è finita la difesa di OSWALD

è stato provato scientificamente:
Lee Harvey Oswald non poté uccidere Kennedy da solo: la conferma arriva dai test condotti nella fabbrica dove venne prodotta la presunta arma del delitto. Il fucile Carcano modello 91/38 matricola C2766 con il quale l'ex marine di 24 anni avrebbe assassinato il presidente Usa, esplodendo tre colpi in sette secondi - secondo la commissione Warren - vide infatti la luce nel 1940 in Italia, nella Regia fabbrica d'Armi di Terni. Grazie all'autorizzazione concessa dal Comando Logistico dell'Esercito italiano, l'Ansa ha potuto verificare a Terni che i fucili 91/38 hanno una velocità massima di tiro stimata in 5 secondi per colpo. Lo documenta un video in esclusiva su www.ansa.it, arricchito da immagini del circuito Aptn, dal filmato Zapruder e dalle foto Ansa. Nei test, condotti sotto la supervisione di ufficiali dell'Esercito, il tiratore ha impiegato 19 secondi per mettere a segno i tre colpi, contro i presunti sette secondi occorsi ad Oswald. Secondo la commissione presieduta dal giudice Warren inoltre, uno dei tre proiettili sparati da Oswald fallì il bersaglio: sul luogo dell'assassinio un passante rimase ferito, in una posizione tale da escludere il rimbalzo di un qualche frammento. Quindi, sempre a giudizio della commissione, i colpi andati a segno sarebbero stati due. Il primo avrebbe centrato Kennedy alla gola e successivamente ferito in più punti il governatore Connally, che gli sedeva davanti nella limousine presidenziale: e ' stato definito il 'magic bullet', la 'pallottola magica' perché venne trovata intatta sulla barella del governatore al pronto soccorso. Il secondo proiettile avrebbe invece colpito il presidente degli Stati Uniti alla testa, uccidendolo. Anche in questo caso però, i test condotti dai militari a Terni hanno dato esiti diversi da quelli del 1964: la pallottola esplosa su due blocchi di carne risulta evidentemente deformata dall'impatto, al punto tale da escludere che il 'magic bullett' trovato a Dallas possa aver colpito due uomini e rimanere intatto come poi venne rinvenuto.

Per quanto riguarda invece il colpo mortale, i test condotti a 80 e 30 metri rafforzano l'ipotesi che sul luogo del delitto fosse presente almeno un secondo tiratore. A 80 metri - la distanza dal deposito di libri, dove si sarebbe trovato Oswald - la pallottola di un fucile Carcano, di calibro 6.5, tende a ' bucare e passare': il proiettile avrebbe lasciato sulla fronte di Kennedy un foro di uscita di proporzioni significative. Invece, anche dinanzi alle evidenze autoptiche, gli esperti statunitensi conclusero che la pallottola si era disintegrata. Questo fenomeno - spiegano a Terni - assai raro con le pallottole standard del Carcano, si verifica se i proiettili vengono incisi da mani esperte, oppure con un particolare tipo di cartucce pensate per evitare incidenti nei poligoni. Si tratta delle pallottole frangibili, che si disintegrano all'impatto, spesso non lasciando fori di uscita. Esplosi da 30 metri - la distanza dall'area della grassy knoll, possibile posizione del secondo tiratore - i frangibili, o dei proiettili incisi, avrebbero potuto provocare ferite molto simili a quelle accertate dall'autopsia e visibili nelle sequenze dell'assassinio girate da Zapruder.

