00 01/08/2006 23:29
Capisco la sua sicurezza e non mi permetto di porle obiezioni.
Mi permetto però di puntualizzare una cosa;
con contesto, non intendevo dire che Kennedy vivesse in una situazione da terzo mondo, certo però aveva dato motivo a molte personalità appartenenti alle alte sfere del potere americano di essere molto malcontente del suo operato (Allen Dulles, cia in genere, stato maggiore forze armate, ecc...) aveva cambiato notevolmente certe concezioni, ad esempio sulle questioni razziali, sulla politica con l'Unione Sovietica e l'est in genere...e come si sa, non da tutti quell'"aria di nuovo, di cambiamento" era ben vista.
Sul fatto che poi gli sia successo il suo vice, Johnson, non credo possa essere ritenuto una gran prova di normalità tale da costituire un'altra prova del non complotto. In fondo, chi potrebbe mai dire che non fosse proprio Johnson uno dei cospiranti? (non lo credo io eh, lo pongo solo come esempio, la sete di potere può far cambiare molte cose). Inoltre, la guerra del Vietnam cominciò sotto il governo Kennedy, ma conobbe la tragedia e lo sfogo massimo sotto la presidenza Johnson, che mi risulta non tenne nemmeno una condotta così meritoria in parecchie fasi di quel conflitto. Scusi per l'ennesima risposta...volevo solo puntualizzare il senso delle mie parole.
Saluti.