pallottola magica

Se è per questo RFK sarebbe stato colpito da dietro...

Se la prenda con Shiran Shiran.

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Scritto da: carmelo pugliatti 09/01/2007 16.15
Se la prenda con Shiran Shiran.

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Lui era davanti... ;-(

Shiran Shiran è reo confesso del delitto...Ah,già che sciocco,è stato ipnotizzato dalla CIA.

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Scritto da: carmelo pugliatti 11/01/2007 22.48
Shiran Shiran è reo confesso del delitto...Ah,già che sciocco,è stato ipnotizzato dalla CIA.

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Reo confesso vuol dire che ha sparato, non è che poi ha controllato se lo aveva preso ;-)

PS I piani di controllo mentale dell'Agenzia sono stati ammessi dalla stessa Agenzia nel 1970. Quindi sono ufficiali (hanno detto però che non lo facevano più).

[Modificato da Demonfly 12/01/2007 9.30]

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Reo confesso vuol dire che ha sparato, non è che poi ha controllato se lo aveva preso

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Ah,ecco,certo.Sempre meglio controllare,hai visto mai?

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PS I piani di controllo mentale dell'Agenzia sono stati ammessi dalla stessa Agenzia nel 1970. Quindi sono ufficiali (hanno detto però che non lo facevano più).

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Anche perchè sprecare i soldi del contribuente con queste boiate non è bello.Negli anni 70 la Cia studiò anche la possibilità di servirsi delle percezioni ESP,ovviamente con gli stessi risultati.La magia è meglio lasciarla ai libri di fiabe.

carmelo pugliatti

Caro Majucchi,
il programma MK Ultra (al quale credo Lei si riferisca)fu abolito dalla CIA agli inizi degli anni '60 e mai più ripreso, anche perché si rivelò del tutto inaffidabile nei risultati. Ma non è questo il punto, caro amico. Una volta scrissi che neanche un operatore cinematografico presente al sesto piano del TSBD che avesse ripreso Oswald mentre sparava sul corteo sarebbe stata una prova credibile, per chi NON CREDE. Lei, ad esempio (e la Sua affermazione su Sihran Bishara Sihran ne è la prova: "Ha sparato, ma non è lui che ha ucciso Bob Kennedy"...)avrebbe potuto affermare che ad Oswald erano state forse fornite a sua insaputa munizioni a salve, mentre il vero cecchino faceva fuoco su JFK da un palazzo adiacente... Che dire? Ripetere ancora che con la Fede con si discute? Diventerei noioso dilungandomi su questo argomento. Sto leggendo il volume "Ultimate sacrifice" che mi ha portato dagli USA una mia amica: gli spunti sono interessanti e, come dico nel mio libro a pagina 403 (punto E),ritengo possibile che, dopo i falliti attentati di Chicago e di Tampa contro JFK in quell'autunno 1963, potesse davvero esserci in progetto un nuovo attentato contro il Presidente (vedi episodio Rose Ceràmi, cognome italiano americanizzato in "Cheramie"). Può Oswald aver raccolto queste voci negli ambienti frequentati a New Orleans e a Dallas e afferrato l'occasione propizia che gli si presentava anticipando così di propria iniziativa tutti i tentativi in preparazione? Lo so che sembra pazzesco, ma ho smesso di stupirmi di fronte all'assurdità di certe coincidenze. In caso contrario, bisognerebbe ipotizzare che i cospiratori, al corrente da tempo del viaggio presidenziale a Dallas, avessero piazzato un cecchino in vari palazzi del centro cittadino lungo ognuno dei tragitti possibili che il Presidente avrebbe potuto scegliere per raggiungere il luogo del suo banchetto, dando il segnale di "Okay" ad Oswald (già fatto assumere appositamente al TSBD) con qualche giorno di anticipo: "Lee, hanno deciso. Il corteo passerà sotto il magazzino dove lavori. Perciò tocca a te. Giovedì sera vai da tua moglie e riporta con te a Dallas il fucile". A me sembra francamente troppo romanzesco, in quanto nulla si sapeva sulla disposizione degli agenti di scorta sui predellini della limousine, sul tettuccio antipioggia o sulla limousine scoperta in caso di sole, su eventuali colleghi di Oswald presenti al sesto piano, sui tempi di blocco delle uscite del TSBD da parte della polizia ecc. Troppe variabili che stridono fortemente con un piano accuratamente preordinato. E' però indubbio che sia Oswald che Ruby avessero strani contatti e rapporti con persone legate ai Servizi, alla Mafia e agli anticastristi tali da suscitare legittimi interrogativi sull'influenza di queste persone sulla loro psiche disastrata. Quei due uomini non vivevano sotto vuoto pneumatico, come fece supporre Warren: gli ultimi documenti desecretati lo provano. Ma non esiste neppure la prova che essi abbiano agito per conto di qualcuno, nonostante oggi Marina Oswald sia stata da qualche anno "convertita" dagli autori complottisti all'ipotesi del marito utilizzato come capro espiatorio di una vasta congiura. Il futuro ci riserverà una verità diversa? Ne dubito fortemente, anche se, come scrivo a pagina 393 del mio libro, Ruby e Oswald non erano due isolati, ma "nuotavano nell'acqua giusta" perché le loro menti sconvolte li inducessero a commettere i crimini di cui furono accusati. Trovò perciò inconsistenti le pseudo "rivelazioni" di personaggi come Frank Ragano sulle responsabilità mafiose dietro il gesto di Oswald, anche se sono pronto ad ammettere l'intenzione di Trafficante, Marcello, Hoffa o Giancana di togliere di mezzo in qualche modo lo scomodissimo Bob Kennedy (meno livore provavano verso John). Nei prossimi anni assisteremo a nuove "rivelazioni" e a scoop ben organizzati: manca solo un anno al 2008 (45 anni da John e 40 da Bob)e sei anni al 2013, per i 50 anni dagli eventi di Dallas. In quelle occasioni ne leggeremo delle belle...

