00 01/05/2005 20:12
Caro Max,John F. Kennedy non era affatto un "guerrafondaio",era tuttavia un Presidente forte che aveva vinto le elezioni del 1960 promettendo di ridurre il "Gap" missilistico (in realtà inesistente) tra l Unione Sovietica e gli Stati Uniti,e di rimettere in moto l America dopo gli anni "sonnacchiosi" di Ike Eisenhower. Mentre noi stiamo fermi i Russi ci stanno superando,dallo spazio agli armamenti,dalla conquista delle menti e dei cuori dei popoli in via di sviluppo,all organizzazione di movimenti insurrezionali nel terzo mondo .Rimbocchiamoci le maniche,"Non chiedete cosa possa fare per voi il vostro Paese,chiedetevi cosa potete far voi per esso".Questa era in realtà la "Nuova Frontiera".Il programma di riarmo promosso da JFK fu massiccio,ed egli commise l enorme errore di valutazione di incrementare in misura enorme il coinvolgimento Americano nel Vietnam;Tuttavia non bisogna dimenticare che seppe prendere le decisioni più giuste durante la crisi di Cuba salvando il mondo dall apocalisse ,e che era sinceramente interessato ad una limitazione dei test nucleari.La intelligenza,la sua immensa popolarità , il suo carisma lo rendevano molto più temibile per i Sovietici di quanto non sarebbe stato un Presidente "ultrafalco".Quanto a RFK non bisogna confondere il Bobby ministro della giustizia con il Senatore che tentò la scalata alla Casa Bianca nel 1968.Negli anni di Camelot Robert Kennedy era spesso su posizioni più "dure" del fratello (alcuni dicevano che in realtà era un gioco delle parti).Dopo la morte di JFK ,Bob attraversò una crisi che lo portò ad una profonda maturazione personale. Attraverso il dolore divenne un uomo migliore,più compassionevole,più giusto,più umano.Con lui l America ha purtroppo perduto un potenziale grandissimo Presidente.
carmelo pugliatti