Sul fronte delle ricerche documentarie, infine, resta da chiarire l'aspetto più italiano della vicenda: il rapporto Warren ha stabilito che il C2766 era unico al mondo - proprio quello acquistato da Oswald - grazie ad un documento fornito dal Sifar, il servizio segreto militare italiano dell'epoca. Ma negli archivi Usa l'unico accenno a indagini ufficiali del governo di Roma spunta in un documento del dicembre '63. Il dispaccio di fonte Cia racconta che il ministro della Difesa in carica, Giulio Andreotti, aveva ordinato un rapporto sul Carcano di Dallas a un certo 'Depatron Servicé . Il rapporto (del Depatron), sintetizzato nel dispaccio, sostiene cose in parte diverse da quelle poi scritte nel rapporto Warren. L'informativa è firmata dal capo della Cia di Roma nel '64, William K. Harvey, per anni responsabile dell'Executive Action, il comitato nato a Langley che studiava e metteva in pratica piani per eliminare leader stranieri come Trujillo, Lumumba e Castro. Harvey utilizzò spesso esponenti della mafia italo-americana per attuare questi progetti delittuosi: venne defenestrato da Kennedy e trasferito a Roma pochi mesi prima del delitto, nella primavera-estate del 1963

link http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_155519535.html

Così, a naso, mi sembra un'indagine alquanto superficiale. Contatterò direttamente l'ANSA e andrò a parlare con chi ha fatto i test. Mi insospettiscono alcune cose del tutto campate in aria (19 secondi per mettere a segno tre colpi! A me ne sono bastati 8. Il proiettile "disintegrato" che non si è mai disintegrato ma è stato ritrovato spezzato in due tronconi nell'auto... E così via).Vi farò sapere. DV

Mi sembra la solita notizia che di tanto in tanto si legge o si sente. Anche lei, Verdegiglio, come avevo già avuto modo di leggere ha sparato in circa 8 secondi e tutte le prove fatte dalla commissione warren e da altri esperti lo provano. Inoltre mi chiedo, è possibile dopo 44 anni trovare gli stessi proiettili dell'epoca usati da oswald? E' da verificare il tipo usato e poi due blocchi di carne non hanno la stessa consistenza del colpo alla gola che ha trapassato tessuto molle. Si tratta inoltre esattamente dello stesso tipo di fucile? Se non sbaglio quella serie di Carcano degli anni '40 venduti ad una società americana furono in minima parte modificati sul mercato statunitense proprio da questa. Mi corregga se ricordo male Sig. Verdegiglio.
Comunque sono curioso su ciò che riuscirà a sapere dall'ansa.
Saluti

Questa mattina ho contattato all'agenzia giornalistica ANSA il Dr. Claudio Accogli, che ha sponsorizzato le prove di tiro all'Arsenale Militare di Terni. Ci siamo subito trovati discordanti su alcune cose e desidero approfondire con lui tutti gli aspetti relativi alla prova che ha fatto eseguire, senza pregiudizi da parte mia. Io purtroppo so già che, nel caso vi fossero mie giuste e accertate contestazioni, non avrei la cassa di risonanza dell'ANSA, che si guarderebbe bene dallo smentire se stessa con un comunicato successivo.

Che fessi questi congiurati,fornire al "capro espiatorio" un arma non in grado di compiere il delitto....Per il resto si dovevano attendere ben 44 anni ed alcuni giornalisti Italiani per risolvere il caso,là dove commissioni ufficiali e ricercatori avevano fallito.Il tocco finale,un pizzico di dietrologia italiota con la citazione di Belzebù Andreotti (accidenti,vuoi vedere che il mandante è ò zù giuliu)?

Questo test è forse quello di cui parlava il tg2, in un servizio del quale ho parlato in un'altra sezione del sito.Era un servizio di cui nn ho capito quasi niente....

Scritto da Diego Verdegiglio:

Questa mattina ho contattato all'agenzia giornalistica ANSA il Dr. Claudio Accogli, che ha sponsorizzato le prove di tiro all'Arsenale Militare di Terni. Ci siamo subito trovati discordanti su alcune cose e desidero approfondire con lui tutti gli aspetti relativi alla prova che ha fatto eseguire, senza pregiudizi da parte mia. Io purtroppo so già che, nel caso vi fossero mie giuste e accertate contestazioni, non avrei la cassa di risonanza dell'ANSA, che si guarderebbe bene dallo smentire se stessa con un comunicato successivo.


