00 09/11/2006 02:17
Caro Ferrero,
mi permetto di intervenire sull'argomento che Lei tratta in questa sezione per citarLe i nomi dei cinque testimoni, posti in vari punti lungo il corteo, che videro l'effetto dell'impatto di un proiettile o di scheggia di proiettile su Elm Street, dietro l'auto del Presidente: sono tutti citati nelle testimonianze della Warren Commission, ma Jim Moore ("Conspiracy of One", Fort Worth, 1992, pp. 198-201) li riporta spiegando cosa dichiararono di aver visto.

Virgie Rachley Baker, Jack Franzen e sua moglie, Harry Holmes, Royce Skelton. Come Le dissi già una volta, ho "sepolta" da qualche parte una foto di una pubblicazione italiana con una foto ripresa su Elm Street quel giorno, in cui si vede chiaramente la traccia fresca e allungata di qualcosa che ha intaccato l'asfalto. Prima o poi la troverò e gliela invierò per un'eventuale pubblicazione. Alla pagina 198 Jim Moore aggiunge:

"THE FIRST SHOT STRUCK THE ELM STREET NEAR THE RIGHT REAR OF THE LIMOUSINE. BOUNDING LOW BENEATH THE AUTO, IT RANGED DIAGONALLY ACROSS DEALEY PLAZA AND STRUCK THE SOUTH MAIN STREET CURBWAY. THE IMPACT KNOCKED PIECES OF CONCRETE INTO THE FACE OF SPECTATOR JAMES TAGUE... PERHAPS THE BULLET WAS DEFLECTED AT FIRST BY A TREE BRANCH. THE SLUG STRUCK THE CONCRETE BEHIND AND TO RIGHT SIDE OF THE PRESIDENT AUTOMOBILE. AS FAR AS I CAN DETERMINE, NO EXAMINATION OF THE ROAD SURFACE WAS EVER UNDERTAKEN BEFORE ELM STREET WAS REPAVED SOME MONTHS AFTER THE ASSASSINATION"

(Il primo proiettile colpì Elm Street vicino alla parte posteriore destra della limousine. Rimbalzando basso al di sotto dell'auto, attraversò diagonalmente Dealey Plaza e colpì la curva stradale di Main Street. L'impatto fece saltare pezzi di marciapiede sulla faccia dello spettatore James Tague... Forse il proiettile era stato deviato inizialmente da un ramo d'albero. La pallottola colpì il marciapiede di cemento dietro e a destra rispetto all'auto presidenziale. Come potei appurare più tardi, non fu fatto nessun esame del manto stradale prima che Elm Street fosse riasfaltata alcuni mesi dopo l'assassinio)".

Fra le gravi lacune della Commissione Warren più volte evidenziate (ma che non indicano a mio avviso una volontà di nascondere o alterare prove di complotto, bensì una imperdonabile, tardiva partenza delle indagini sul luogo, quando già le eventuali "cicatrici" della quercia potevano già essere rimarginate e la strada era stata ripavimentata.

Non dimentichiamo che le autorità cittadine volevano "dimenticare" al più presto il caso Kennedy...) c'è non solo la mancata analisi di un possibile impatto di proiettili sull'asfalto e sulla quercia di Elm Street, ma anche il tardivo esame (5 agosto 1964) del pezzo di marciapiede colpito dal nucleo frammentato di un proiettile nei pressi del punto presso il quale Tague stazionava. Noto che Royce G. Skelton testimoniò di aver visto un colpo che "hit in the left front of the President's car on the cement (che aveva raggiunto il bordo in cemento sul lato frontale sinistro dell'auto presidenziale)" (Warren Report, p. 116). Alle pagine 324-327 del suo libro "Case closed", Gerald Posner spiega dettagliatamente, avendo intervistato un esperto balistico, la possibilità del tutto credibile che un ramo di una quercia del Texas (legno compatto) possa aver deviato il primo colpo mandandolo a scamiciarsi su Elm Street. Posner spiega anche l'implausibilità del "frammento di Tague" (distante 260 piedi, circa 78 metri, dall'auto) proveniente dal colpo alla testa di Kennedy.

Come ricorderà, sul numero 12 della rvista TAC ARMI del dicembre 2003, pagine 80-81, dopo alcune prove balistiche in una cava di tufo, intervistai il Dr. Vero Vagnozzi, perito balistico del Tribunale e della Procura della Repubblica di Roma e membro dell'Associazione Internazionale dei Periti di Armi da Fuoco e di Esaminatori di Impronte di Attrezzi. Ecco cosa mi disse:

Domanda: "Sarebbe quindi plausibile che questo primo colpo, che avrebbe mancato l'auto, sia stato deviato dal ramo di una quercia, che si frapponeva fra l'attentatore e l'auto presidenziale, e abbia finito per impattare il suolo stradale scamiciandosi e rimbalzando verso Tague?"

Risposta: "E' possibile. Ovviamente la deviazione del proiettile dipende dall'angolazione con la quale può aver colpito il ramo. Certamente non lo ha colpito di punta, ossia con la porzione apicale, altrimenti lo avrebbe sfondato.
Può averlo leccato, come si dice in gergo, cioè colpito con il fianco. In quel caso sul ramo resta una piccola sbucciatura poco evidente, ma questo tocco è sufficiente, come ha visto nella prova balistica che abbiamo effettuato, per deviare il colpo, che poi può aver colpito la strada ed essersi scamiciato nell'urto, per rimbalzare verso la direzione dello spettatore. Questo è plausibile".

Le preciso, caro Ferrero, che Vagnozzi sparò con fucile semiautomatico e munizioni militari full metal jacket cal. 6,5 a venti metri contro un ramo di quercia (appena segato, perciò non stagionato) del diametro di circa 4-5 centimetri infisso nel terreno. Sarei molto grato a Lei e agli amici del Forum se poteste trovare e fornirmi notizie in merito all'elasticità (rami della chioma piegati dal vento) e alla durezza della fibra della quercia sempreverde del Texas: io non ho avuto modo di trovare dettagli su questo punto.

Grazie e cordialissimi saluti.

[Modificato da AmministratoreJFK 09/11/2006 19.18]

Diego Verdegiglio