Per la rubrica "Provato per voi", questa settimana vi parlerò di "JFK Reloaded", il nuovissimo videogioco (ma i produttori preferiscono chiamarlo educational) il cui protagonista è Lee Harvey Oswald, presunto assassino del presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Appollaiati su quello che gli americani chiamano "Sniper's Nest" al sesto piano del Texas Book Depository, siete armati di un italianissimo Carcano e dovete far fuoco sulla Limousine presidenziale.
Obiettivo del gioco non è quello (banale, con un minimo di allenamento) di uccidere Kennedy, ma quello di riprodurre l'esatta sequenza di colpi che - secondo la Commissione Warren - sarebbero stati esplosi dal fucile di Oswald. I punti si accumulano avvicinandosi o allontanandosi da tale scenario: conta, dunque, sparare soltanto tre colpi (mentre nel videogioco siete liberi di spararne di più o di meno, ma così avrete delle penalità); uccidere Kennedy ma anche ferire Connally (senza ucciderlo) e lasciare incolumi sia Jacqueline, sia la moglie di Connally; rispettare l'esatta sequenza temporale dei colpi, facendo sì che partano e vadano a segno negli stessi istanti documentati dal filmato ufficiale di Abraham Zapruder; riprodurre esattamente la traiettoria dei tre colpi, in particolare di quello fatale (è quello che dà il più alto punteggio).
Il meccanismo di attribuzione dei punti, dunque, premia chi riproduce meglio quanto realmente avvenuto; e da questo punto di vista, l'applicazione fornisce un meccanismo di navigazione virtuale attraverso la Dealey Plaza veramente impressionante, mettendo a disposizione dodici punti di vista con un meccanismo di ingrandimento o grandangolo veramente notevoli. L'impegno a rendere i dettagli è stato lodevole, e l'impressione di trovarsi sul luogo è molto forte. Nessuna applicazione informatica prima d'oggi aveva potuto fornire l'opportunità di guardare dalla finestra del Texas Building e capire con precisione quale fosse il punto di vista di Oswald; qui, invece, la vista panoramica è a 360 gradi: il corteo risale Houston Street (e il corteo si osserva frontalmente), rallentando per svoltare in Elm Street e offrendo così le spalle al tiratore. L'auto, poi, sparisce pochi secondi più tardi nell'oscuro sottopassaggio ferroviario, uscendo dal campo visivo del protagonista.
Una volta partiti i colpi, quando la Limousine è uscita di scena il programma consente di rivedere la scena al replay (volendo, fotogramma per fotogramma) da dodici punti di vista diversi, regolabili ulteriormente con un sensibile zoom. La schermata successiva mostra la Limousine e i quattro occupanti al centro dello schermo, come in molti videogiochi sulle corse di automobili; alla scena sono sovrapposte delle sottili linee gialle che riproducono la traiettoria seguita dalle pallottole esplose durante il gioco, con un commento dettagliato, che può essere "La pallottola ha colpito il marciapiede", "La pallottola ha colpito il parabrezza ed è stata deviata per terra" oppure "La pallottola ha fratturato il polso di Connally per poi finirgli in un ginocchio", ecc. Anche questa scena è navigabile con un sistema 3D molto accurato, che consente di visualizzare da ogni punto di vista l'effetto della pallottola sull'automobile e gli occupanti. Segue la schermata finale, che riepiloga il punteggio, calcolato come indicato sopra.
Tecnicamente ben realizzata, soffre naturalmente di una bassissima longevità di gioco - tutta l'applicazione è imperniata su una scena che dura poco più di 10 secondi, ma ancor più di un sistema di autenticazione dell'acquirente fastidiosissimo: innanzitutto il computer dev'essere connesso alla rete Web, ma - cosa peggiore - il gioco dev'essere avviato da un computer con lo stesso IP da cui è stato acquistato; se, dunque, avete un computer portatile e cercate di utilizzarlo in due luoghi diversi, non potrete farlo. Il consiglio che danno le FAQ per chi ha un portatile sono al limite del ridicolo: avviate il videogioco mentre siete connessi alla rete Web e poi lasciate in background l'applicazione dopo averlo sconnesso...
Da un punto di vista di studio, l'applicazione è insostituibile: la riproduzione della scena e lo studio della fisica balistica sono notevolmente realistiche, e forniscono allo studioso un ambiente di analisi ideale per testare sia le potenzialità dell'arma, sia le traiettorie, sia gli effetti fisici dei colpi sparati. "JFK Reloaded" fornisce, così, all'utente una navigazione spazio-temporale attraverso un vastissimo ventaglio di Mondi Possibili, purtroppo limitata alle Possibilità che vedono Oswald unico tiratore (non sarebbe stata male l'opportunità di cambiare anche il punto di tiro). La mancanza più grave, però, è quella di un vero e proprio "editor" attraverso il quale stabilire le quattro coordinate spazio-temporali dei colpi (editor che avrebbe fatto del gioco un vero e proprio "educational"): volendo mettere in palio un premio, i programmatori hanno deciso di sacrificare l'accuratezza dell'analisi ad una maggior interattività.
E qui che il videogioco mostra il suo lato più discutibile: procura, infatti, un certo imbarazzo trovarsi in mano un fucile da puntare ad un'auto che si avvicina e far fuoco - seppur virtualmente - col tasto sinistro del mouse; non perché il controllo sia difficoltoso (in realtà è così), ma perché (1) non ho nulla contro i quattro occupanti dell'automobile e (2) le loro reazioni sono così realistiche che per un istante è difficile non voler la suspension of disbelief; inoltre, anche nell'istante in cui la testa del presidente esplode sotto gli invisibili pixel che disegnano la traiettoria, non scatta alcun meccanismo catartico - presente, invece, in tanti videogiochi in cui si devono uccidere mostri cattivissimi e assassini irredenti. Certo è che il gioco, seppur nel suo dichiarato intento didattico, solletica esplicitamente il prurito sadico degli utenti, fornendo loro - tra l'altro - un obiettivo, quello di John Kennedy, che facilmente un sondaggio farebbe sostituire con qualche personaggio politico dei giorni nostri.
C'è da chiedersi quanto manchi ad un videogioco ambientato in un casolare valdostano, "Samuele Lorenzi Reloaded" - ma forse per l'uscita dovremo attendere il 30 gennaio, anniversario della sua morte.