06/02/2006 22.56 IP: Nascosto
E'vero che Garrison non riusci a convincere la giuria che CLAY SHOW
SI SCRIVE SHAW, NON SHOW. FERRERO, NON RICORDA QUALCUNO CHE IN PASSATO (NEL 2002)SCRIVEVA SHOW? IO SI. FORSE STEFANO POTREBBE AIUTARCI
era legato alla CIA(cosa venuta alla luce dopo molti anni nel corso di un processo che non riguarda il nostro caso il direttore della CIA dell'epoca sotto giuramento ammise che il sig.SHOW aveva avuto dei legami con l'agenzia)
Abbiamo scritto più volte, ma Lei vuole ignorarlo, che Shaw non è mai stato un agente della CIA, ma solo un informatore della Domestic Contact Division, una struttura "aperta" dell'Agenzia che accomunava in quegli anni tutti gli uomini d'affari, artisti o docenti americani che si recavano in Paesi oltrecortina. Questo fu detto da Helms.
ciò non toglie che il procuratore GARRISON dopo essersi sorbito i 26 volumi del RW, abbia aperto nuovi scenari, sollevato dubbi legittimi sulla conduzione dell'indagine governativa,per il modo poco professionale e approssimativo.
Il Rapporto Warren, lo abbiamo detto molte volte (ma Lei preferisce ignorarlo), non è la somma delle perfezioni, ma è giunto alla SOSTANZIALE verità dei fatti.
Considerato le notevoli credenziali dei membri della commissione stessa.Considerato che con GARRISON collaboravano in tutto una decina di persone e considerando le poche risorse che aveva a disposizione credo che ha fatto un capolavoro,se non altro grazie a lui si sono evidenziati le gravi irregolarità dell'indagine.
Le domande o le obiezioni sollevate da Garrison nel 1967 erano state sollevate fin dal dicembre 1963 da molti critici in tutto il mondo. Lui non fu il primo a criticare Warren. Alcuni avevano addirittura scritto del complotto prima che la Commissione finisse i suoi lavori (veda Thomas Buchanan da Parigi o Joachim Joesten dalla Germania). La sua indagine fu spaventosa: mise sotto accusa persone del tutto innocenti, fece "collegamenti" del tutto arbitrari, prestò fede a testi (come Jack Martin e Perry Russo) che definire "discutibili" è un eufemismo, causò involontariamente la morte di David Ferrie, messo sotto stress per settimane. Indirizzò la sua indagine nelle direzioni più disparate: prima un complotto di omosessuali, poi della CIA, dei petrolieri, dell'FBI, dell'industria degli armamenti che non voleva il ritiro dal Vietnam, perfino la NASA (rea di aver assunto testimoni da lui torchiati). In subordine incolpò la mafia come esecutrice materiale del delitto. Iniziare quell'indagine fu l'impresa peggiore che potesse fare.
conclusione io voglio credere al procuratore GARRISON,è una mia scelta perchè ho trovato la sua descrizione dei fatti più veritiera.
E' un Suo diritto. Se Le piace Garrison, faccia pure.
Lui non ha cambiato lo sparo frontale con alle "spalle",
NON VI E' STATO NESSUNO SPARO FRONTALE
non ha cercato di spiegare pallottole che fanno cose eccezionali,
nessuna pallottola ha fatto "cose eccezionali"
no ha cercato in tutti i modi di fare ricadere la colpa su un solo individuo
Male, perché fu un individuo solo a sparare a Kennedy.
Intanto io non credo nella maniera più assoluta che JFK sia stato colpito alla testa da dietro,
Già. E' proprio vero che la fede non si discute. Se Lei non ci crede a priori, che cosa è venuto a fare in questo Forum?
quindi non mi devo informare su niente anche perche se fosse stato colpito alla nuca secondo il vostro modo di raccontare le cose anche la testa di CONNALY doveva essere colpita .O sbaglio?
Sbaglia. Connally era già piegato verso sua moglie quando JFK fu colpito al cranio. Non poteva intercettare la seconda pallottola che colpì Kennedy al cranio.
d'altra parte sostenete che JFK è stato colpito sotto la spalla ,poi il proiettile è uscito dalla gola di JFK poi non contento ha rotto il polso di CONALLY e qualche costola per poi essere ritrovato su una barella all'ospedale giusto?
Sì, in sostanza è giusto, anche se l'ingresso posteriore non era sotto la spalla, ma nella fascia muscolare soprascapolare destra, alla base del collo. A Connally ruppe la quinta costola e perforò il polso.
invece perchè lo sparo alla testa non ha proseguito la sua corsa verso CONALLY magari sfondare il parabrezza dell'auto visto che sostenete che una pallottola può trapassare due corpi contemporaneamente? il fatto è che le vostre pallottole si comportano a secondo della convenienza.
Ecco che la sua ignoranza balistica e medico legale ritorna. I proiettili full metal jacket hanno un comportamento diverso a seconda dei tessuti che colpiscono. Sull'occipite di JFK c'era il segno INEQUIVOCABILE di un colpo d'ingresso e un segno INEQUIVOCABILE d'uscita fu rinvenuto sul pezzo d'osso del cranio ritrovato da uno studente in Elm Street. Come Le ho già scritto, IL PROIETTILE ALLA TESTA (o suoi frammenti)scheggiò la cornice e il vetro interno del parabrezza: due frammenti molto grossi furono ritrovati sui tappetini interni del posto di guida.
VUOLE risposte sulla balistica ?dove è andato a finire il caricatore del famoso fucile italiano?visto che non è stato mai trovato?
Lei afferma il falso. Le riporto quanto scrive il Rapporto Warren, p. 555: "L'arma era un Mannlicher Carcano calibro 6,5 "clip-fed" (dotata di caricatore)... Quando il fucile fu rinvenuto nel TSBD conteneva un caricatore... Il fucile fu probabilmente venduto senza caricatore, che era tuttavia acquistabile ovunque con facilità"
(vedi testimonianze John Will Fritz IV Volume Udienze pagina 205; tenente J. C. Day, IV Volume Udienze p. 258; Robert Frazier, III Volume Udienze p. 398 e Commission Exhibit numero 575)
e dove avrebbe comprato le famose pallottole?
Ho già risposto di recente più volte sull'acquisto delle munizioni. Si vada a rileggere il Forum.
POI se vuole togliersi la soddisfazione di leggere un vero libro non complottista si legga (non dica superato perchè per me è il libro più serio sul caso che ho letto fino ad ora.)
Se questo è il libro più serio che ha letto....
"INCHIESTA la ricerca sulla verità sull'assassinio di JFK RIZZOLI 1967".NON parla di complotti ma della commissione WARREN.
Ma, oddìo, mi scusi, non Le avevo già risposto in un altro messaggio recente su Epstein?
Credo che gli farà cambiare certi suoi atteggiamenti di onnipotenza.
Io ONNIPOTENZA? Io, che ammetto i miei errori, quelli nel mio libro e quello delle commissioni d'inchiesta?
dato che il libro parla dei lavori che ha svolto la commissione ,i metodi di indagine. E ,alla fine vengono citati tutti quelli che lo scrittore ha intervistato per la stesura de libro, praticamente tutti i membri e gli avvocati che hanno partorito il RAPPORTO WARREN, si confronti con quello.
L'ho già fatto da molto tempo. Epstein ha messo in evidenza le pecche della Commissione Warren, ma le indagini riaperte dieci anni dopo il suo libro hanno chiarito molte circostanze oscure o non sviluppate dalla Commissione. Il risultato finale non è mai cambiato. Si rassegni, se vuole.DV
Diego Verdegiglio