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In edicola volume dedicato a JFK della collana ICONE. Mondadori

Ultimo Aggiornamento: 31/08/2004 16:50
Post: 257
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28/08/2004 11:52

Vorrei segnalare il libro dedicato a JFK, in regalo questa settimana (dal 27 Agosto)con il settimanale Panorama. Il volume-autrice Marilena Gala- agile nella lettura e costellato dalle classiche foto kennedyane, appartiene ad una collana della Mondadori dedicata alle "icone" delle storia. Il testo mi sembra ben curato e in linea con le recenti analisi storiche sulla figura del presidente. Anche l'attentato di Dallas è affrontato con la necessaria correttezza. Non deve anche stupire che l'unico libro italiano citato in bibliografia sia proprio il testo del nostro Diego Verdegiglio "Ecco chi ha ucciso John Kennedy".
Un saluto


Stefano
Post: 229
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30/08/2004 09:51

Concordo.
A volte la storia, nuda e cruda, necessita di decenni per essere 'digerita'. Così come si inizia ad accettare l'idea che, in Italia, nel dopoguerra certe frange partigiane si dedicarono a vendette indiscriminate e ad atti di pura barbarie (ben documentati da Pansa nel suo "Il sangue dei vinti") anche in Europa, storicamente patria di teorie 'estreme' sugli accadimenti americani, sta maturando un approccio più serio e meno 'viscerale'. Quello all'assassinio di Kennedy è solo un esempio.

Ciao
FF
Federico Ferrero
Post: 165
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30/08/2004 12:33

Revisionismo? Si, con juicio
Beh, sul "sangue dei vinti", bisognerebbe ammettere il ruolo che ebbero i comandanti alleati nel consentire ciò che accadde. In tal senso sono sempre stato un revisionista, vista anche l'esperienza bellica sperimentata nella mia famiglia.
Su JFK, probabilmente, vale il detto "una rondine non fa primavera": il libro di Panorama, a mio parere, vale solo per le belle foto che ha, non per i contenuti. Certo la mia è un'opinione, e mi sembra che i maggiori istinti revisionistici sulla vicenda del 22/11/1963 provengano ora proprio dagli States.
Saluti
Simone Colzani
Post: 258
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30/08/2004 13:11

A conferma delle tue parole, Federico, segnalo ancora un libro su JFK.
Si tratta di “JFK, UNA VITA INCOMPIUTA” di Robert Dallek,2003.
Uscirà il 9 novembre per la Mondadori. Oggi, 30 Agosto, a pag. 31, il Corriere della sera ne offre un breve estratto.
Riporto qui sotto alcune righe:
"Tre colpi da una finestra
La morte di un idealista
Dallas, 22 novembre 1963: attentato al presidente"

“…Mostrando a Jakie, l’annuncio listato a nero, il
presidente disse: «Oggi andiamo nel paese dei matti.
Comunque, Jackie, se qualcuno vuole spararmi con
un fucile da una finestra, nessuno può impedirlo,
perciò perché preoccuparsi?». Naturalmente sarebbe
stato possibile prendere maggiori precauzioni e misure
di sicurezza, ma per la protezione del presidente
durante la visita m Texas, e a Dallas in particolare, il
servizio segreto e l'Fbi si preoccuparono troppo
dell'ultradestra e troppo poco di un possibile attentatore
della sinistra radicale.
Di conseguenza nessuna delle due agenzie prestò
la minima attenzione, quale potenziale minaccia, a
Lee Harvey Oswald, un buono a nulla dalla personalità
instabile che aveva vissuto in Russia per quasi tre
anni, non faceva mistero di identificarsi politicamente
con la Cuba di Castro e aveva cercato, sia pure
senza successo, di aggirare la proibizione del dipartimento
di Stato per recarsi sull’isola. Se Oswald fosse
stato oggetto di attenzione, le agenzie avrebbero preso
nota del fucile italiano ordinato per posta e acquistato
poco tempo dopo l'annuncio della visita del presidente.

Ignorato da tutte le forze dell'ordine e animato
forse soltanto da risentimento nei confronti di un simbolo
di quella autorità, successo e fama di cui era affamato e
che sapeva non avrebbe mai avuto,
Oswald esplose tre colpi da una finestra
al sesto piano del deposito di libri,
colpendo il presidente a bordo dell'auto scoperta.
Il secondo proiettile colpì Kennedy alla nuca. Se non fosse stato
per il busto per la schiena, che lo mantenne in posizione
eretta, il terzo, fatale colpo dietro la testa
non avrebbe trovato il bersaglio. “

[Modificato da Stefano F. 30/08/2004 13.26]

Stefano
Post: 230
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30/08/2004 13:48

rondini e altro...
Per Simone: sul dopoguerra italiano Pansa non lesina giudizi pesanti verso i comandanti alleati. Quando dice che il generale Caio lasciò tre-quattro giorni ai partigiani per fare le loro 'pulizie' e poi basta identifica una precisa e grave responsabilità delle forze di liberazione.
Su Panorama: non ho comprato il volume. Se dice quello che pare non posso che esserne soddisfatto: una rondine non fa primavera ma, fino a qualche tempo fa, di rondini non se ne vedevano proprio volare, da queste parti. Cominciamo con questa (il libro di Polidoro è un'altra rondine, il libro citato da Stefano sembra essere una terza rondine...)

