00 24/06/2005 12:38
Massimo,

"In linea di principio", locuzione che mi piace quanto "nella misura in cui", non significa niente. Come si fa a parlare di una "massa governativa" come fosse un unicum, mettendo insieme casi di conclamate insabbiature, violazioni di diritti, soprusi e reticenze (la Cina, l'Urss, i regimi sudamericani...) con il caso Kennedy non lo so proprio, per cui a una domanda del genere preferirei non dover rispondere. Prova magari col tuo amico a quattro zampe...

Ti ripeto la risposta, invece, SUL CASO KENNEDY visto che, se non sbaglio, di quello trattiamo: NEL CASO KENNEDY non abbiamo un Esecutivo da Repubblica Popolare che monta un caso inesistente per coprire un golpe, né tantomeno un grossolano tentativo di insabbiare una verità palese a tutti. Ma sono io a non capire: tu vuoi che dica "Sì, in generale è chiaro che ci può essere uno Stato che uccide il suo capo e poi fabbrica prove false"? Sarebbe come dire che in generale può accadere che una mamma uccida il figlio. Ma che vuol dire "in linea di principio"?

La tua impostazione mentale, straordinariamente chiara nel tuo messaggio 321, è racchiusa nella frase: "Che bello sarebbe, potersi fidare delle prove, e dei cosiddetti recinti di ferro".
Ma se la pensi così, Massimo, perché perdi ancora tempo con scamiciature e affini? Perché discuti di cose che possono essere totalmente inventate dall'origine? A questo punto mi chiedo: ma chi me lo dice che abbiano solo trovato frammenti di Carcano? E che Tague non sia un finto ferito messo lì da qualcuno? Lo decidi tu, Massimo, quali indizi e prove sono veri e quali falsi?
E soprattutto, stai di qua o di là? Accetti le regole del gioco, cioé di usare i dati di fatto a disposizione, o altrimenti salti la barricata (automaticamente, come diresti tu) nel momento in cui fai sapere che, da un giorno all'altro, potrai dire che le prove sono tutte false?

Perché se fai parte di questa seconda scuola di pensiero ti inviterei a non dilungarti sui bossoli o sui guanti di paraffina, o sul film di Zapruder: tanto, voglio dire, con l'asso in mano per cui "è tutto falsificato" non esiste più non solo il gioco, ma sparisce pure il tavolo su cui giocare.
Dopodiché sarò lieto di disquisire con te di quanto sia ingenuo, stupido o altro "fidarsi" delle prove ufficiali. Ma solo dopo aver chiuso una partita che, mi pare, tu voglia tenere aperta continuando a chiedermi quale sia la mia tesi (tre spari, uno sparatore: rileggi il sito, non è cambiato) ma dall'altra già paventando l'ipotesi si avvalerti della carta "spazza-tutto" dicendo che i filmati e le foto sono falsi, le analisi false, i testi corrotti, i documenti riscritti, le altre prove cancellate.

Veniamo al tentativo di conclusione. La premessa che fai, sul chi abbandona discussioni, sull'implicita serietà della questioni da te poste e su cui DV avrebbe "scantonato", posso solo ricordare una tua uscita sulla faccia di Tippit scollata e incollata su quella di JFK: "Perché no?", dicesti. Ecco, in quel caso e in altri simili il minimo, ma proprio il minimo che si possa rispondere, se lo si vuol fare, è esattamente "Hai ragione tu, tanti saluti".
Il tuo ragionamento sta in piedi fino a quando non diventa arbitrario, ovvero quando dici (punto 6): secondo il buon senso quella palla non poteva fare quella cosa. Poi scivoli (piano inclinato?) nei punti 7, 8, 9, fino a giungere alla conclusione che le possibilità di Oswald sono una contro 999. E perché non una su dieci? Cento? Diecimila? Un milione?
Non è affatto vero che nell'ipotesi dello sparo attorno a Z160 ci sono due improbabilità di altro grado che si sommano, questo lo dice Massimo Mazzucco. E solo Massimo Mazzucco. Essendo tu Massimo Mazzucco credo che sarai concorde con te stesso, ma io non sono tenuto a stare ai tuoi clacoli arbitrari: quanto è probabile la scamiciatura sull'asfalto? Uno su cento. Quanto la deviazione del ramo? Uno su dieci. Ma perché, ma su quale base, ma quale "esperto" ha mai detto una cosa simile? Da dove tiri fuori l'alta improbabilità che si moltiplica con un'altra quasi impossibilità?
E in ogni caso: essendo questo il nucleo del tuo ragionamento, ed essendo a dir poco opinabile, ma comunque NON quantificabile, io ti rispondo a buon diritto che l'ipotesi del primo colpo è già in sé del tutto plausibile e, unita al resto della sparatoria e degli elementi da essa ricavati, diventa altissimamente probaible.

Quindi no, sono desolato: tesi è e tesi rimane. Farla scadere a ipotesi irrealistica è una TUA inferenza NON basata su altro se non su considerazioni che niente hanno a che fare con la scienza né con i fatti, ma con opinioni personali (condite da una buona dose di prevenzione verso ciò che è ufficiale e ciò che non è "losco"). Opinioni legittime, rispettabili come tali, ma che non puoi chiedere di accettare come dati pacifici. Perché non lo sono.


Saluti
FF

PS Ti ringrazio per aver letto anche quest'ulteriore "frullatura di parole inutili". Ottengo sempre risposta, peraltro: eccola là, l'utilità...

PPS Carmelo e Diego sono graditissimi ospiti, sottolineo, graditissimi da sempre, nel mio forum, e in questa cartella specialmente, che tuttavia presenta più messaggi tuoi che di qualunque altro utente... Come "imbucato" che lamenta maltrattamenti e discriminazioni sei trattato meglio di una guest star, non è il caso di piangere sempre miseria!
Federico Ferrero