00 21/11/2006 18:13
Re:

Scritto da: carmelo pugliatti 21/11/2006 15.59
Assolutamente.Per esempio non si poteva dire al telegiornale "membro del Parlamento" per non dare adito a doppi sensi.Quando nel 1958 chiusero le case di Tolleranza alla TV il giornalista Ugo Zatterin diede la notizia con un complicato giro di parole senza mai nominare prostitute,postriboli,protettori,ecc,tanto che chi non sapeva di cosa si stesse parlando non capì assolutamente nulla.A quei tempi si diceva:" la TV entra nelle case,nei conventi,tra i bambini,le signore anziane,non possiamo nè dobbiamo dare scandalo".Era un altra Italia.All'epoca del suicidio di Tenco le cose erano già molto cambiate,ma continuava una certa censura preventiva.Viste le statistiche che dimostrano quanuto i suicidi di gente celebre possano dare seguito a casi di imitazione negli adolescenti,forse la prudenza di allora (anche se oggi sarebbe giudicata eccessiva) non fu del tutto sbagliata.Del resto,pur con tutte le ipocrisie di allora, chi si sentirebbe di dire che l'Italia di oggi è migliore di quella degli anni 60? Pochissimi credo.




io credo che forse l' italia degli 60 era troppo censurata mentre oggi abbiamo l' effetto opposto .
non abbiamo un ' equilibrio purtroppo. [SM=g27825]
i ragazzi oggi non hanno ideali, non hanno stimoli, non sanno confrontarsi.[SM=g27834]
hanno tutto gia' pronto e impacchettato, senza alcun sacrificio.
certo pero' gli anni 60 hanno comunque il loro fascino credo!!