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Oswald non era al sesto piano del deposito di libri?

Ultimo Aggiornamento: 26/02/2007 20:33
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08/12/2004 10:56

Caro Simone, ammesso e non concesso che Kennedy sia stato ucciso (e che non sia invece vivo e vegeto in una base segreta Usa) [SM=g27822] ti faccio notare che non è molto scientifico opporre cosa TU avresti fatto. ragionando a freddo. Prima di tutto sul momento non si sa mai come si reagisce a uno stress emotivo del genere (l'aver appena ammazzato un presidente). Ma soprattutto, se conosci la condotta di Oswald dagli spari alla sua morte vedrai che è dominata da un autocontrollo gelido, che non viene quasi mai meno.
Per esempio: esce dal Deposito, fa il biglietto e sale su un autobus (!). L'autobus si blocca per il caos in Dealey Plaza, lui scende e va alla stazione degli autobus Greyhound: sale su un taxi ma poi si accorge che una signora lo vorrebbe prendere, allora le dice: "Prenda questo qui, glielo lascio". Il tassista, notando auto della polizia in ogni dove, durante il viaggio gli dice: "Ma che sarà mai 'sto pandemonio?" Lui zitto, muto, calmissimo.

Insomma: non mi stupisce per niente che Oswadl non sia uscito trafelato dal Deposito (oltretutto, fosse scappato, qualcuno lo avrebbe notato!). Tieni conto che Oswald, dopo aver sparato, non poteva sapere quanto tempo aveva per andarsene prima che la polizia individuasse il Deposito. Nella sua impressionante freddezza, invece, trovo del tutto plausibile che Oswald abbia detto: me ne esco fischiettando e con una Cola in mano. Voglio vedere a chi viene in mente che un dipendente del Deposito tutto tranquillo e ignaro del casino che e successo possa avere a che fare con gli spari.
E infatti va così: l'agente Baker lo ferma, ma il guardiano del Deposito gli dice che Oswald è un impiegato (e implicitamente che non può aver sparato). Se lo avessero trovato esagitato e fuggente stai tranquillo che Baker lo avrebbe fermato e gli avrebbe chiesto spiegazioni del suo comportamento...

La condotta calma di Oswald non mi insospettisce per niente. Nella sua irragionevolezza è rimasto lucidissimo, anche durante la breve detenzione. Intorno c'era gente agitatissima, lui era lì, quasi fosse l'unico estraneo alla vicenda, che rispondeva in maniera talora assurda alle domande ma sempre sorvegliato, disteso, quasi pacato (tipo: "Ha ucciso lei il presidente?" "No, non mi hanno ancora accusato di questo" ...ma che razza di risposta è?)

Tutta la condotta di Oswald dagli spari al corteo in poi indica una lucida follia: se ne va dal posto di lavoro e va a casa, per cambiarsi e prendere la pistola (voleva forse sterminare le forze di polizia americane per intero e fuggire all'estero? Mah)
Vaga, forse alla ricerca di una soluzione, vede un poliziotto, probabilmente pensa: "Ecco, mi hanno già beccato" e lo ammazza. Poi decide che passeggiare per le vie intasate di macchine della polizia non è esattamente l'ideale e si rintana in un cinema. Una volta catturato, da quella faomosa frase: "It's all over, è tutto finito" cambia tattica (per forza!) e si mette a giocare al gatto col topo: "Io non vi dico niente, provateci voi a incastrarmi".

Davvero, non c'è alcunché di inverosimile nel comportamento di Oswald quel giorno. E' la persona Oswald in sé a essere un triste prodotto della mitomania e della smania di di diventare un celebre rivoluzionario.

Saluti
FF
Federico Ferrero
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