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Mi permetto di riportare alcuni dei nomi di persone che hanno "rivelato" di aver sparato a Kennedy o di aver partecipato all'assassinio e anche la pagina del mio libro nella quale sono citati:
Loran Hall "rivela" cinque anni dopo l'attentato di aver ricevuto il 17 ottobre 1963, da un gruppo di estrema destra legato agli anticastristi e alla CIA, cinquantamila dollari per uccidere JFK (settimanale "L'Europeo", 28 nov. 1968, p. 70; pagina 82 e nota 144 del mio libro).
Roscoe White, ex poliziotto di Dallas e sedicente killer dalla collinetta ("rivelazione" dopo la sua morte da parte di sua moglie e di suo figlio); Luis Angel Castillo, sedicente sicario di Castro, arrestato a Manila nel marzo 1967 e reo confesso; nel 1988 Antoine Guerini e Christian David, mandanti della mafia corso-marsigliese (notizia sui principali quotidiani italiani del 26 ott. 1988; pag. 184 del mio libro);
Robert Easterling e Manuel Rivera, sedicenti killers anticastristi pagati dalla CIA e "collegati" ad Oswald, "scoperti" da Henry Hurt nel 1985 (su Hurt: "Tante dita sul grilletto", La Gazzetta del Mezzogiorno, 22 nov. 1988, p. 11, ADN Kronos); Charles Rogers, indicato nel 1992 dagli autori John R. Craig e Philip A. Rogers come "l'uomo che sparò dalla collinetta" ("The Man On The Grassy Knoll", New York, Avon Books, 1992); Charles Harrelson, padre dell'attore Woody Harrelson, "confessa" di aver sparato a JFK dal poggio erboso con la complicità di tale Chauncey Holt ("Chagra Says Harrelson Told Him He Also Killed JFK", su "Fort Worth Star Telegram" del 2 nov. 1992);sempre nel 1992 un libro-scoop porta alla luce un altro partecipante al delitto, tale Robert D. Morrow ("Firsthand Knowledge How I Participated In The CIA-Mafia Murder of President Kennedy", New York, SPI Books, 1992);nel suo volume "Appointment in Dallas" Hugh McDonald "scopre" chi ha sparato dall'edificio nei pressi del magazzino di Oswald, il Texas Records Building: il suo nome di battaglia è "Saul" ed è legato alla CIA.Il ricercatore texano David Perry ha raccolto le testimonianze di ventotto uomini rei confessi o individuati come il secondo, il terzo o il quarto sparatore in Dealey Plaza (pagina 185 del mio libro).
Oswald non ha mai confessato nulla, neanche che fossero suoi gli effetti personali e le tessere con i nomi falsi che venivano in quel momento sequestrati dalle sue tasche, sotto i suoi stessi occhi. Come mi ha confermato il criminologo Vincenzo Mastronardi, non avrebbe mai confessato nulla, neanche se fosse stato condannato a morte (pag. 426 del mio libro).

[Modificato da Diego Verdegiglio 27/11/2006 0.45]

Diego Verdegiglio