Caro Ferrero,
come Lei sa, nel 1993 presi a Dallas alcuni frammenti di quella palizzata, che conservo ancora. Lo stato del legno di alcune assi molto lontane dal punto più frequentato dai turisti (cioè vicino al luogo del fantomatico "secondo killer")mi sembrò subito di estrema vetustà. Quel tipo di legno, nei decenni, acquista una patina grigiastra, quasi un'"ossidazione" che nessun legno nuovo possiede. Io presi il frammento da un'asse quasi alla congiunzione col parapetto del cavalcavia ferroviario, un luogo abbastanza riparato dalle intemperie perché coperto da alcune piante. Lo scrittore francese William Reymond (quello di Bill Sol Estes, Johnson e del killer Wallace)nel sito francese jfk.fr mi ha sbertucciato pubblicamente dicendomi che il mio frammento non poteva risalire al 1963 perché la palizzata era stata sostituita almeno due volte da allora. Gli ho chiesto nel Forum francese e anche alla sua email privata di dirmi dove avesse preso questa notizia in merito alla sostituzione. Risultato: silenzio assoluto. Come si legge nella notizia Associated Press da Lei ripresa (basta digitare su Google lelands.com+fence per leggerla tutta), si sa che molte delle assi furono sostituite nei 30 anni precedenti la mia visita. Lo scrivo anch'io nel libro e le notai con molta evidenza, proprio nella parte che avrebbe occultato l'ipotetico secondo tiratore. Erano assi relativamente nuove, alcune ricostruite per il film di Stone, il legno era "fresco", aveva il colore del legno recente, in contrasto stridente col grigiore e la fragilità delle assi più periferiche dalle quali io asportai i frammenti. Credo ancora oggi che i pezzettini di cui sono feticisticamente possessore siano quelli originali. Ha ragione Lei, è una cosa vagamente macabra, ma al Museo Ford di Detroit c'è la poltrona teatrale insanguinata di Lincoln e al Museo del Vittoriano i pantaloni e lo stivale di Garibaldi col buco del proiettile borbonico che lo ferì in Aspromonte. Al Museo Criminologico di Roma è esposta la pistola con cui Bresci uccise re Umberto I. Forse la Storia si nutre anche di questi feticci, non so, ma la "tattilità" con cui posso toccare quei frammenti mi riporta la memoria in Dealey Plaza più di un film o di una foto. Credo che la palizzata andrà a ruba, nonostante i cinquemila dollari di base d'asta. So che Lei non apprezza trutto ciò e La capisco, ma i souvenir storici sono vecchi come il mondo,o almeno quanto le reliquie. Grazie comunque per la segnalazione, spero ci terrà informati di come andrà l'asta.Cordiali saluti. DV
Diego Verdegiglio