Richiesta di commento.

Buongiorno signor Verdegiglio,

sono alla mia prima discussione su questo forum e quindi non so se le mie richieste possano essere soddisfatte o meno e di conseguenza chiedo anticipatamente scusa per ogni violazione della prassi acquisita del forum.

Premetto di non aver letto il suo libro, tuttavia nel corso degli anni ho letto un po' di materiale sull'attentato (in massima parte materiale di siti americani e sì, in buona parte siti di "conspiracy buffs"), tuttavia, anche per le oggettive carenze della mia memoria, sono tutt'altro che un esperto.

Ciò premesso, le vorrei chiedere, se ha tempo e voglia, una valutazione sul seguente scritto:

http://assassinationresearch.com/v2n2/pittsburgh.pdf

so benissimo che il sito è uno di quelli molto cospirazionisti, tuttavia almeno parte delle argomentazioni contenute in questo scritto mi sembrano frutto di un'analisi scientifica alquanto seria, poi c'è anche qualche proclama, tuttavia le sarei grato se avesse voglia di offrirmi la sua valutazione in merito.

Chiedo anticipatamente scusa se le hai già fatto questo in altre pagine del forum: ne ho lette solo una piccola parte.

Grazie per l' attenzione.

Luca

Caro Luca,
La ringrazio per il Suo cortese messaggio. Ho dato uno sguardo al sito che Lei riporta. Ho citato Mantik e le sue conclusioni nel mio libro, ma ovviamente non concordo con la sua analisi. I suoi studi, per quanto estesi e particolareggiati, partono da una lettura tendenziale del materiale a lui sottoposto. Le approssimazioni e le sviste di quell'infausta autopsia del 22 novembre 1963, condotta in condizioni pessime e affrettatamente (pur se valida nel "grosso" della conclusioni sostanziali), non fanno che portare acqua al mulino di chi, come Mantik, analizza le virgole per prendere "in castagna" chi crede alla buona fede dei medici e dei patologi che confermarono nel 1992 quanto le inchieste ufficiali avevano appurato fino al 1979. Io non credo che le radiografie e le fotografie siano copie e non originali, così come non credo che (visto il tipo di impronta delle pallottole sul cranio di JFK)vi sia stato un colpo frontale: mi stupisce che Mantik faccia addirittura riferimento al gesto di Malcolm McKilduff durante la conferenza delle 13,30 a Dallas quel giorno per convalidare l'idea di un colpo anteriore. McKilduff, come i medici del pronto soccorso, non era in grado in quel momento di sapere assolutamente nulla sulla natura delle ferite alla testa del presidente. In base a ciò che gli agenti e i medici avevano visto, e in base al certificato del Dr. Kemp Clark che parlava di morte per ferita d'arma da fuoco alla testa, indicò genericamente la parte destra del cranio come causa del decesso. Come Malcolm Perry, anche McKilduff dovrà pentirsi della sua esternazione estemporanea. Quel gesto innocente sarà la "prova" del colpo anteriore per molti complottisti. Non mi soffermo ulteriormente sui Mantik, che vede oscure trame fotografiche ordite nelle "dark room" per fabbricare false foto e false radiografie, citando come testi a favore due dei medici più screditati su questo caso, Cyril Wecht e il Dr. Crenshaw. L'idea che prove così cruciali per l'assassinio di un Presidente possano essere state falsificate senza che i Servizi federali si pestassero l'un l'altro i piedi in un caso clamoroso del genere, mi sembra davvero fuori dalla realtà. Io credo che, da come scrive, Lei non fosse ancora nato nel 1963. L'aura di sacralità che circondò l'assassinio del Presidente non consentiva questo tipo di falsificazioni, in quell'epoca. Sviste ed errori per la concitazione e la fretta o tecniche ancora primitive di quel tempo certamente, ma falsificazioni (e per giunta così abborracciate da poter essere "scoperte" 42 anni dopo da un qualunque Mantik), come sostiene Mantik, mi sembra davvero troppo. La invito cortesemente a leggere con attenzione tutte le sezioni del sito e anche quello di mcadams. La ringrazioo comunque per aver riportato l'attenzione sull'autopsia del Presidente e La saluto cordialmente. DV

La ringrazio per la celere risposta, signor Verdegiglio: in effetti sono nato pochi giorni prima della morte di Robert Kennedy e quindi la prima atmosfera che ho potuto respirare con un minimo di consapevolezza è stata quella dietrologica dei tardi anni settanta (non mi riferisco qui al solo caso Kennedy, ma ad una forma mentis generale) e devo dire che mi ha profondamente influenzato.
Sono sempre stato un sostenitore della teoria del complotto ed un ammiratore del JFK di Oliver Stone (che peraltro resta comunque un capolavoro dal punto di vista tecnico-cinematografico: "Piazza delle Cinque Lune" del pur bravo Martinelli vi si ispira ampiamente ma finisce per sembrarne solo una brutta copia) e solo molto recentemente ho cominciato a rivedere le mie passate certezze.
Ma in questa riconsiderazione, nonostante la mia formazione scientifica, alla fine non sono le analisi tecniche ad essere determinanti: come dice Norman Mailer ne "Il racconto di Oswald" per un esperto da una parte se ne troverà sempre uno dall'altra (mi ricordo ad esempio l'analisi della prova acustica da parte di D.B.Thomas nel 2001 che sembrava risolvere la cosa una volta per tutte per poi invece non generare altro che una serie di controanalisi, etc.).
Ciò che mi ha portato, indirettamente, a rivedere le mie posizioni è stata la mia più recente passione per la storia, unita alla mia particolare visione della cospirazione.
In realtà non ho mai creduto alle "piccole" cospirazioni: ho sempre pensato che una volta che si ammetta il complotto ed il cover-up si deve anche ammettere che esso fu gigantesco ed adeguatamente preparato, quindi per coerenza l'unico complotto possibile è quello alla Oliver Stone: il Colpo di Stato Americano.
E a questo ho sempre fondamentalmente creduto.
Tuttavia con gli anni e le letture di saggi storici mi sono reso conto che la tenuta pluridecennale di una cospirazione così estesa, attraverso gli anni del Vietnam e del Watergate ed in piena società dell'informazione, non nell'Inghilterra dei Tudor, è un'ipotesi sempre più improbabile.
Il suo sito in particolare mi ha aiutato a credere quantomeno nella plausibilità della SBT, cosa che in passato assolutamente non ritenevo possibile e perciò, anche se non mi classifico tra i convertiti, ho certo sospeso il giudizio.

Poi ... poi certo che di cose strane ce ne furono e certo che se Oswald avesse sparato come Bresci non saremmo qui a parlarne, certo che se quel tale non si fosse messo ad aprire un ombrello in una giornata di sole proprio nel momento in cui Kennedy veniva colpito per la prima volta, avremmo meno punti interrogativi, certo che se la dinamica balistica della "pallottola magica" fosse stata più semplice ... staremmo tutti meglio.

Comunque grazie per la sua chiara visione e a risentirci nel forum.

Saluti