00 02/09/2006 17:47
Un saluto e benvenuto, RobP. Capisco bene le sue considerazioni. Oggi, con la Rete, si è amplificata la capacità di ricevere informazioni: sta alla sensibilità personale vagliarle e decidere per l'attendibilità o meno di una fonte. Vale anche per il caso Kennedy, del quale si sono occupati giudici e giornalisti ma anche "nani" e ballerine.

Il senso critico o lo si ha, o non lo si ha. Il filtro per separare il grano dal loglio è proprio quello: non improvvisarsi giudici del vero e del falso, non cadere nell'apriorismo (vestire una casacca è sintomo e causa di approcci fallaci alla storia e alla cronaca), non relativizzare all'infinito nell'errato intendimento di non credere a tutto quello che viene detto (chi controlla? E chi controlla i controllori? E i controllori dei controllori? Con un metro simile si potrebbe mettere in dubbio la stessa esistenza in vita del povero Presidente Kennedy: chi ha la prova provata che sia mai esistito? E Hitler? E Napoleone? E l'antica Grecia?)
Dare un senso al termine "ragionevole": non posso avere l'analisi del DNA di Carlo Magno e di tutti i suoi discendenti ma so che Carlo Magno non fu un parto delle cronache dei tempi.

Un simile atteggiamento non è partigiano, non porta necessariamente verso l'istituzionale (che nelle scienze umane, diversamente da quanto si crede, esiste sino al momento in cui non viene ampliato, modificato, anche contraddetto).

Per ricordare l'impostazione del vecchio sito su Kennedy mi capita di rileggere questa voce su Wikipedia:
Teoria del complotto
Federico Ferrero