Stefano: ti ho appena risposto. Mi fa piacere sapere di questa novità in libreria.

Saluti
FF
Federico Ferrero
Post: 166
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30/08/2004 20:39

Libri vari
Per Federico:
Sono contento per quanto dice il libro di Pansa, avevo in mente di leggerlo, ma poi impegni di lavoro mi hanno dirottato su ben altre letture; l'episodio dei tre giorni lo conoscevo perchè uno dei miei nonni, facente parte del CdL locale, me lo riferì qualche anno fa, prima di morire. L'ho poi ritrovato in un articolo sul Corriere della Sera, all'epoca della vittoria USA nella guerra in Iraq (maggio 2003), quando l'autore paragonò la situazione irakena a quella dell'Italia nell'immediato dopoguerra. Su Polidoro non ho tanta stima, considerate le numerose sviste in cui è incorso con il CICAP. Il libro di Panorama, poi, riprende molto blandamente il 22 novembre 1963 ed è comprensibile, visto che avrebbe distolto l'attenzione del lettore da quello che fece JFK in vita (di cui buona parte è stata omessa o comunque malinterpretata, es. il suo programma in Sudamerica).

Per Stefano:
Il Corriere ha pubblicato diversi estratti dal libro di Dallek, ma dal poco che ho letto, mi sembra molto romanzato. Magari non nel contenuto, quanto nella forma.

Saluti
Simone Colzani
Post: 259
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31/08/2004 09:03

Caro Simone, comprendiamo che l’unico libro che ti soddisferà sia nel testo che nell’autore è quello che scriverai tu stesso sull’argomento[SM=g27817] , ora però lasciaci almeno allietare dal volo di queste poche rondini. Una giovane ricercatrice universitaria, Marilena Gala, pubblica un volume fotografico per il grande pubblico:” il mito di JFK”. Il testo è fatto di cenni, citazioni, appunti, non certo una ricerca ma qualcosina di più di semplici didascalie per foto. Il punto a noi lieto, noi del forum dedicato all’assassinio di JFK, è che nell’affrontare l’attentato a Dallas l’autrice dribbla graziosamente la neo-disciplina stoniana e scosta la montagna bisiachiana nazionalpopolare. Da ricercatrice cerca la ricerca e, seguendo le orme del libro di Verdegiglio, a pag. 80 scrive:

“…La dinamica del suo assassinio, con il relativo
corredo di fatali concatenazioni, non è mai stata
accettata come completamente ammissibile dal
grande pubblico (e non solo) per il semplice
fatto che è difficile rassegnarsi alla plausibilità di
un attentato organizzato e condotto a termine
da un singolo, insignificante individuo contro
uno degli uomini più potenti e potenzialmente
protetti del globo. Invece, nonostante decine di
studiosi più o meno improvvisati si siano sforzati
di dimostrare il contrario, nessuno finora è
riuscito a provare che il 22 novembre 1963 non
fu solo Lee Harvey Oswald a esplodere i tre colpi
di fucile con i quali il presidente Kennedy venne
ucciso, mentre il corteo passava davanti al deposito
libri di Dealey Plaza, nel centro di Dallas,
dove Oswald aveva da poco trovato
lavoro. La notizia provocò sorpresa, smarrimento
e cordoglio in tutti gli americani, ma anche ne!
resto de! mondo. Nessuno riusciva a capacitarsi
di come fosse potuto accadere. ma cominciarono
immediatamente a circolare varie ipotesi su chi
potesse avere ordito l'attentato.”

Speriamo in un nido.

[Modificato da Stefano F. 31/08/2004 9.05]

Stefano
Post: 232
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31/08/2004 16:50

Simone,
su Polidoro non posso che confermare tutta la stima. Il Cicap (che non è un oracolo, ma un'associazione di umani)ha condotto molte battaglie a sostegno della serietà e della razionalità, difendendo la scienza dagli attacchi della credulità e dalle tante 'bufale' che circolano.

Ciao
FF
Federico Ferrero
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