Caro Verdegiglio,è sempre un piacere leggerla.A proposito,vedo che è tornato negli anni 60,per la precisione nel 1962 in piena era Kennediana,non grazie ad una macchina del tempo ma alla serie TV "Raccontami".Complimenti per la sua partecipazione.Buffo,nel 62 Lei doveva avere all'incirca la stessa età del piccolo protagonista dello sceneggiato,ma malgrado le sue mirabolanti storie neanche lui potrebbe raccontare di aver visto JFK in persona passare in strada come invece capitò a Lei.

Beh, le mie prestazioni attoriali non sono più un segreto né avrebbero potuto rimanere tali. Il fatto è che mi diverto un mondo a fare TV (e anche il risvolto in termini di emolumenti devo dire che non è affatto trascurabile...). A marzo sarò in una serie TV di Rai2 con Barbara De Rossi ("La stagione dei delitti 2")nei anni di un ... medico legale! E' chiaro che l'esperienza in materia accumulata con il caso Kenndey è stata preziosissima... Scherzi a parte, La ringrazio caro Carmelo per avermi ricordato quell'estate del 1962 durante la quale io decenne vidi sulla costiera amalfitana Jacqueline Kennedy e i suoi figli. Allora abitavamo vicino a Salerno. In novembre, subito dopo la crisi dei missili a Cuba (ricordo il terrore della nostra classe di quinta elementare quando la maestra ci parlò del possibile scoppio di una terza guerra mondiale), mi trasferii in Puglia, dove terminai le elementari e feci il primo trimestre di prima media (1963). Nel febbraio 1964 il lavoro di mio padre ci portò in Calabria, dove sono rimasto per quindici anni, prima di approdare a Roma, con la parentesi dell'Università a Messina (avevo professori di rango, come Maria Luisa Spaziani e Luigi Maria Lombardi Satriani). Girare con Massimo Ghini quella scena mi ha fatto ricordare gli "happy days" della mia infanzia. Grazie per avermi fatto fare un tuffo nel passato. A presto e buon 2007 a Lei e a tutti gli amici del Forum.DV