00 13/11/2005 23:43
In merito a Maurizio Baiata, ricordo che gli telefonai alcuni anni fa, mentre scrivevo il mio libro (la sede della società editrice era a Viale Mazzini, nel mio quartiere) perché aveva pubblicato in videocassetta l'edizione italiana di un'inchiesta TV americana di taglio fumosamente complottista (appena potrò fare scavi archeologici nella montagna di mie VHS, vi saprò dare il titolo, se interessa a qualcuno). Gli dissi che il contenuto di quell'inchiesta mi sembrava quantomeno discutibile, ma fui bloccato da una torrenziale e veemente difesa delle teorie complottiste. La brusca furia logorroica di Boiata fu tale che non volli cacciarmi nel vespaio, mi ritirai in buon ordine e con la maggiore educazione possibile, dato che dall'altra parte tirava un'aria molto simile alla sbattuta in faccia della cornetta. Da allora non ho più parlato con Baiata, che ascriverei d'ufficio alla sezione complottisti del tipo "Voi non capite nulla, siete dei creduloni: QUELLI hanno nascosto e falsato le prove del complotto". Ovviamente, non sono chiuso ad un confronto con lui, purché non mi seppellisca sotto una valanga di parole appena apro bocca...
Diego Verdegiglio