Diego Verdegiglio

Sulla cassa di risonanza ha ragione, Sig. Verdegiglio. Per il resto staremo a vedere: spero almeno che ci sia una spiegazione più comprensibile di quella del telegiornale...

Mah certo sig. Pugliatti. Le ricordo con tutto il rispetto che anche il caro Diego che lei stima in particolar modo è italiano

cordiali saluti
Andrea

Giusto,ma con tutta la stima per Verdegiglio che il vero colpevole fosse Oswald non è una scoperta sua.Diego Verdegiglio è stato in Italia il miglior divulgatore (il suo libro benchè tratti di una vicenda terribile è di lettura agevole e piacevole) di una verità già agli atti da tempo.In America gli ultimi dubbi sono caduti negli anni 90 con la divulgazione del materiale desecretato da Clinton.

Ho capito come vanno le cose!! Ecco perchè quasi tutti gli utenti "complottisti" se ne sono andati. E' una cosa ignobile, se le informazion vanno bene a voi ne tenete conto (http://83.211.3.34/viewmessaggi.aspx?f=11393&idd=489) se però sono CONTRO di voi le sminuite insomma stiamo sempre parlando dell'ANSA.

cordiali saluti
Andrea

[Modificato da JimGarrison 04/07/2007 18.20]

Seguo con interesse il topic in questione e spero che presto venga fatta chiarezza sull'argomento. Segnalo che proprio oggi tra le lettere su La Stampa una parla del Carcano e spiega che - trattandosi di una versione Mannlicher modificata - era più veloce a sparare della versione originale.
Grazie.

x diego
dopo studio dell'ansa
si puo essere un po più chiari .

PUNTO 1
il tempo degli spari è fattabile con un unico tiratore?
punto 2
un tiratore scelto(mettiamo che oswald )
da quella distanza, con la velocità della macchina?
possibile che qualcuno non posso fare delle prove in un poligono
di tiro?

Per Jim Garrison: Qui nessuno vuole sminuire nulla, credo. La prego di rileggere BENE il mio messaggio precedente. Scrivo solo che ho contattato l'autore della prova per telefono e ci siamo subito trovati discordanti su alcune cose.Scrivo anche che desidero approfondire senza pregiudizi la prova dell'ANSA e poi trarre le mie contestazioni e deduzioni. Se l'ANSA avrà avuto ragione, sono pronto a riconoscerlo. Ma, sentiti i presupposti, è lecito che io ne dubiti. Ho provato il 91/38 senza ottica al poligono sotterraneo della Polizia Criminale di Roma-EUR nel 1996. Cronometrava la mia prova l'allora Direttore della Sezione Balistica della Polizia Scientifica, Dottor Martino Farneti. I bersagli a 25 metri erano allineati da sinistra a destra, per cui dopo ogni tiro l'arma andava riallineata da sinistra a destra, con un angolo di almeno 60° in spostamento orizzontale (a differenza del tiro rettilineo su bersaglio mobile in allontanamento a 17kmh di Oswald, più facile). Ho ripetuto la prova con un cal. 22 dotato di ottica. Ho impiegato 8 secondi in entrambi i casi per colpire i bersagli (sagome umane di cartone). E non avevo mai usato un fucile in vita mia, non avendo neanche fatto il militare. Se non mi crede può scrivere a Mertino Farneti.
Per CONGIATA 12:
un test balistico abbastanza preciso è stato ricostruito nel 1975 dalla CBS, con torretta di 18 metri e binario con carrello elettrico montante sagoma umana in allontanamento a 17 kmh. I colpi sono risultati non facili ma possibili nei tempi massimi desunti dai fotogrammi Zapruder (7,9-8,4 secondi).I test balistici eseguiti in poligoni per la Commissione Warren dall'Esercito Americano e dall'FBI risultarono, tranne due, tutti rientranti negli stessi tempi massimi citati sopra. Nel mio libro pubblico tutta una serie di test fatti da tiratori in varie parti del mondo, con risultati diversi (alcuni 4, altri 5, altri 6 o 7, altri dagli 8 agli 11 secondi per tutti e tre i colpi).

