00 08/06/2006 23:40
Il riarmo massiccio durante la presidenza Kennedy era fortemente indirizzato dal presidente stesso. Due erano i motivi che si prefissava chiaramente già in campagna elettorale: primo, sicurezza e sviluppo ottenuti con investimenti statali anche in gran parte nel settore militare. Secondo, sottrarsi all'unica risposta possibile in caso di conflitto con l'Unione Sovietica. Fino ad Eisenhower,per gli USA e la NATO l'unica risposta in caso di conflitto con i sovietici era la "rappresaglia massiccia" con missili nucleari strategici. A questo risposta, però, è facile comprendere con gli USA fossero, per così dire, impiccati. I sovietici poteva tirare la corda sempre un po' di più, sicuri che la democrazia USA ci avrebbe pensato più e più volte prima di scatenare una guerra nucleare senza vincitori. Vale scatenare la fine del mondo per qualche paese sperduto dell'Est o del Sud-est? E per un'altro pezzetto di Europa " preso" ancora dai comunisti? E per Berlino? Dobbiamo a JKF queste riflessioni, e la sua risposta , concretizzata dal suo consigliere militare Taylor, fu: creiamo la possibilità di una risposta "flessibile". La capacità militare, quindi, di una possibile risposta flessibile e proporzionata alla provocazioni e possibili minaccce sovietiche. Questo comportava massici investimenti militari per rinnovare e ammodernare la macchina militare USA, rendendola pronta ai diversi scenari tattici.

[Modificato da Stefano F. 08/06/2006 23.44]

Stefano