00 01/11/2006 17:31
Re:

Scritto da: !presidente! 01/11/2006 10.31
Possiamo anche, a questo punto, riabilitare un pò Lyndon Johnson, che veniva visto spesso come un guerrafondaio. forse poteva anche esserlo, ma fino ad un certo limite, come dimostra questo episodio su Castro. Difficile dire in tutta la storia americana chi fosse un presidente "pacificatore".....

Johnson fu un grandissimo Presidente in politica interna,ed un sincero progressista (ecco,si potrebbe dire che se un gruppo di potere reazionario all'interno dell'establishment Americano avesse voluto complottare per uccidere un Presidente,quel Presidente sarebbe stato Lyndon Johnson,non John Kennedy).Purtroppo LBJ era tanto versato negli affari interni e sociali quanto debole in politica estera (esattamente il contrario di JFK).Lo dimostra oltre il Vietnam,anche la pessima gestione dei rapporti con gli alleati Europei che portò la Francia di De Gaulle prima ad una fronda sempre più marcata,poi al ritiro dalla NATO,una crisi oggi quasi completamente dimenticata,ma che allora fu gravissima.Anche in Vietnam la gestione del conflitto fu a dir poco pasticciata.Qual'era l'obiettivo dell'intervento? ancora oggi gli storici sono divisi in proposito,anche perchè probabilmente (e questo era il guaio maggiore) non c'era un obiettivo ben individuato.Johnson sperava di esercitare una pressione che avrebbe portato nel giro di un anno,massimo due il Vietnam del nord a sedersi al tavolo dei negoziati:una follia! quella dannata guerra durò SETTE ANNI,contro l'anno della I guerra mondiale ,i tre anni e mezzo del II conflitto,ed i quasi tre della Corea.Sono convinto che senza il Vietnam tra i piedi Johnson sarebbe oggi ricordato come il più grande Presidente degli Stati Uniti del XX secolo,e l'America sarebbe un paese infinitamente migliore.
carmelo pugliatti