[Modificato da Diego Verdegiglio 06/07/2007 1.12]

Diego, non stavo assolutamente parlando con lei. Mi riferivo a Carmelo.

cordiali saluti
Andrea

venerdi raitre
Jackie, la donna che visse due volte

In onda venerdì 6 luglio alle 21.05

Una grande protagonista del 20° secolo ma anche la vittima di una sfortunata saga familiare. E’ Jacqueline Bouvier in Kennedy, poi Onassis, per tutti Jackie ("Jackie O"): una donna rispettata, amata, ma anche discussa, odiata, invidiata.

Due volte vedova, vede morire sotto i suoi occhi il marito John Fitzgerald Kennedy nell’attentato di Dallas.

Poi rimette in discussione la sua immagine di first lady sposando l’armatore greco Onassis, molto più vecchio e non ritenuto alla sua altezza.

La morte, nel 1994, le risparmia il dolore più grande: la scomparsa in un misterioso incidente aereo del figlio John John, il bambino che aveva commosso l’America ai funerali del padre.

Con l’aiuto di documenti e testimonianze Augias ricostruisce questa vita, segnata dalla cosiddetta "maledizione dei Kennedy", e i suoi lati oscuri che ancora attendono di essere chiariti. Ne parlano in studio i giornalisti e scrittori Gianni Bisiach, Laura Laurenzi, Roberto Olla, i professori Emma Fattorini e Massimo Teodori, la stilista Micol Fontana e, in un’intervista, il regista Franco Zeffirelli.

hanno intervistato un militare di terni che ha confermato che 3 spari con un minimo di mira sono dai i 9 secondi in su
con il carcano

Noto che figure come Jackie o JFK non sono più ammantate da quell'alone di affettuoso rispetto che le circondava fino a poco tempo fa.Nella trasmissione di Augias sia il ritratto di Jack che quello di Jackie era tutt'altro che edificante.Venivano dette anche delle cose discutibili dal punto di vista storico,ad esempio l'apporto decisivo della mafia di Chicago nell'elezione di Kennedy è tutt'altro che provato. P.S. Circa Terni si parla di 19 secondi (vedi la Stampa,il Corriere,i comunicati ANSA) ,adesso di 9 secondi.Mi pare che l'imprecisione trionfi.Come riportato in http://freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=11393&idd=703Le molteplici prove di sparo effettuate diedero tutte dei tempi compatibili con le modalità del delitto.I 9 secondi rientrerebbero (verso l'alto) in questa media,e questo tempo sarebbe certamente perfezionabile con l'esercizio.

Rai 3 ha un certo orientamento politico, e può darsi sia stato dovuto da quello..in ogni caso Augias è un giornalista di tutto rispetto ( ricordo, come tutti, telefono giallo)e le sue trasmissioni le ho sempre seguite e , a volte, anche registrate.

Credo che i 9 secondi si riferissero senza mirare sull'obiettivo, mantre i 19 sarebbero prendendo la mira...

JimGarrison Post: 85 Registrato il: 20/03/2007 Novizio 04/07/2007 18.08 Censura IP: Nascosto
Ho capito come vanno le cose!! Ecco perchè quasi tutti gli utenti "complottisti" se ne sono andati. E' una cosa ignobile, se le informazion vanno bene a VOI ne tenete conto (http://83.211.3.34/viewmessaggi.aspx?f=11393&idd=489) se però sono CONTRO di VOI le sminuite insomma stiamo sempre parlando dell'ANSA.cordiali saluti Andrea [Modificato da JimGarrison 04/07/2007 18.20]

Caro Andrea,
mi scusi se Le ho risposto, non avevo capito che scrivendo "VOI" Lei intendesse riferirsi solo a Carmelo Pugliatti. In ogni caso, ieri ho spedito la prima email al Dr. Claudio Accogli dell'ANSA. Attendo risposta. Cordialmente. DV