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"La chiave remota del delitto di Dallas-il complotto dei congiurati di Nuova Orleans si spiega nei suoi moventi psicologici,con un esempio classico nella storia criminale degli Stati Uniti: il delitto Leopold-Loeb. Ríchard Loeb e Nathan Leopold (insieme a destra), figli di milionari nella Chicago del 1924, organizzarono nel maggio di quell'anno un crimine che avrebbe dovuto essere perfetto. Uccisero un bimbo allo scopo, poi dichiarato, di rendersi conto di quello che poteva essere lo stato d'animo di un assassino. Malgrado la cura posta nell'elìminare tutte le prove, i due criminali commisero, dopo il delitto, un errore che li perdette. Il loro orribile misfatto è stato assunto come esempio dalla scienza criminale e spiegato con un complesso che porta appunto il nome di "complesso di Loeb e Leopold". Jim Garrison si dice certo che gli uomini che prepararono ed attuarono l'assassinio di Kennedy erano preda del medesimo complesso. In altre parole si tratta di questo, anche secondo l'opinione di un celebre psichiatra e neurologo tedesco: « Il complesso di inferiorità sociale di cui soffrono gli omosessuali si trasforma facilmente in volontà omicida quando essi sono tra volti dall'odio e dall'invidia. Odio ed invidia che in genere si puntualizzano su un oggetto che ha il potere di turbare profondamente l'animo degli anormali: una personalità luminosa, un eroe popolare che gode dell' ammirazione di tutti. Anche la straordinaria quantità di delitti connessi con l'attentato a Kennedy può essere spiegata allo stesso modo: lo spirito di gruppo tra gli omosessuali esige una radicale elíminazione di tutte le persone che possono costituire un pericolo per il gruppo, una volta che la loro condízione di anormali sia diventata di dominio pubblico ».

carmelo pugliatti