Il Forum di johnkennedy.it Il forum sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy

Morto Cassini, lo stilista di Jackie

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    Stefano F.
    Post: 500
    Registrato il: 21/11/2002
    Veterano
    00 19/03/2006 14:08
    Citato anche qui nel forum da Diego Verdegiglio come fautore dello "stile Jackie", Oleg Cassini è morto a Long Island all'età di 92 anni. Fece di Jacqueline Kennedy la first Lady più elegante della storia degli Stati Uniti, e quindi contribuì non poco al mito di JFK.

    Stefano.
    Stefano
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    Diego Verdegiglio
    Post: 1.068
    Registrato il: 18/11/2002
    Veterano
    00 19/03/2006 22:04
    E' un altro pezzo di storia che se ne va. Sic transit...
    Diego Verdegiglio
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    carmelo pugliatti
    Post: 950
    Registrato il: 17/12/2002
    Veterano
    00 19/03/2006 22:38
    carmelo pugliatti
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    !presidente!
    Post: 154
    Registrato il: 27/05/2005
    Frequentatore
    00 21/03/2006 15:21
    Non avevo mai sentito parlare di questo personaggio, comunque vista la sua "fama", concordo con ciò che dice il Sig. Verdegiglio..
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    carmelo pugliatti
    Post: 951
    Registrato il: 17/12/2002
    Veterano
    00 24/03/2006 15:57
    Dal "Corriere della Sera":Morto Oleg Cassini: vestì Jaqueline Stroncato a 93 anni da un'emorragia cerebrale. Era di madre italiana. Fu il primo a intuire le potenzialità del marchio nella moda – Nell’epoca d’oro dei Kennedy, la sua fama era paragonabile a quella attuale di Armani o Versace. Oleg Loievskij, meglio conosciuto come Oleg Cassini, che è morto di emorragia cerebrale un mese prima di compiere 93 anni, divenuto ricco e famoso come lo stilista delle dive di Hollywood e di Jackie Kennedy, era in un certo senso l’ultimo sopravvissuto dell’America degli anni ruggenti del Grande Gatsby raccontata magistralmente da Scott Fitzgerald. Ma, anche se, come il protagonista del libro, abitava negli Hamptons a Long Island, in una fantasmagorica villa protetta da altissime siepi di bosso sul mare, Cassini era un esteta, un uomo che era stato capace di elevare la moda – come avrebbero fatto, dopo di lui e con ancora maggiore successo, i più grandi stilisti italiani – a livello di raffinatissimo artigianato e, nei casi megli riusciti, perfino di arte.
    Oleg Cassini, nato nella Parigi della Belle Epoque nel 1913, appena prima dello scoppio della Grande Guerra mondiale, era figlio di Aleksandr Loievskij, un diplomatico russo dell’epoca degli zar sposato con l’italiana Margherita Cassini de’ Capizucchi, una nobile bolognese. Fu così che nel 1917, con lo scoppio della Rivoluzione Russa, i genitori del piccolo Oleg si videro costretti a trasferirsi a Roma dove la marchesa Cassini, in seguito al tracollo del marito ambasciatore, al quale i bolscevichi avevano confiscato i beni e tolto anche lo stipendio, cercava di sbarcare il lunario improvvisandosi, come allora si diceva, «modista» in una boutique.
    EMIGRANTE - Fu così che a 25 anni, con l’avvicinarsi della seconda guerra mondiale, il giovane e avvenente Oleg, italo-russo come cultura e cresciuto in Italia in un ambiente cosmopolita, prese la decisione di trasferirsi in America con due scopi precisi: trovarsi in fretta una moglie ricca e cercare di sviluppare l’attività avviata da sua madre in Italia anche a New York. Ma Oleg Cassini (che per motivi di immagine aveva adottato, ritenendolo più elegante, il cognome materno) a parte l’intuito e un istintivo talento, non aveva esperienza commerciale né organizzativa. Da qui nacque l’idea, rivelatasi poi fortunata, di muovere i primi passi nel mondo, allora in rapida espansione, del cinema: come costumista della Paramount.
    HOLLYWOOD - Con questo esordio, si aprirono in fretta per il nuovo arrivato le porte di Hollywood. Elegante, distinto e sicuro di sé, in poco tempo Cassini riuscì a conquistarsi prima la simpatia e poi la fiducia di tutte le più celebri dive. Da lui, anche se il suo stile geometrico e semplice era considerato dai tradizionalisti troppo severo, incominciarono a vestirsi sempre più spesso attrici come Veronica Lake, Natalie Wood, Grace Kelly (con la quale lo stilista ebbe un lungo flirt) e Gene Tierney, da lui sposata in seconde nozze nel 1941, dopo un primo tempestoso matrimonio con la vivace Mary Fahrney, moglie a distanza ravvicinata di ben sei mariti consecutivi nonché ereditiera di un consistente impero dei farmaceutici. Poi, dopo alcuni anni, da lui incominciò a vestirsi anche Marilyn Monroe. «Quando scese dal transatlantico – racconta Marianne Cassini, terza e ultima moglie dello stilista, un’ex modella oggi presidente e erede della Oleg Cassini Inc. – lui nella valigia aveva solo una racchetta da tennis e lo smoking; ma aveva soprattutto la capacità costruire un impero».
    JAQUELINE - Fu però soprattutto a partire dagli anni ‘60, con Jacqueline Kennedy, per la quale Cassini creò oltre 300 vestiti, che la leggenda del coutourier italo-russo venuto da Roma si fuse inestricabilmente con il mito della Camelot dei Kennedy e del più popolare presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy. Ma a parte il talento, a consolidare il nome dello stilista, al quale perfino il Metropolitan Museum di recente ha dedicato una mostra intitolata «Jacqueline Kennedy: gli anni della Casa Bianca», ha contribuito moltissimo un altro ingrediente: l’infallibile estro del marketing. Cassini è stato il primo, nel suo settore, a capire – e soprattutto a commercializzare - le potenzialità immense di un marchio. Oggi, attraverso una rete fittissima di accordi e licenze di esclusiva, il marchio «Oleg Cassini» compare su tutto, dalle valigie agli smalti per le unghie. Dopo di lui, quella effimera creatura che si chiama «alta moda» si è trasformata in un business globale il cui prodotto finito è in definitiva lo stesso in tutte le parti del mondo: un sogno.
    Renzo Cianfanelli
    19 marzo 2006

    [Modificato da carmelo pugliatti 24/03/2006 15.59]

    carmelo pugliatti