00 12/03/2004 13:39
Su "Repubblica" di oggi c'è un articolo, come sempre di grandissima qualità, dell'eminente giurista Franco Cordero, autore di un manuale di procedura penale che ha cresciuto (e cresce tuttora) migliaia di futuri avvocati, magistrati e non solo.
Parla di tutt'altro (di Berlusconi e del processo Previti) ma mi ha colpito questa sua considerazione. Il pezzo si intitola "I processi dove le prove non bastano mai". Leggete qui.

"... garruli avvocati esigono una probatio diabolica del fatto attribuito al loro cliente, sostenendo che gli indizi, documenti, testimoni non bastino mai, finché esistano minime probabilità alternative. Così diventa impossibile provare che Napoleone abbia perso a Waterloo. David Irving, storico inglese filonazista delle guerre d'Hitler, comincia col negare che l'Endloslung (sterminio programmato degli ebrei) risalga al Fuhrer, perché non esiste negli archivi l'ordine scritto, poi nega addirittura il fatto (morivano d'epidemie, bombardamenti e simili accidenti)".
(Le sottolineature sono mie)

Insomma, dicono certi avvocati difensori: siccome non c'è un filmato del pagamento fatto da Tizio al mio cliente, non lo si può condannare e siccome c'è qualche testimone a discolpa, qualche singolo indizio discordante, non si può dire che il mio cliente abbia commesso il fatto.

Ma siccome la flagranza del reato è rarissima bisognerebbe liberare i terroristi, Totò Riina, e tutti quelli che non sono stati 'beccati' con la pistola in mano, e soprattutto smettere di fare processi, perché tanto il videoamatore che riprende un killer in azione non c'è mai (e anche quando c'è, vedi Ali Agca che spara al Papa o Sirhan che spara a Robert Kennedy, la sostanza non cambia: non hanno sparato loro, e se hanno sparato erano comandati dall'alto).

Mi è venuto in mente Kennedy: c'è un Oswald in quell'edificio, quello da cui hanno sparato, e lavorava a quel piano del deposito, e aveva un fucile, e Kennedy fu ucciso da quelle fucilate, eccetera eccetera. Non basta mai. Ci vuole di più, e basta una Jean Hill a inventarsi cani in auto, Ruby che scappa, o un Ed Hoffman, o un riconoscimento mancato che tutto, per chi la pensa come quegli avvocati, va a monte.
Non ci sono le prove, insomma.

Federico Ferrero