00 25/06/2007 20:32
Circa il "probabile complotto" nel rapporto finale dell'HSCA.Dal sito John Fitzgerald Kennedy.it:

È bene sottolineare che, ancora una volta, Lee Harvey Oswald viene inchiodato alle sue responsabilità. Non ci sono dubbi sul fatto che sparò al Presidente con quel Mannlicher Carcano. Il colpevole è lui. È altrettanto evidente che, dal punto 5 in poi, il giudizio del Comitato si sposta: ci fu un secondo sparatore, ma non si sa chi né cosa fece né come fosse d'accordo con Oswald, e quindi una congiura per uccidere il Presidente.
Per i ricercatori complottisti più fantasiosi le risultanze dell'HSCA suonano come un assist clamoroso: ecco le prove della cospirazione, ecco svelata la verità del fuoco incrociato in Dealey Plaza.
Ma un osservatore onesto dei fatti non può che domandarsi come mai, dopo aver dato piena responsabilità al solo Oswald, l'HSCA abbia improvvisamente introdotto, nelle sue conclusioni, un fantomatico secondo sparatore e, di conseguenza, la configurazione di un complotto. La spiegazione sta nell'analisi di quanto avvenne proprio nel dicembre del 1978. L'HSCA aveva praticamente concluso un lavoro sterminato: aveva riesaminato tutti i documenti, le fotografie, i filmati, le testimonianze, giungendo a una conclusione chiara: Lee Oswald era l'unico assassino. Ma il 28 dicembre G. Robert Blakey, personalmente convinto dell'esistenza di una cospirazione di matrice mafiosa, invita due periti acustici a riesaminare un tracciato audio dell'assassinio. Si tratta di un nastro registrato dall'agente di polizia H. B. McClain, un motociclista della scorta presidenziale che aveva inavvertitamente lasciato acceso il segnale della sua motocicletta. I due esperti, Mark Weiss ed Ernest Ashkenazy, consegnano uno studio supplementare, proprio mentre i lavori del Comitato si stanno chiudendo, che afferma come, al 95%, quel nastro indichi che furono sparati quattro colpi, nonostante già nel 1964 l'FBI avesse esaminato quella registrazione senza trovarvi assolutamente niente. Il Comitato è in difficoltà: da una parte una messe di solide prove solo ed esclusivamente contro Oswald; dall'altra un nastro audio che indica uno sparo in più. L'HSCA decide, quindi, di accontentare entrambe le campane, scontentando in realtà tutti: crea una fantomatica figura di un secondo killer - di cui non si ha niente in mano se non uno sparo - posto sulla collinetta erbosa e che ha mancato il bersaglio.Il fatto è che questo sparatore non c'è. E soprattutto che il quarto sparo non c'è mai stato e che quel parere tecnico sul nastro audio inficia irrimediabilmente la credibilità dell'HSCA, che lavorò tanto e bene ma, arrivata al dunque inciampò incredibilmente. La perizia di Weiss e Ashkenazy è, infatti, fallace. Il primo ad accorgersene è un appassionato (per diletto) del caso Kennedy, Steve Barber, che nel 1979 acquista il disco in allegato alla rivista Gallery, disco che riproduceva la "colonna sonora dell'attentato" registrata involontariamente da McLain. Barber si accorge, amplificando la traccia, della presenza di una voce: "Hold everything secure", dice. L'FBI riprende in mano il nastro: la voce isolata è quella dello sceriffo Decker, che dà istruzioni ai suoi agenti (e le dà un minuto dopo gli spari), e soprattutto gli esperti consultati smentiscono l'HSCA, poiché i picchi di rumore sono semplici fruscii, nulla più.
Non basta: l'Accademia delle Scienze, due anni dopo, riesamina il nastro: anche per l'Accademia non si tratta di spari, così come non si tratta di spari per il Comitato nazionale delle Ricerche, che conduce un'indagine autonoma.
Ma il colpo di grazia alla fallace "scoperta" dei due periti dell'HSCA giunge successivamente, quando si esaminano con cura i filmati secondari dell'assassinio Kennedy, quelli di Mary Muchmore e di Robert Hughes. In essi si può notare che l'agente McLain, come egli stesso provò a spiegare - non creduto dall'HSCA - a suo tempo, si trovava in una posizione ben diversa da quella che gli esperti dell'HSCA avevano ipotizzato: Weiss e Ashkenazy dissero che McLain doveva essere all'angolo tra Houston Street ed Elm Street al momento del primo sparo, mentre egli si trovava ancora all'angolo tra Main Street ed Houston Street.

http://www.johnkennedy.it/commissioni.htm
carmelo pugliatti