lo stesso Stone si difese dicendo di non aver voluto fare un opera storica,e che "JFK" è soltanto un apologo sul potere.Dopo quella pellicola cominciarono anche in italia pubblicazioni e speciali televisivi equilibrati che smontavano pezzo per pezzo la teoria della cospirazione,dimostrando addirittura che molti pezzi forti "complottisti" sono autentiche falsità (es.Il proiettile "magico",o lo "sbuffo di fumo" sulla collinetta).Credo che l archivio di questo forum rappresenti la migliore documentazione in lingua Italiana sull assassinio di John F. Kennedy presente sul Web; quindi permettimi di essere d'accordo con te,Caro Riccardo a proposito della tua pigrizia nel cercare.Se posso darti un ultimo consiglio,non prendere come punti di riferimento nè Stone,nè Garrison.Di Stone,grande regista e grandissimo falsario storico abbiamo già parlato (Se avrai il tempo e la pazienza di girare un pò su Internet troverai moltissimi siti che "fanno le pulci" al suo "JFK").Ripeto per sua stessa ammissione la sua NON é UN OPERA STORICA.Quanto a Garrison,non devi immaginartelo come il personaggio del film interpretato da Kevin Costner.Garrison era in realtà un procuratore distrettuale compromesso con la criminalità organizzata di New Orleans (il giudizio non è mio,ma di uno dei "Papi" del complottismo Italiano,Gianni Bisiach)e malato di protagonismo.Sai qual' era il teorema originale di Jim Garrison? che Kennedy fosse stato ucciso da una cospirazione di omosessuali gelosi della sua immagine virile !!!! Dovendo propio essere complottista,almeno meglio le tesi del Signor Mazzucco;storicamente infondate,ma almeno non grottesche.

[Modificato da carmelo pugliatti 29/04/2005 18.39]

carmelo pugliatti